Fabrizio Croce
Close-up
Come una fiammeggiante e macabra ballata in continua oscillazione tra il blues e il folk, sul campo di battaglia dello scontro tra black live matters e suprematismo bianco, I peccatori, la nuova e ambiziosa opera di Ryan Coogler dopo il dittico sulla saga Marvel di Black Panther, stordisce e lascia un misto di fascinazione e perplessità lungo i suoi talvolta faticosissimi 130 minuti: ambientata lungo le sponde del Mississippi degli anni '30, possiede un'ipertrofia di segni che rimandano a vari generi, come il gangster movie, il noir, il film storico, il mélo in costume, il musical, fino ad arrivare a svelare e ad imprimere con una certa violenza audiovisiva la propria sostanza di horror metafisico. [...]
di Fabrizio Croce, articolo completo (7235 caratteri spazi inclusi) su Close-up 24 aprile 2025