elgatoloco
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venerdì 15 gennaio 2016
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tra legal thriller e thriller"politico"-indecision
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IN bilico tra il"legal thriller"(ambientazione militare, dunque con il rischio della pena di morte e le scarse tutele della difesa)e thriller lato sensu"politico", con un certo attacco ai poteri militari USA, "High Crimes", ad un certo punto sembra "ritrarsi", non esprimersi completamente, rimanendo quasi a metà del guado; senza voler anticipare nulla(non si fa mai, trattandosi di thriller), è però chiaro che, spintosi fino ad un certo punto nel denunciare certe precise responsabilità, il film"faccia retromarcia"nel sottofinale, basandosi, come volte accade, sull'effetto"sorpresa", vista l'incapacità di affrontare, invece, il climax(crescendo)che corrisponde alla suspense.
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IN bilico tra il"legal thriller"(ambientazione militare, dunque con il rischio della pena di morte e le scarse tutele della difesa)e thriller lato sensu"politico", con un certo attacco ai poteri militari USA, "High Crimes", ad un certo punto sembra "ritrarsi", non esprimersi completamente, rimanendo quasi a metà del guado; senza voler anticipare nulla(non si fa mai, trattandosi di thriller), è però chiaro che, spintosi fino ad un certo punto nel denunciare certe precise responsabilità, il film"faccia retromarcia"nel sottofinale, basandosi, come volte accade, sull'effetto"sorpresa", vista l'incapacità di affrontare, invece, il climax(crescendo)che corrisponde alla suspense. C'è poi un altro elemento decisamente"fiacco", manchevole: la personalizzazione(tipicamente made in the USA, diremmo)tra "buoni"e"cattivi", dove i rapporti di potere, pur vagamente evocati, sembrano giocare un ruolo , in definitiva, estremamente scarso e comunque subordinato alle dinamiche personali. Anche l'interpretazione dell'"asso da 90"del film, i.e. Norman Freeman, sembra ricalcare strade già(troppe volte, invero)battute, con scarsa capacità d'innovazione... Interpretazione discreta di tutte/i le/gli interpreti, ma siamo molto lontani dai film anni Settanta-Ottanta... Sarà anche un elemento"secondario"(personalmente non ritengo sia cos^)ma sarà utile ricordare che nel 2002, anno di realizzazione del film, era presidente George Bush junior, che era l'anno immediatamente successivo all'attacco(11.09.2001)alle Twin Towers... El Gato
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stefano69
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domenica 22 marzo 2009
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spreco di attori
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Claire (Ashley Judd), giovane e bella avvocatessa in carriera, è sposata con l'altrettanto bello e giovane Tom (Jim Caviezel): una coppia perfetta, alla quale sta anche per arrivare il tanto sospirato pargolo. Un bel giorno, però, all'improvviso Tom viene arrestato, e finisce in un carcere militare, con l'accusa di aver fatto una terrificante strage di civili quand'era marine, e poi di aver disertato e cambiato nome per rifarsi una vita con la bella avvocatessa, ignara di tutto. Costei, superato in un battibaleno lo shock di scoprire di essere stata sposata per anni con un perfetto sconosciuto, probabile psicopatico e criminale di guerra, decide di dare fiducia al marito e di difenderlo davanti alla corte marziale, il cui verdetto pare già scritto.
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Claire (Ashley Judd), giovane e bella avvocatessa in carriera, è sposata con l'altrettanto bello e giovane Tom (Jim Caviezel): una coppia perfetta, alla quale sta anche per arrivare il tanto sospirato pargolo. Un bel giorno, però, all'improvviso Tom viene arrestato, e finisce in un carcere militare, con l'accusa di aver fatto una terrificante strage di civili quand'era marine, e poi di aver disertato e cambiato nome per rifarsi una vita con la bella avvocatessa, ignara di tutto. Costei, superato in un battibaleno lo shock di scoprire di essere stata sposata per anni con un perfetto sconosciuto, probabile psicopatico e criminale di guerra, decide di dare fiducia al marito e di difenderlo davanti alla corte marziale, il cui verdetto pare già scritto. E' coadiuvata da un avvocato fallito e ubriacone (Morgan Freeman), ma esperto di giustizia militare, e da un tenentino fresco di nomina e un po' imbranato, che in tutto il film riesce solo a farsi accallappiare dalla sorella dell'avvocatessa (Amanda Peet), carina ma svampita e squattrinata.
Cast di stelle per un prodotto finale terribilmente noioso, in quanto tutto già visto: l'ambientazione legal-militare, il complotto dei superiori, la coppia normale catapultata in una specie di intrigo internazionale, il colpo di scena finale, che poi tale non è, in quanto prevedibilissimo già dall'inizio del film.
A tutto ciò si aggiunga un piccolo happy end tanto posticcio quanto squallido, una sceneggiatura con molti buchi, varie situazioni inverosimili, e alcuni personaggi collaterali da macchietta (ad esempio il potentissimo generale pluridecorato eroe di guerra , che se la fa sotto appena un'improbabile Ashley Judd minaccia altrettanto improbabili rivelazioni).
Verrebbe da chiedersi qual è il senso di tali produzioni (a parte aumentare il conto in banca dei protagonisti), ma in un eccesso di bontà si potrebbe anche dire che se una sera non si sa proprio cosa fare, si accende la televisione, e capita che diano questo film, lo si può guardare tanto per non andare a letto subito (sempre che il sonno non sopraggiunga durante la visione).
In ogni caso, la mattina dopo è molto probabile che non ci si ricordi più nulla.
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vedelia
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mercoledì 12 novembre 2003
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freeman fà il cattivo una volta tanto!
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Da un pò di tempo i 2 interpreti del film si sono compenetrati nella parte, lei, della mogliettina tradita e gabbata, lui, in quelli del detective genialoide. Il film è lento e la trama è intricata e per nulla scorrevole.
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