ten. aldo raine
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mercoledì 19 aprile 2017
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leggetevi il libro...
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Le vicende sono narrate a Castle Rock, una piccola e tranquilla cittadina. Il proprietario del negozietto di antiquariato “Cose preziose”, Leland Gaunt, gentile e servizievole, si attira la simpatia di tutti. Più che denaro, ai suoi clienti chiede “favori”; in realtà sfrutta le debolezze e i desideri segreti degli abitanti per soggiogare le persone alle sue malefiche trame.
Ho letto il libro da poco, per curiosità ho voluto vedere anche il film. Insomma, sono rimasto un po' deluso. E' vero che non è facile portare in un film da 120' quasi 800 pagine di un libro, però qui il risultato non è neppure sufficiente. Mancano alcuni personaggi, tantissime scene, e per giunta le scene girate sono pure diverse da quelle del libro di Stephen King.
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Le vicende sono narrate a Castle Rock, una piccola e tranquilla cittadina. Il proprietario del negozietto di antiquariato “Cose preziose”, Leland Gaunt, gentile e servizievole, si attira la simpatia di tutti. Più che denaro, ai suoi clienti chiede “favori”; in realtà sfrutta le debolezze e i desideri segreti degli abitanti per soggiogare le persone alle sue malefiche trame.
Ho letto il libro da poco, per curiosità ho voluto vedere anche il film. Insomma, sono rimasto un po' deluso. E' vero che non è facile portare in un film da 120' quasi 800 pagine di un libro, però qui il risultato non è neppure sufficiente. Mancano alcuni personaggi, tantissime scene, e per giunta le scene girate sono pure diverse da quelle del libro di Stephen King. Gli attori non sono neanche male, anzi sono pure bravi, è tutto il resto che non va. Storia scritta male e diretta ancor peggio.
Sinceramente lo consiglierei solo agli appassionati del genere o ai fan dello scrittore.
Leggetevi il libro, è decisamente meglio.
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fabio57
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venerdì 13 maggio 2016
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bel film
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Spiace leggere giudizi negativi su un film che personalmente mi è piaciuto molto.Vero che la trasposizione cinematografica penalizza il racconto di king,tuttavia nel complesso,il film è piacevole.Interessante l'incursione dello scrittore nella psicologia di personaggi semplici,che fanno parte di una piccola comunità e che dovrebbero per questo coltivare sentimenti di solidarietà e di umanità tra loro e invece paradossalmente, ma non tanto vengono a galla i lati peggiori,e si scagliano l'uno contro l'altro in una girandola di vendette e rappresaglie, spinti da risentimenti e rancori e da lusinghe di facili guadagni o possibili vantaggi, che un vecchio negoziante(il demonio?) con perfidia luciferina inculca a mano a mano nelle loro menti .
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Spiace leggere giudizi negativi su un film che personalmente mi è piaciuto molto.Vero che la trasposizione cinematografica penalizza il racconto di king,tuttavia nel complesso,il film è piacevole.Interessante l'incursione dello scrittore nella psicologia di personaggi semplici,che fanno parte di una piccola comunità e che dovrebbero per questo coltivare sentimenti di solidarietà e di umanità tra loro e invece paradossalmente, ma non tanto vengono a galla i lati peggiori,e si scagliano l'uno contro l'altro in una girandola di vendette e rappresaglie, spinti da risentimenti e rancori e da lusinghe di facili guadagni o possibili vantaggi, che un vecchio negoziante(il demonio?) con perfidia luciferina inculca a mano a mano nelle loro menti .Ma la morale del racconto che ovviamente specchia la visione pessimistica di King, è che il male è insito in noi e basta poco per tirarlo fuori. Come diceva uno sfortunato, ma sciagurato statista,dai nemici mi guardo io dagli amici mi guardi Iddio.
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toty bottalla
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martedì 29 marzo 2016
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film decisamente brutto!
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Neanche Max Von Sydow riesce a tenere su un film diretto male e sceneggiato peggio, un racconto frammentato e noioso che non desta emozioni degne di nota cosicchè, "Cose Preziose" risulta una trasposizione filmica evanescente priva del clima caratteristico del buon horror, per fare un esempio, ricordo un film del 1973: "La Bottega Che Vendeva La Morte" dalla trama simile che pur non essendo un capolavoro offriva al pubblico una visione misteriosa e seducente garantita dal grande Peter Cushing, la differenza è che, qui, dopo un pò... ne hai già abbastanza! Saluti.
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max59
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domenica 26 febbraio 2012
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cose preziose
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Idea straordinaria , non riesco a capire il perché' non lo consigliate. Riguardatevelo per favore ! Storia fantastica , soggetto bellissimo , grande attore Max Von Sydow e Stephen King , scusate se e' poco !
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luca-to
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venerdì 7 ottobre 2011
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deludente
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Concordo con tutti coloro che lo reputano un film pessimo.
Taglio tipico da serie-tv, ma degli anni '80.
Gli effetti speciali sono scarsi, a tratti è grottesco, mi è assai difficile classificarlo come "horror". Se ne può fare tranquillamente a meno.
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dado1987
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mercoledì 19 gennaio 2011
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a me è piaciuto...
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A me è piaciuto, una storia carina, con buoni interpreti. Bisogna tenere conto che la maggior parte dei film di King nasce come film tv a basso costo...
Comunque lo ritengo un film piacevole.
Voto: 7
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demonlater
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martedì 31 agosto 2010
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derivativo!
