dragonia
|
domenica 17 giugno 2012
|
poco convincente
|
|
|
|
Perché? Perché ostinarsi a rovinare il ricordo di ottime, eccezionali, stramitiche pellicole come The Blues Brothers con i seguiti, in assoluto la cosa che con un film non si dovrebbe mai fare, specie se un cult? Ora, assodato che questa domanda ha come risposta solo un'ipotesi (che corrisponde al nominativo di "denaro" o, se preferite, $), passiamo alla pellicola vera e propria, ossia Blues Brothers - Il mito continua. Partendo dall'inizio, la prima cosa che salta subito all'occhio, oltre che all'orecchio (ma la voce gospel nella scena della scarcerazione era proprio necessaria?), è il fatto che questo seguito non ha un perché.
[+]
Perché? Perché ostinarsi a rovinare il ricordo di ottime, eccezionali, stramitiche pellicole come The Blues Brothers con i seguiti, in assoluto la cosa che con un film non si dovrebbe mai fare, specie se un cult? Ora, assodato che questa domanda ha come risposta solo un'ipotesi (che corrisponde al nominativo di "denaro" o, se preferite, $), passiamo alla pellicola vera e propria, ossia Blues Brothers - Il mito continua. Partendo dall'inizio, la prima cosa che salta subito all'occhio, oltre che all'orecchio (ma la voce gospel nella scena della scarcerazione era proprio necessaria?), è il fatto che questo seguito non ha un perché. Il capostipite aveva una trama forse pretestuosa, ma che dava un motivo (se permettete anche valido) a quello che succedeva ai due casinari fratelli Blues, ossia salvare un orfanotrofio. Qui, invece, non c'è niente di tutto questo: non si sa perché si riunisce la banda, non si sa perché si deve esibire, non si sa perché i protagonisti fanno quello che fanno. Inoltre, Landis compie il madornale errore di posare il pesante fardello di questa operazione commerciale unicamente sulle spalle di Aykroyd, lasciando ai comprimari Goodman e Bonifant ben poco spazio, e il personaggio di Elwood, nel tentativo di fare il mattatore cercando di colmare l'assenza del defunto Belushi (R. I. P.), risulta irritante. Triste anche come vengono letteralmente annientate le poche possibilità di dare al film un minimo di dignità: il gruppo di militari fanatici e la mafia russa, infatti, vengono tolti di mezzo non tramite esilaranti inseguimenti ad alta velocità, ma, udite udite, trasformati in ratti (!!!!!) da una maga voodoo. Tralasciando, poi, l'ambientazione della Louisiana, presso la suddetta maga, dove si svolge il "mega concerto finale", sfruttata assolutamente male, nonché il fatto che il film finisca dove dovrebbe iniziare il bello (ossia l'inseguimento), del resto della baracca si salva ben poco: la comicità non fa ridere, tranne che in qualche raro punto, non ci sono idee, e di interessante restano solo (poche) ben fatte coreografie e qualche brano orecchiabile. A proposito, com'è che qui ci sono solo canzoni dal ritmo lento? Comunque, Blues Brothers - Il mito continua resta una fenomenale occasione persa, la prova che sia Landis che Aykroyd hanno fatto il loro tempo. Non dico che i vari High School Musical e simili siano meglio (anzi, se dovessi scegliere, opterei per Blues Brothers), ma se proprio volete musical che valgono, allora andate a guardare l'originale Blues Brothers, che in questi giorni dovrebbe essere in sala, o Grease. Qui, come si dice, non c'è trippa per gatti...
[-]
[+] rumori molesti
(di giulio larosa)
[ - ] rumori molesti
|
|
[+] lascia un commento a dragonia »
[ - ] lascia un commento a dragonia »
|
|
d'accordo? |
|
alex41
|
martedì 30 agosto 2011
|
musical moderni imparate dalla vera musica!
|
|
|
|
Pensare che di questi tempi circolano filmetti come High School Musical....ma dove sono finiti quei vecchi cult dove la musica penetrava nella testa dello spettatore e come una calamita si appiccicava e non ti lasciava mai andare, dove il rock and roll era la potenza, una forza in grado di sedurti e farti scuotere tutta la notte. L'energia di film come questi putroppo di questi tempi ce li possiamo solo sognare: anche se non è dello stesso livello del primo film, anche perchè l'assenza di Belushi qualcosa ha tolto, mostra il significato che la musica è un dono e niente e nessuno riuscirà mai a fermare una band. Grande nuova prova di Landis, in alcuni punti copia e incolla col primo, ma per il resto nuove canzoni, nuovi personaggi, nuove emozioni a tempo di blues.
[+]
Pensare che di questi tempi circolano filmetti come High School Musical....ma dove sono finiti quei vecchi cult dove la musica penetrava nella testa dello spettatore e come una calamita si appiccicava e non ti lasciava mai andare, dove il rock and roll era la potenza, una forza in grado di sedurti e farti scuotere tutta la notte. L'energia di film come questi putroppo di questi tempi ce li possiamo solo sognare: anche se non è dello stesso livello del primo film, anche perchè l'assenza di Belushi qualcosa ha tolto, mostra il significato che la musica è un dono e niente e nessuno riuscirà mai a fermare una band. Grande nuova prova di Landis, in alcuni punti copia e incolla col primo, ma per il resto nuove canzoni, nuovi personaggi, nuove emozioni a tempo di blues. Per i fan della musica lo consiglio vivamente!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
|