sabrina
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mercoledì 20 settembre 2023
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bellissimo
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Una gran bella commedia! Mi è sembrato di vedere una commedia d'altri tempi, una commedia di Monicelli con Alberto Sordi, invece è una commedia con Brignano e un ottimo autore, sagace, vivace e imprevedibile che mi ha lasciata felicemente sorpresa anche nel finale, per niente banale. Bravi tutti.
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fabrizio friuli
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mercoledì 10 maggio 2023
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da tassista a ciarlatano
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Giovanni è un uomo sposato e un padre di famiglia, lavora come tassista a Roma e conduce un' esistenza poco appagante e palesemente tediosa, fin quando lui stesso non scopre che i proprietari di una lussuosa villa sono partiti per un viaggio e durante la loro assenza, Gianni usa la loro villa come una CasaVacanza " abusiva " e si spaccia non solo per il proprietario dell' immobile , ma anche per un ricco signore che cerca di attirare a sé una splendida e giovane donna chiamata Lola, naturalmente, spaccarsi per qualcun'altro non sarà molto semplice e Gianni senza poche difficoltà, deve fare in modo che sua moglie non scopra tutto, specialmente la sua relazione con Lola.
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Giovanni è un uomo sposato e un padre di famiglia, lavora come tassista a Roma e conduce un' esistenza poco appagante e palesemente tediosa, fin quando lui stesso non scopre che i proprietari di una lussuosa villa sono partiti per un viaggio e durante la loro assenza, Gianni usa la loro villa come una CasaVacanza " abusiva " e si spaccia non solo per il proprietario dell' immobile , ma anche per un ricco signore che cerca di attirare a sé una splendida e giovane donna chiamata Lola, naturalmente, spaccarsi per qualcun'altro non sarà molto semplice e Gianni senza poche difficoltà, deve fare in modo che sua moglie non scopra tutto, specialmente la sua relazione con Lola.
Alessandro Pondi è il regista di questa commedia italiana indiscutibilmente modesta. Ciò è dovuto sicuramente al fatto che ( come la maggior parte delle commedie italiane odierne ) questa commedia italiana non fa ridere, il protagonista è un umile individuo che , volendo cambiare la sua vita, affinché possa diventare una vita migliore, ma nel corso degli eventi che compongono il film , egli cercherà con ogni mezzo a sua disposizione, di nascondere la sua nuova vita alla moglie, ignara di tutto. Gianni il tassista che diventa un ciarlatano è interpretato dal comico e attore Brignano Enrico , ed egli ha sì, interpretato bene il suo personaggio, senza però aver dimostrato una notevole bravura ( anche se non è necessaria la bravura o il talento di Mariano Rigillo per interpretare il protagonista della commedia di Tutta un' altra vita ), invece la moglie Lorella viene interpretata da un eccellente Paola Miaccioni ( purtroppo, nemmeno il personaggio che lei interpreta non è tanto meglio del personaggio di nome Gianni ), più di una volta sono stati introdotti i personaggi del film, è questa introduzione è dovuta al fatto che, la commedia italiana possiede è caratterizzata da personaggi banali ( e in una scena appare quel che sembra il tipico omosessuale stereotipato presente nelle commedie italiane, il personaggio purtroppo viene visto in una scena dove si sta svolgendo una festa notturna alla quale Gianni si " insidia " clandestinamente e nel corso del film egli dà il via ad una relazione con una giovane donna chiamata Lola ( interpretata da Ilaria Spada ) un' attraente fanciulla che lavora segretamente come " accompagnatrice " e nonostante sia interessata a Gianni solo perché lo reputa un ricco cliente, gli chiede di fargli un grande favore ( quello di far credere a suo padre he lei ha un lavoro " dignitoso " ed un compagno fisso ), ed egli accetta ugualmente, nonostante si sia già messo in un guaio, e quando i legittimi proprietari dell illa tornano dal viaggio, la situazione diventa ancora più difficile.
Se un qualsiasi spettatore non ha nulla di meglio da vedere , oppure da fare ed ha intenzione di vedere una commedia qualsiasi che possa garantire la distrazione per almeno un' ora , il film in questione è sì, consigliabile, ma senza essere reputato una commedia memorabile o che sia degna di essere una commedia divertente e anche intelligente come i film che formano la trilogia di Smetto Quando Voglio.
