Mestierante del cinema, Cecil B.De Mille?Forse, ma che mestierante! Se"The Ten Commandments"(I Dieci comdandamenti)ne rimane l'opera più nota, piena di effetti speciali(si era già nel 1956), in questo "Reap the Wild Wind"(Vento selvaggio, 1942)sono apprezzabili, sempre tenendo conto dell'epoca, anche gli effetti speciali subacquei, come naufragi, immersioni con lotta con la piovra, altro ancora. Opera segnata, certo(ma non è un giudizio di valore, ci mancherebbe!Ogni lettore/lettrice/spettatrice/spettatore avrà la sua idea in merito)da uno spirito abbastanza duramente evangelico, roba da Achab del melvilliano"Moby Dick", con tanto di Bene e Male contrapposti(perché no, poi, piuttosto che un relativismo etico non serio ma esibito per principio, per "falso cinismo".
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Mestierante del cinema, Cecil B.De Mille?Forse, ma che mestierante! Se"The Ten Commandments"(I Dieci comdandamenti)ne rimane l'opera più nota, piena di effetti speciali(si era già nel 1956), in questo "Reap the Wild Wind"(Vento selvaggio, 1942)sono apprezzabili, sempre tenendo conto dell'epoca, anche gli effetti speciali subacquei, come naufragi, immersioni con lotta con la piovra, altro ancora. Opera segnata, certo(ma non è un giudizio di valore, ci mancherebbe!Ogni lettore/lettrice/spettatrice/spettatore avrà la sua idea in merito)da uno spirito abbastanza duramente evangelico, roba da Achab del melvilliano"Moby Dick", con tanto di Bene e Male contrapposti(perché no, poi, piuttosto che un relativismo etico non serio ma esibito per principio, per "falso cinismo"...)un po'anche manicheisticamente, con i pirati"cattivi"e i veri marinai comunque sempre buoni, "Reap the Wild Wind"vuole però sgombrare il campo dai fantasmi delle apparenze-dell'ipocrisia, cercando le vere ragioni e motivazioni delle azioni umane, soprattutto in mare(rimane il mito USA, anche se qui trasposto nell'Ottocento, che comunque segnava già l'inizio della dottrina Monroe e di un certo"imperialismo made in the States"), dove il capitano di marina Jack, impersonato da un giovane John Wayne(una volta tanto non cow-boy e non sceriffo...)non è"cattivo"ma è spinto a compiere anche un'azione disonesta, spinto dalla brama di potere-comando e dalla rivalità, mentre l'avvocato Stephen(Ray Milland, anch'egli pre-Hitchcock e pre-molto altro)sembra un"damerino"all'inizio, ma poi si rivelerà diverso da questa"apparenza", per l'appunto; Paulette Goddard, dal canto suo, disegna una"Lucy"oltremodo interessante, coraggiosa, forte quanto femminile-un bellissimo personaggio, in realtà. Un film che merita di essere visto e rivisto, cogliendone anche implicazioni profonde(il nero-Afroamericano presentato ancora un po'con caratteri "sudisti", ossia con occhi razziale anche se non da "KKK"(Ku Klux Klan), tanto che sia nell'originale sia nel doppiaggio made in Italy viene fatto parlare da"bovero negro", ma era il 1942, va ribadito, insomma ben prima delle epiche lotte di Malcom X e di Martin Luther King... El Gato
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