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Un giovane di bell'aspetto svolge una attività a mezza strada fra il prostituto ed il badante ad un vecchio scrittore omosessuale (non pederasta come erroneamente definito in altra recensione), l'anziano gli muore nella vasca da bagno e lui scappa con il copione di una pièce teatrale che presenta come sua con un successo enorme. Ha una bellissima fidanzata bionda (e ricchissima come si sarà nel seguito) ed una sera incongruamente si reca in uno chalet in mezzo alla neve (di proprietà della ragazza) dove trova che un signore vi si è rifugiato con una prostituta d'altro bordo; questo di occupare case altrui succede a tutti quelli che spendono 300 euro per un'ora di compagnia.
Facendola breve questo ragazzo è pressato dal suo agente perchè realizzi un altro successo, ma lui da questo punto di vista è il vuoto assoluto e dunque pensa di frequentare questa escort per cavarne poi delle idee da mettere su carta. Finisce come deve finire.
E qui bisogna parlare della mitica Huppert che alla verde età di 65 anni interpreta (male) la parte della accompagnatrice d'alto bordo, quando, con tutto il rispetto e con riferimento alla sola parte in commedia, al massimo potrebbe interpretare un'anziana battona con tanta esperienza e tariffe popolari (metà prezzo ai militari). Non giriamoci intorno, l'inverosimiglianza di tutta la vicenda così come rappresentata parte tutta da lì. Perchè abbia accettato quella parte resterà uno dei misteri della cinematografia. Un film così scombinato, inverosimile e prevedibile dovrebbe essere tipico della cinematografia italiana, ed invece viene dalla Francia, cade un altro mito.
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