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eugen
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giovedì 16 marzo 2023
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giudi
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"TUtta un'altra vita"(Alessandro Pondi, 2019, forse,.ma non si trova specificiato da nessuna parte)da un soggetto di ENrico Brignano e'oriorui l0essenzializzazione della lotta tra principio di realta'e quello di piacere, dove l'escapade del taxista romano oprresso dlla vita quotidiana, puo'esser letto come un sogno o come appunto un'escapade dove questo elemento ha maggiori elemnti di probabilita'. Certo che Brignano rende al personaggio una credibilita' notevole, riuscendo ad affermare una sua"statura"indubbia cime inteprete, cosa che sapevamo e anche a mostrare come l'"Uomo comune"abbia comunque scatti di rivellione verso la condizione che/nella quale vive/si trova a vivere.
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"TUtta un'altra vita"(Alessandro Pondi, 2019, forse,.ma non si trova specificiato da nessuna parte)da un soggetto di ENrico Brignano e'oriorui l0essenzializzazione della lotta tra principio di realta'e quello di piacere, dove l'escapade del taxista romano oprresso dlla vita quotidiana, puo'esser letto come un sogno o come appunto un'escapade dove questo elemento ha maggiori elemnti di probabilita'. Certo che Brignano rende al personaggio una credibilita' notevole, riuscendo ad affermare una sua"statura"indubbia cime inteprete, cosa che sapevamo e anche a mostrare come l'"Uomo comune"abbia comunque scatti di rivellione verso la condizione che/nella quale vive/si trova a vivere. Che poi gli stessi"rientrino"/debbano rientrare(appunto nella dialettica piacere versus realta'))e'noto e chiaro, ma cio'non toglie che dirlo e mostrarlo(dove la seconda azione e'ben piu'forte, mediaticamente): Che poi la protagonista famminil.eoggetto dei "sogni"/del piacere sia una escort va benissmi sfatando vari tabu'. Ottima la performance, in queso ruolo, di Ilaria SPada, mentre Paola Minaccioni rnede (molto bene)la moglie , che emblematizza un a realta' grigia(l'attrice e'imbruttita pe ril ruolo). Eugne
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elgatoloco
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giovedì 4 novembre 2021
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non molto originale, ma brignano molto bravo
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"Tutta un'altra vita"(Alessandro POndi, 2019, chenon è, a quanto pare, autore del soeggetto e della sceneggiatura)parla di un taxista che , cercando di sfuggire alla sua vita da travet sogna di vincere al Totocalcio e alla vita familiare(ha moglie e due figli), quanto una coppia ricca in procinto di partire per le Mauritius gli lascia nel taxi, inavvertitamente, le chaivi di casa. E Gianni(questo il nome del guidatore di taxi)visita il luogo, se ne"impossessa"e stringe una relazione con una ragazza che fa la escort, ma risponde ai desiderti dell'uomo. Conosce anche il padre della ragazza, ma a un cero punto, con il ritorno a Roma della coppia, dovrà tornare a fare i conti con l'atroce"principio di realtà", ri-adattandosi alla sua vita consueta.