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Il Morandini parla giustamente di buon cast sprecato, ma io aggiungerei anche che l'unico vero attore che si salva in questo film è l'istrionico Max Von Sydow:la sua incredibile bravura evidenzia la differenza tra un semplice attore che diventa bravo se diretto bene dal regista e un bravo attore che rimane tale anche se diretto male dal regista, come succede appunto in questo caso.
Il resto del cast è sopra le righe oppure appena tratteggiato, non esiste via di mezzo.
A parte tutto ciò,vorrei evidenziare un aspetto di questa storia che infastidirà i fans di Stephen King: premetto che non ho letto neanche uno dei suoi libri, ma è sufficiente seguire la trama del film per rendersi conto che la storia assomiglia incredibilmente a quella di un episodio della serie classica di STAR TREK, più precisamente dell'episodio della terza stagione intitolato "Day of the Dove"(titolo italiano "La Forza dell'Odio"1968), dove un'entità aliena che si nutre dell'energia che scaturisce dall'odio è responsabile di creare situazioni e fraintendimenti, senza farsi scoprire dalle sue vittime se non all'ultimo, che porteranno alla crescita dell'aggressività e dell'odio tra i componenti dell'astronave Enterprise e i Klingon temporaneamente ospitati sull'astronave.
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Il Morandini parla giustamente di buon cast sprecato, ma io aggiungerei anche che l'unico vero attore che si salva in questo film è l'istrionico Max Von Sydow:la sua incredibile bravura evidenzia la differenza tra un semplice attore che diventa bravo se diretto bene dal regista e un bravo attore che rimane tale anche se diretto male dal regista, come succede appunto in questo caso.
Il resto del cast è sopra le righe oppure appena tratteggiato, non esiste via di mezzo.
A parte tutto ciò,vorrei evidenziare un aspetto di questa storia che infastidirà i fans di Stephen King: premetto che non ho letto neanche uno dei suoi libri, ma è sufficiente seguire la trama del film per rendersi conto che la storia assomiglia incredibilmente a quella di un episodio della serie classica di STAR TREK, più precisamente dell'episodio della terza stagione intitolato "Day of the Dove"(titolo italiano "La Forza dell'Odio"1968), dove un'entità aliena che si nutre dell'energia che scaturisce dall'odio è responsabile di creare situazioni e fraintendimenti, senza farsi scoprire dalle sue vittime se non all'ultimo, che porteranno alla crescita dell'aggressività e dell'odio tra i componenti dell'astronave Enterprise e i Klingon temporaneamente ospitati sull'astronave.
Se ne avete la possibilità riguardatevi questo delizioso e geniale episodio di Star Trek e mi farete sapere!
Concludendo: non solo il film è povero sia nella recitazione del cast che nell'esecuzione della trama e della tensione assolutamente assente, ma che addirittura la storia in origine di Stephen King è derivativa e svolta in modo oltretutto banale (il solito "Buon Diavolo" all'origine di tutto!),al contrario dell'originalissimo episodio di Star Trek.
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paride86
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martedì 4 agosto 2009
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brutta trasposizione
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Trasposizione di un romanzo di Stephen King che ho letto da ragazzino.
Che delusione vederne le fattezze televisive pur con un ottimo cast!
Regia e fotografia inesistenti.
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benpensante
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sabato 6 dicembre 2008
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più vicina ad una rappresentazione teatrale
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Il film "balla" un po' troppo tra l'ironia tragicomica della storia, che non calibrata a dovere scivola nel grottesco, e alcune parti più approfondite, come il tentativo, fallito, di caratterizzare alcuni personaggi, che appare non più che epidermico.
Il risultato sembra, in generale, solo un adattamento della storia di S. King, ma esclusivamente didattico proprio perchè il regista laddove potrebbe incidere e "mettere del suo" non convince.
Da segnalare la presenza del grande Max Von Sidow, indimenticato protagonista del "Settimo sigillo" di Bergman, che rappresenta forse uno dei pochi motivi per vedere il film, insieme ad i suoi "oggetti preziosi", molto belli tra l'altro.
Il cast è inutilizzato, il bravo Ed Harris non ha possibilità di esprimersi, la "morale" finale che gli fanno pronunciare è stonata rispetto all'impianto generale, quasi comico, del film.
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Il film "balla" un po' troppo tra l'ironia tragicomica della storia, che non calibrata a dovere scivola nel grottesco, e alcune parti più approfondite, come il tentativo, fallito, di caratterizzare alcuni personaggi, che appare non più che epidermico.
Il risultato sembra, in generale, solo un adattamento della storia di S. King, ma esclusivamente didattico proprio perchè il regista laddove potrebbe incidere e "mettere del suo" non convince.
Da segnalare la presenza del grande Max Von Sidow, indimenticato protagonista del "Settimo sigillo" di Bergman, che rappresenta forse uno dei pochi motivi per vedere il film, insieme ad i suoi "oggetti preziosi", molto belli tra l'altro.
Il cast è inutilizzato, il bravo Ed Harris non ha possibilità di esprimersi, la "morale" finale che gli fanno pronunciare è stonata rispetto all'impianto generale, quasi comico, del film.
Il ritmo è un po' da teatro, ma solo il ritmo, e non è un complimento.
Realizzato dal figlio di Charlton Heston: questo forse spiega la rilevanza data alle armi nel film, indipendentemente dal fatto che siano necessarie nella rappresentazione della storia.
In fin dei conti si riesce a ridere un po' delle scene di omicidi, ma proprio perchè sono grottesche. Se doveva essere una rappresentazione dell'odio che si cela in ogni animo umano che è pronto a diventare ira omicida, sembra che questa intenzione sia completamente fallita.
Ma comunque va visto, perchè i film si vedono!
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nick
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sabato 6 dicembre 2008
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zero
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