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lizzy
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martedì 10 settembre 2024
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un clone di un clone di un clone...
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Rieccoci punto e a capo.
Capisco che far qualcosa di veramente nuovo ed innovativo dopo il mitico "OO7", e specialmente anche dopo la nuova riproposta di fine secolo di "Mission:Impossible", sia dannatamente..."impossibile", appunto.
Sono riusciti nell'intento forse solo le serie con il nostro Mister Bean "Johnny English" e con "Agente speciale 117", ma forse solo perche queste sono pellicole comiche dove azione e trama servono solo da pretesto per il film.
Ma, direbbe il Califfo...veramente "tutto il resto è noia".
Non si esime dalla negativa recensione questo ennesimo lavoro "fotocopia" di molti altri.
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Rieccoci punto e a capo.
Capisco che far qualcosa di veramente nuovo ed innovativo dopo il mitico "OO7", e specialmente anche dopo la nuova riproposta di fine secolo di "Mission:Impossible", sia dannatamente..."impossibile", appunto.
Sono riusciti nell'intento forse solo le serie con il nostro Mister Bean "Johnny English" e con "Agente speciale 117", ma forse solo perche queste sono pellicole comiche dove azione e trama servono solo da pretesto per il film.
Ma, direbbe il Califfo...veramente "tutto il resto è noia".
Non si esime dalla negativa recensione questo ennesimo lavoro "fotocopia" di molti altri.
Solito nuovo soggetto "non troppo" segreto, solito elemento ingenuo preso a caso (o meno, come in questo episodio) dalla massa, solita nuova eroina tutta palestra ed intelligenza e dotata di mille capacità e solito talpone che alla fin fine è sempre quello che meno dovresti aspettarti...e quindi stai sicuro che è lui.
"Ghosted"; "Heart of Stone" e cento altri...tutti uguali.
Un ennesimo inseguimento in Italia (andiamo di moda, ragazzi: stavolta è toccato a Trieste!), soliti mille colpi che vanno a vuoto, solito "uno contro tutti" dove i nostri, pesti e maltrattati, han sempre la meglio...
E finale puntualmente telefonato col classico "happy ending"-
Fine della storia.
Qua, a parte la pessima opera di doppiaggio, come qualcuno ha già sottolineato, ci ritroviamo con un Mark Walberg abbastanza "bollito" ed una Hale Berry che della mitica Hale Berry di un tempo (ricordate la mitica Ginger di "Codice: Swordfish"???) non ha manco un capello (pur bianco).
Insomma: un ora e 47 minuti circa di noia mortale.
E la colonna sonora musicale stupidella, certo non aiuta.
E questo è quanto.
Forse negli anni uno dei più papabili per avere un qualche seguito, e meno peggio degli altri, è stato "From Paris With Love" con Travolta.
Ma tutto il resto è veramente esecrabile.
E questo "The Union" è anche uno dei più bruttarelli.
A saperlo mi guardavo qualche replica con il vecchio buon Bond.
James Bond.
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giulio60
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lunedì 26 agosto 2024
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pessimo doppiaggio
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Purtroppo il doppiaggio é veramente di serie C, con il protagonista mentre telefona: Sappiamo tutto di lei e lui ..."E....?" a Genova gli direbbero "Ciccamelo" In Italiano nessuno dice e... nel discorso diretto!!!! Veramente un direttore del doppiaggio da incubo.
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ilaria emilia brancati
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domenica 25 agosto 2024
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ma chil''ha tradotto???
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Il film sarebbe anche scorrevole, peccato per la traduzione! Ma chi ne ha prodotto la traduzione? Non c'è un uso dei congiuntivi manco a pagarlo. Al: "credevo che eri morto" non ce l'ho più fatta. Terribile!!!!
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felicity
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domenica 18 agosto 2024
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intrattiene, diverte e si lascia guardare
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The Union è un film che fa il suo dovere: intrattiene, diverte e si lascia guardare.
Non vi cambierà la vita, ma per un paio d'ore di relax, con un mix ben bilanciato di azione e ironia, potrebbe essere proprio quello che cercate.
E poi c’è un cast davvero di tutto rispetto, con due attori protagonisti che, non più giovanissimi, sono ancora in una forma invidiabile e sprizzano simpatia ed empatia.
The Union peraltro regge abbastanza bene fino alla prima metà: Mark Wahlberg e Halle Berry sono bravi a tenere il gioco e i personaggi di contorno offrono il giusto supporto ad una storia palesemente già vista, ma comunque divertita nel suo spirito leggero.
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The Union è un film che fa il suo dovere: intrattiene, diverte e si lascia guardare.
Non vi cambierà la vita, ma per un paio d'ore di relax, con un mix ben bilanciato di azione e ironia, potrebbe essere proprio quello che cercate.
E poi c’è un cast davvero di tutto rispetto, con due attori protagonisti che, non più giovanissimi, sono ancora in una forma invidiabile e sprizzano simpatia ed empatia.
The Union peraltro regge abbastanza bene fino alla prima metà: Mark Wahlberg e Halle Berry sono bravi a tenere il gioco e i personaggi di contorno offrono il giusto supporto ad una storia palesemente già vista, ma comunque divertita nel suo spirito leggero.
Niente di imprescindibile, se pensiamo anche al contesto dell'agenzia segreta che opera di nascosto: un panorama canonico, ma colorato nella sua verve.
Tuttavia, se la canonicità potrebbe non essere un problema, The Union, poco a poco, perde il suo estro, arrovellandosi in una sceneggiatura arzigogolata che tira in ballo gli ordinari nemici degli Stati Uniti finendo per diventare l'ennesimo action movie disfuzionale dagli opposti che si attraggono.
The Union offre anche il classico percorso turistico, alternando location da cartolina, ma troppo artefatti, da catalogo di film commission.
In mezzo, gli spunti incominciano a vacillare, smarrendo l'enfasi, il trasporto e, di conseguenza, facendo perdere la vitale attenzione verso la storia (di colpo più interessata a gettare le basi per un sequel, piuttosto che concludere al meglio la vicenda). Mezz'ora in meno dunque e andava benissimo.
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