Brendan Fraser in trasferta nipponica per il delizioso dramedy di Hikari: quando l'attore "a noleggio" va oltre il copione, per un film che sa emozionare realmente. In Grand Public alla Festa di Roma
di Valerio Sammarco La Rivista del Cinematografo
Quasi 15 anni fa Alps (2011) di Yorgos Lanthimos raccontava di una compagnia di attori ingaggiata per interpretare i cari estinti di clienti inconsolabili.
L'apparato fortemente autoriale e teorico di quel film trova oggi una sorta di controcanto "mainstream" nel delizioso Rental Family di Hikari, regista e sceneggiatrice giapponese che firma (lo script insieme all'americano Stephen Blahut), dramedy ambientato nella Tokyo dei giorni nostri, dove il gaijin Philip Vandarpleog (Brendan Fraser) salta da un provino ad un altro, cercando di essere scritturato per qualche ruolo che rinfreschi la notorietà ottenuta qualche anno prima, interpretando un insolito supereroe di un popolarissimo spot, dove vestiva i panni di un. [...]
di Valerio Sammarco, articolo completo (3460 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 19 ottobre 2025