Contrariamente a quanto si possa pensare, "Local Hero"(1983, di Bill Forsyth), è un film nel quale è l'initimità, la contemplazione, la ricerca di qualcosa di più e anche di più profondo, a guidare le persone, anche proprio in quella concezione "ecologica"che è da considerare come il télos, la finalità del tutto. Una multinazionale(con capitale quasi esclusivamente USA) vuole acquistare una località particolarmente ricca sul piano ambientale, sita in Scozia. Vi si reca un yuppie, che rimane però fortemente influenzato dalle persone del luogo e soprattutto da un'oceanologa che lavora colà, come peraltro il suo"socio"che opera il loco.
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Contrariamente a quanto si possa pensare, "Local Hero"(1983, di Bill Forsyth), è un film nel quale è l'initimità, la contemplazione, la ricerca di qualcosa di più e anche di più profondo, a guidare le persone, anche proprio in quella concezione "ecologica"che è da considerare come il télos, la finalità del tutto. Una multinazionale(con capitale quasi esclusivamente USA) vuole acquistare una località particolarmente ricca sul piano ambientale, sita in Scozia. Vi si reca un yuppie, che rimane però fortemente influenzato dalle persone del luogo e soprattutto da un'oceanologa che lavora colà, come peraltro il suo"socio"che opera il loco. Complice anche il capo USA, personaggio curioso e amante dell'astronomia o meglio della contemplazione delle stelle, si realizza quanto sognano l'oceanologa e il suo quasi-spasimante, vi si realizzerà una stazione oceanografica e non la(prevista)raffineria di petrolio. Nessun "agit prop"ecologico, ma al contrario la capacità di"stare nelle cose e sulle cose", di vivere nel e con il proprio ambiente, a condizione che per"ambiente"si intenda anche quello umano, non solo quello natruale-esterno all'uomo. C'è anche molto colore(anche l'arrivo di un russo particolarmente vivace, dove bisogna considerare che allora-1983-era ancora pienamente in atto la guerra fredda e duqnue i Russi eran un po'"il diavolo"della situazione... Ritmo lento, meditativo, molta musica(di Mark Knopfer, un grande), anche celtico-gaelica, ossia quella"in situ". Ottimo un Burt Lancaster già decisamente in là con l'età(una delle sue ultime interpretazioni), nella parte del "capo-azienda"(più che manager)fantasioso, Jeanny Seagrove é un'affascinante oceanologa, Peter Riegert il yuppie"convertito"... Da vedere assolutamente, da iscrivere nel "papiro"dei film da vedere assolutamente. El Gato
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