fedeleto
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sabato 14 aprile 2012
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salire al cielo della tentazione...
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Dopo il discreto UNA DONNA SENZA AMORE,Bunuel(i figli della violenza,la figlia dell'inganno,l'age d'or) dirige un ottimo film che forse rientra tra i migliori del regista spagnolo.La sceneggiatura di Bunuel e' tratta da un soggetto di Manuel Altolaguirre e Juan De La Cabada,e racconta la storia di Oliverio che durante la luna di miele con la sua amata Albinia viene riportato indietro dalla madre agonizzante per aiutarla a conseguire le sue ultime volonta' ovvero non lasciare niente ne' a lui ne' ai suoi avidi fratelli ,ma solo al piccolo nipotino.Oliveiro prendera' la corriera per la citta' con lo scopo di andare dall'avvocato, essendo continuamente ostacolato da vari fattori(la seduzione di Raquel,L'intoppo del bus in acqua,la salita nebbiosa,ecc.
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Dopo il discreto UNA DONNA SENZA AMORE,Bunuel(i figli della violenza,la figlia dell'inganno,l'age d'or) dirige un ottimo film che forse rientra tra i migliori del regista spagnolo.La sceneggiatura di Bunuel e' tratta da un soggetto di Manuel Altolaguirre e Juan De La Cabada,e racconta la storia di Oliverio che durante la luna di miele con la sua amata Albinia viene riportato indietro dalla madre agonizzante per aiutarla a conseguire le sue ultime volonta' ovvero non lasciare niente ne' a lui ne' ai suoi avidi fratelli ,ma solo al piccolo nipotino.Oliveiro prendera' la corriera per la citta' con lo scopo di andare dall'avvocato, essendo continuamente ostacolato da vari fattori(la seduzione di Raquel,L'intoppo del bus in acqua,la salita nebbiosa,ecc..) riuscira' ad arrivare a destinazione e ritornare per vedere oramai la morte della madre,ma prendera' la sua impronta digitale come ultima conferma delle sue volonta'.Peccato che durante il tragitto abbia tradito la moglie Albinia con la sensuale e tentatrice Raquel,esattamente sulla Subida Al Cielo.La pellicola di Bunuel e' sicuramente una delle piu' interessanti,dove il tema trattato e' quello della tentazione e dell'ostacolo che inclina l'uomo ad un suo destino prescritto.Tra le scene magistrali non si puo' non citare la sequenza onirica dove Oliveiro mangia la mela di Raquel(frutto quindi della tentazione che richiama palesemente Adamo ed Eva) e vede la donna spogliarsi che sprigiona una sensualita' accecante,e la madre che che lo richiama con un filo mentre fa' la maglia ,con sua moglie albinia che con abiti bagnati tenta di abbracciarlo ma si confonde con Raquel.La sequenza esprime il desiderio di Oliveiro come uomo libero senza vincoli(in fondo la madre e la moglie nel sogno ad occhi aperti rappresentano tale cosa) che vuole godere di Raquel,una donna non troppo distante da Susanna(adolescenza torbida) quella carne e demonio .Non a caso il loro rapporto sessuale si consuma sulla salida al cielo ,ovvero in cima ad una montagna(un chiaro esempio di altezza insuperabile e eden dove il piacere della carne porta a tale elevazione).Il resto del film si sviluppa su altri personaggi(che non a caso nella scena onirica suonano strumenti a fiato,poiche' sono il contorno dei protagonisti) dal politico che critica sempre tutto e tutti,alla madre che deve sempre badare ai suoi figli pestiferi,all'autista ,che potremmo definire per certi aspetti piu' passegero che tale poiche' e' lui che principalmente si ferma per eventi (il compleanno della madre,il funerale della piccola) ritardando il viaggio in citta'. Un film da non sottovalutare che immortala ancora una volta Bunuel come grande regista.
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satyajit
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domenica 28 ottobre 2007
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interessante, ma...
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Considerato dalla critica come un piccolo gioiello fiabesco e surrealista all’interno della produzione “alimentare” del regista, Subida al cielo è a mio avviso degno di nota per tre elementi: una scena, un personaggio e un’inquadratura.
La sequenza è, ovviamente, l’unica onirica del film, l’articolato sogno in cui le tre figure femminili che sono parte della vita del protagonista, la madre la moglie e l’amante, si confondono l’una con le altre. Più che altro però colpisce il risveglio, quando Oliveiro s ritrova in mano una pecora uscita dal sogno stesso. Con un gesto impacciato se ne libera immediatamente, come a scacciare via la tentazione costituita dalla conturbante Raquel, il cui sex appeal è pari solo a quello di Susana in Adolescenza torbida.
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Considerato dalla critica come un piccolo gioiello fiabesco e surrealista all’interno della produzione “alimentare” del regista, Subida al cielo è a mio avviso degno di nota per tre elementi: una scena, un personaggio e un’inquadratura.
La sequenza è, ovviamente, l’unica onirica del film, l’articolato sogno in cui le tre figure femminili che sono parte della vita del protagonista, la madre la moglie e l’amante, si confondono l’una con le altre. Più che altro però colpisce il risveglio, quando Oliveiro s ritrova in mano una pecora uscita dal sogno stesso. Con un gesto impacciato se ne libera immediatamente, come a scacciare via la tentazione costituita dalla conturbante Raquel, il cui sex appeal è pari solo a quello di Susana in Adolescenza torbida.
Il personaggio è invece il rappresentante di galline, con tanto di catalogo appresso. Una veloce comparsata che però rimane impressa: solo nei film di Buñuel si incontrano certi soggetti!
Quanto all’inquadratura, trattasi di una soggettiva dalla corriera in cui sembra di vedere un cagnolino (o è una volpe) finire sotto la stessa, senza che poi lo spettatore sappia alcunché della sorte dell’animaletto, rimanendo così alquanto sconcertato. Il classico tocco anarchico che il regista ama concedersi non appena ne ha la possibilità.
Per il resto però il film non mi sembra così rilevante: gli stereotipi abbondano, a partire dalla caratterizzazione degli stessi messicani, beoni e casinisti, e non ci si appassiona granché alla vicenda.
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