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"Tutta un'altra vita"(Alessandro POndi, 2019, chenon è, a quanto pare, autore del soeggetto e della sceneggiatura)parla di un taxista che , cercando di sfuggire alla sua vita da travet sogna di vincere al Totocalcio e alla vita familiare(ha moglie e due figli), quanto una coppia ricca in procinto di partire per le Mauritius gli lascia nel taxi, inavvertitamente, le chaivi di casa. E Gianni(questo il nome del guidatore di taxi)visita il luogo, se ne"impossessa"e stringe una relazione con una ragazza che fa la escort, ma risponde ai desiderti dell'uomo. Conosce anche il padre della ragazza, ma a un cero punto, con il ritorno a Roma della coppia, dovrà tornare a fare i conti con l'atroce"principio di realtà", ri-adattandosi alla sua vita consueta... Decisamente qualcosa di consueto, se vogliiamo, ma Enrico Brignano è protagonista decisamente convincente, capace di alternare stati d'animo e relative espressioni a livello di mimica facciale e corporea, di usare anche il dialetto romanesco (molto espressivo di suo)in modo adeguato, di calmierare desideri e "affrontamenti"con la realtà, dove Ilaria Spada, nella parte della sua"amante"sognata, desiderata e anche "conmosciuta"biblicamente divieee quasi, con una notevole efficacia trait-d'union ma anche elemento di seprazione tra la vita"consueta"e quella"sognata"ossia tra principio di realtà e principio di piacere. Non mancano le notazioni di costume (come la reazione del taxista rispetto a quanto ha come clienti-utenti delle suore, che nel mondo" neolatino" suscitano una reazione legata al preigudizio-superstizioni per cui esse porterebbero sfortuna...), ma anche le reazioni di commento a quanto viene detto(come rispetto alla reazione di fronte alla notizia per cui la villa della coppia ricca rimane "libera"per un certo tempo). In complesso, dovendo valutare la "novità" della sceneggiatura, si direbbe essere questa molto scarsa, ma gli/le interpreti, compresa Paola Minaccioni, nel ruolo dela moglie dell'uomo)sono decisamente notevoli, a iniziare proprio da Brignano, che proviene dalla scuola di Gigi Proietti , una formazione che riesce sempre ad esprimere efficacmente e in maniera creativa. La relativa"pochezza"della sceneggiatura, comunque sorretta da una regia efficace, che rinuncia a inutili"sperimnetalismi", del resto, non è un elemento nuovo, nella filmografia italiana recente e non stacca il prodotto da varie altre esperiezne recneti. El Gato
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felicity
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venerdì 19 giugno 2020
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un finale non consueto risolleva la situazione
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In sostanza è la solita commedia basata sullo scambio di ruoli, le finte identità, ma Brignano, Minaccioni e un finale inconsueto salvano il film.
Tutta un’altra vita adotta un approccio essenziale e minimalista, che da un lato porta la pellicola ad abbassarsi in termini di comicità e soprattutto di ritmo, rendendo decisamente più piatte la maggior parte delle gag, dall’altro la eleva dal punto di vista emotivo e drammatico.
Nasce da qui l’aspetto forse più interessante del film, ossia il rifiuto da parte del regista di scadere nell’esaltazione spesso ipocrita della vita semplice, quindi nella morale finale tipica di simili intrecci.
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In sostanza è la solita commedia basata sullo scambio di ruoli, le finte identità, ma Brignano, Minaccioni e un finale inconsueto salvano il film.
Tutta un’altra vita adotta un approccio essenziale e minimalista, che da un lato porta la pellicola ad abbassarsi in termini di comicità e soprattutto di ritmo, rendendo decisamente più piatte la maggior parte delle gag, dall’altro la eleva dal punto di vista emotivo e drammatico.
Nasce da qui l’aspetto forse più interessante del film, ossia il rifiuto da parte del regista di scadere nell’esaltazione spesso ipocrita della vita semplice, quindi nella morale finale tipica di simili intrecci.
Ciò che sembrava un difetto per tutta la visione, quello smascheramento della menzogna attorno a cui normalmente la trama dovrebbe convergere, ma che tarda continuamente ad arrivare, si rivela allora una precisa scelta dell’autore.
La storia è abbastanza scontata: il classico uomo con un piede in due scarpe, ma il film grazie ad alcune sue battute, alla romanità di Brignano, all’interpretazione della Minaccioni, brava anche nelle parti più drammatiche, e alla sua trama popolare può in qualche modo divertire.
E poi ha un finale non consueto che risolleva la situazione.
Distinguendosi dai soliti cliché, Pondi preferisce concentrarsi sull’amore, privilegiando coraggiosamente anche le sue derive più egoiste e moralmente scorrette, facendo così di Tutta un’altra vita un racconto universale paradossalmente più cinico e più spietato di molti suoi predecessori.
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onufrio
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domenica 7 giugno 2020
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chiavi in mano
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Una sceneggiatura banale e superficiale sin dall'inizio che peggiora costantemente chiudendo con un finale totalmente inadeguato e poco sensato. Il film si regge sul nulla, pieno zeppo di classici stereotipi di un determinato tipo di commedia all'italiana basato sulle false apparenze. Il solo Brignano da solo non regge l'urto di una commedia nata male e finita peggio. Fantasticare è bello, ma servirebbe almeno un filo di nesso logico.
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lucky italian movies
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sabato 6 giugno 2020
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mi pare proprio di averlo già visto!
