"TUtta un'altra vita"(Alessandro Pondi, 2019, forse,.ma non si trova specificiato da nessuna parte)da un soggetto di ENrico Brignano e'oriorui l0essenzializzazione della lotta tra principio di realta'e quello di piacere, dove l'escapade del taxista romano oprresso dlla vita quotidiana, puo'esser letto come un sogno o come appunto un'escapade dove questo elemento ha maggiori elemnti di probabilita'. Certo che Brignano rende al personaggio una credibilita' notevole, riuscendo ad affermare una sua"statura"indubbia cime inteprete, cosa che sapevamo e anche a mostrare come l'"Uomo comune"abbia comunque scatti di rivellione verso la condizione che/nella quale vive/si trova a vivere. Che poi gli stessi"rientrino"/debbano rientrare(appunto nella dialettica piacere versus realta'))e'noto e chiaro, ma cio'non toglie che dirlo e mostrarlo(dove la seconda azione e'ben piu'forte, mediaticamente): Che poi la protagonista famminil.eoggetto dei "sogni"/del piacere sia una escort va benissmi sfatando vari tabu'. Ottima la performance, in queso ruolo, di Ilaria SPada, mentre Paola Minaccioni rnede (molto bene)la moglie , che emblematizza un a realta' grigia(l'attrice e'imbruttita pe ril ruolo). Eugne
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