Megalopolis

Farsesco, barocco, tronfio, ossessionato dal tempo: l'ultimo grande film di Francis Ford Coppola è l'ennesimo gesto d'amore - kamikaze - per il cinema

Ci sono fantasmi che dovrebbero restare tali? Il film più atteso dell'anno non delude o magari soltanto un po' chi aspettava un nuovo Apocalypse Now , che deluse chi aspettava un nuovo Padrino . Decisamente soddisfatto chi ama il Coppola perpetuamente avanguardista che vuole esaurire il cinema e arrivare alla fine di tutte le sue possibilità. Per quarant'anni Francis Ford Coppola ha cullato un'ossessione, l'ha coltivata, innescata, maturata in barrique e sempre rimandata. Un progetto immenso per cui ha ipotecato una parte del suo dominio vinicolo, gettandosi anima e corpo in quello in cui credeva, senza trovare uno studio che credesse in lui. [...]

di Marzia Gandolfi, articolo completo (5592 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 17 maggio 2024