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Commedia vista e rivista, uguale a tante altre. A me ha fatto pensare ad una sorta di spin off di quell'episodio di Un'estate ai Caraibi, in cui lo stesso Brignano, da autista di Mattioli, si impossessa poi della sua villa e dei suoi soldi. Insomma una trama che pecca di originalità. "Prodotto appena corretto" e 2 stelle solo perchè c'è un Brignano in grande spolvero, che offre il meglio di sè con tante battute simpatiche.
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anninaannina84
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domenica 2 febbraio 2020
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tutta un’altra morale
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Inizio col dire che Enrico Brignano e la Minaccioni sono due attori molto bravi, purtroppo trascinati in una commedia banale, che può anche far un po’ saltare i nervi. L’idea è carina, solita commedia degli equivoci all’italiana a cui dai una speranza per merito di Brignano. Tralasciando la storia molto semplice e noiosetta, con retrogusto di scontatezza,, quello che meno mi è piaciuto di questo film è la morale che fa passare: nella vita bisogna rincorrere i propri sogni, e cioè una bellissima donna con cui tradire la moglie, con leggerezza, quasi pure a pretendere la totale comprensione immotivata dello spettatore, quasi cercando di far apparire questa condizione come “romantica” o “perfettamente condivisibile”.
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Inizio col dire che Enrico Brignano e la Minaccioni sono due attori molto bravi, purtroppo trascinati in una commedia banale, che può anche far un po’ saltare i nervi. L’idea è carina, solita commedia degli equivoci all’italiana a cui dai una speranza per merito di Brignano. Tralasciando la storia molto semplice e noiosetta, con retrogusto di scontatezza,, quello che meno mi è piaciuto di questo film è la morale che fa passare: nella vita bisogna rincorrere i propri sogni, e cioè una bellissima donna con cui tradire la moglie, con leggerezza, quasi pure a pretendere la totale comprensione immotivata dello spettatore, quasi cercando di far apparire questa condizione come “romantica” o “perfettamente condivisibile”. Ecco la meritate evasione di ogni uomo da una realtà soffocante (moglie e figli). Per non parlare del finale: la moglie si trova l’amante, e vissero tutti cornuti e contenti. Voto 2, solo per il cast.
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sabri92
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venerdì 4 ottobre 2019
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bravo brignano, ma...
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Film leggero, a tratti divertente, ma che, in buona sostanza, pur di provare a far divertire gli spettatori, tende a legittimare (corsivo d'obbligo) la menzogna, il furto, l'appropriazione indebita, le relazioni clandestine. Alcuni richiami a pellicole del passato (come il «buca» o «buca con acqua» de Il Federale, oppure lo «sto a scherza'» di Un Americano a Roma) appaiono quasi patetici. Modeste sia la regia di un incerto Alessandro Pondi sia l'interpretazione di Ilaria Spada: è oggettivamente bellissima, ma recitare è è un'arte che, almeno in Tutta un'altra vita, non le è appartenuta.
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Film leggero, a tratti divertente, ma che, in buona sostanza, pur di provare a far divertire gli spettatori, tende a legittimare (corsivo d'obbligo) la menzogna, il furto, l'appropriazione indebita, le relazioni clandestine. Alcuni richiami a pellicole del passato (come il «buca» o «buca con acqua» de Il Federale, oppure lo «sto a scherza'» di Un Americano a Roma) appaiono quasi patetici. Modeste sia la regia di un incerto Alessandro Pondi sia l'interpretazione di Ilaria Spada: è oggettivamente bellissima, ma recitare è è un'arte che, almeno in Tutta un'altra vita, non le è appartenuta. L'intolleranza, od insofferenza, di un padre (e marito) infelice nei riguardi di due figli in tenera età poteva essere evitata, o almeno trattata in maniera diversa. La simpatia di Enrico Brignano non si discute, ed anche Paola Minaccioni è brava nel ruolo di popolana che le è assegnato. Troppo poco, però, per salvare il film da una generale mediocrità.
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elisabetta
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domenica 22 settembre 2019
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un cinepanettone in anticipo
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Cinepanettone d'autunno pieno di luoghi comuni a partire dallo stilista eccentrico passando per il tassista che sogna la vincita al gioco ,finendo con la ragazza povera ma bella che fa la escort.
Salvo le battute di Brignano , la brava Paola Minaccioni e i bambini ottimi attori
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