Reflection in a Dead Diamond

Spionaggi tra ricordo e allucinazione, ridefinendo il genere

Si può ancora portare sullo schermo il proprio amore per il cinema e per dei generi quando ormai il discorso su di essi si è ridimensionato a un riflettersi autoreferenziale, mentre il pensiero sul fatto filmico sembra limitarsi a rivoletti di cinefilia incapaci di entrare in contatto con l'altro da sé? Il contesto cinematografico attuale nel quale Hélène Cattet e Bruno Forzani si muovono è quello di una produzione nel quale alcuni nomi e situazioni diventano segno di fazioni e ripetizioni, senza lasciare spazio ad altre possibilità di intervento. [...]

di Giona A. Nazzaro, articolo completo (4616 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 3 luglio 2025