alessia
|
lunedì 18 novembre 2024
|
legami e radici nelle langhe
|
|
|
|
Film affascinante, poetico e dall'atmosfera fiabesca. Un ritorno alle radici del proprio passato. Finale non scontato, ma che fa riflettere. Consigliatissimo.
|
|
[+] lascia un commento a alessia »
[ - ] lascia un commento a alessia »
|
|
d'accordo? |
|
giorob
|
lunedì 18 novembre 2024
|
da non perdere!
|
|
|
|
Sono andato a vederlo con mia moglie, due sensibilità diverse ed è piaciuto molto ad entrambi! L' abbiamo trovato fruibile su piani diversi: le Langhe con foliage, filari di viti, castelli, l' aspetto gastronomico e commerciale del tartufo e soprattutto la vicenda personale dei protagonisti, impersonati da ottimi attori compreso un delizioso cane. Complimenti al regista per la Sua genialità nell' inviare un messaggio di cautela verso la modernità e di difesa di quanto resta sano e naturale intorno a noi! Grazie!
|
|
[+] lascia un commento a giorob »
[ - ] lascia un commento a giorob »
|
|
d'accordo? |
|
nicola
|
lunedì 18 novembre 2024
|
un tuffo gradevole nella langa
|
|
|
|
Mi è piaciuto, ammetto di essere un po’ di parte perché la conoscenza dei luoghi, per altro ottimamente fotografati, certamente aiuta. A parte questo, direi che è un film sincero, ho apprezzato l’umiltà con cui regista ed autori si sono avvicinati alle tradizioni locali dando luogo ad una storia che si muove fra il misterioso (e a volte crudele) mondo dei trifolai e quello rutilante delle feste e delle aste milionarie, una delle tante contraddizioni del mondo moderno che nel tartufo trovano pieno riscontro. A fare da trait d’union la vicenda di iniziazione della giovane protagonista alla scoperta delle proprie radici e dei valori dell’esistenza incarnati dalla figura del vecchio trifolau, un po’ pazzo, un po’ stregone, interpretato da un notevole Umberto Orsini.
[+]
Mi è piaciuto, ammetto di essere un po’ di parte perché la conoscenza dei luoghi, per altro ottimamente fotografati, certamente aiuta. A parte questo, direi che è un film sincero, ho apprezzato l’umiltà con cui regista ed autori si sono avvicinati alle tradizioni locali dando luogo ad una storia che si muove fra il misterioso (e a volte crudele) mondo dei trifolai e quello rutilante delle feste e delle aste milionarie, una delle tante contraddizioni del mondo moderno che nel tartufo trovano pieno riscontro. A fare da trait d’union la vicenda di iniziazione della giovane protagonista alla scoperta delle proprie radici e dei valori dell’esistenza incarnati dalla figura del vecchio trifolau, un po’ pazzo, un po’ stregone, interpretato da un notevole Umberto Orsini. Una menzione particolare al simpatico cane Birba che ho avuto modo di conoscere personalmente
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nicola »
[ - ] lascia un commento a nicola »
|
|
d'accordo? |
|
marisca
|
domenica 17 novembre 2024
|
le radici.. da non dimenticare!
|
|
|
|
Bellissime immagini della campagna delle Langhe, dei vigneti, dei colori, bellissima fotografia. Molto toccante la storia di Igor e della nipote Dalia che piano piano si avvicina e construisce il rapporto con lui. Il nonno fa nascere in Marta l'amore per la natura, per la terra, le svela i suoi segreti e lei si appassionerà per cercare di salvare la sua terra dallo sfruttamento per fini commerciali. La riscoperta dei valori importanti come il legame con le persone e la riconnessione con la natura.
Birba, interprete eccezionale!
|
|
[+] lascia un commento a marisca »
[ - ] lascia un commento a marisca »
|
|
d'accordo? |
|
cardclau
|
sabato 19 ottobre 2024
|
i ricordi di un tempo che fu
|
|
|
|
Nel film Trifole - Le radici dimenticate il regista Gabriele Fabbro (cosceneggiatore con Ydalie Turk, anche attrice protagonista) ci presenta un dramma impunito dalla legge sulla proprietà privata: la rapina del territorio, stravolto sotto la pressione di una antropizzazione marcata di una monocoltura. Ricorda il paesaggio nei film The Mule di Clint Eastwood, o Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan. Chi rimane a difesa dell’indifendibile? Forse la figlia Marta che ha deciso di andare a lavorare a Londra, che non è sufficientemente ricca, e che di fronte alle difficoltà paterne può solo pensare di affidarlo ad una casa di riposo? Forse la nipote Dalia che mastica qualche parola d’italiano, che è ancora sulla strada di trovare il senso della sua vita, e che come tutti i post-adolescenti che non hanno dovuto lottare, non ha ancora compreso il vero valore del denaro? Solo il vecchio trifolau Igor (un magnifico Umberto Orsini) che vive su un fazzoletto di terra su cui è costruita la sua casa, completamente accerchiato dai potenti assalitori.
[+]
Nel film Trifole - Le radici dimenticate il regista Gabriele Fabbro (cosceneggiatore con Ydalie Turk, anche attrice protagonista) ci presenta un dramma impunito dalla legge sulla proprietà privata: la rapina del territorio, stravolto sotto la pressione di una antropizzazione marcata di una monocoltura. Ricorda il paesaggio nei film The Mule di Clint Eastwood, o Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan. Chi rimane a difesa dell’indifendibile? Forse la figlia Marta che ha deciso di andare a lavorare a Londra, che non è sufficientemente ricca, e che di fronte alle difficoltà paterne può solo pensare di affidarlo ad una casa di riposo? Forse la nipote Dalia che mastica qualche parola d’italiano, che è ancora sulla strada di trovare il senso della sua vita, e che come tutti i post-adolescenti che non hanno dovuto lottare, non ha ancora compreso il vero valore del denaro? Solo il vecchio trifolau Igor (un magnifico Umberto Orsini) che vive su un fazzoletto di terra su cui è costruita la sua casa, completamente accerchiato dai potenti assalitori. Ma Igor è un perdente ed uno sconfitto, non solo a causa del fattore età, ma anche perché non ha capitali, risorse, non riesce a pagare il mutuo, ed è affetto da disturbi cognitivi che vanno e vengono, e che fanno traballare la sua autosufficienza. L’unica sua risorsa sono i ricordi di un tempo, che evaporano lentamente, il solo tesoro prezioso di un tempo che fu.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cardclau »
[ - ] lascia un commento a cardclau »
|
|
d'accordo? |
|
|