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gabriella
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lunedì 13 ottobre 2025
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la donna della porta accanto
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I bambini ci portano verso la vita, sempre, per questo la nascita della piccola Lucille scandisce il tempo, elabora il dolore e costringe a prendersi cura uno dell'altro. Alex e Cecile uma mattina presto suonano al campanello della vicina , Sandra, perchè alla donna si sono rotte le acque e devono correre in ospedale, affidandole temporaneamente Elliot il figlio di lei di soli 5 anni. Purtroppo le cose non vanno per il verso giusto , Cecile muore di parto e Alex , confuso e amareggiato , si lascia aiutare dapprima passivamente dalla sua eccenttica vicina, una libraia single per scelta, indipendente e femminista( ruolo inedito per Valeria Bruni Tedeschi, che per una volta smessi i panni della donna nevrotica, dimostra di vestire perfettamente quelli di una donna pacata, decisa,) che scopre pian piano dentro di sè una grande accoglienza e partecipazione per questa famiglia, rivelando se ancora non si è rilevato abbastanza che la genitorialità non è un destino biologico.
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I bambini ci portano verso la vita, sempre, per questo la nascita della piccola Lucille scandisce il tempo, elabora il dolore e costringe a prendersi cura uno dell'altro. Alex e Cecile uma mattina presto suonano al campanello della vicina , Sandra, perchè alla donna si sono rotte le acque e devono correre in ospedale, affidandole temporaneamente Elliot il figlio di lei di soli 5 anni. Purtroppo le cose non vanno per il verso giusto , Cecile muore di parto e Alex , confuso e amareggiato , si lascia aiutare dapprima passivamente dalla sua eccenttica vicina, una libraia single per scelta, indipendente e femminista( ruolo inedito per Valeria Bruni Tedeschi, che per una volta smessi i panni della donna nevrotica, dimostra di vestire perfettamente quelli di una donna pacata, decisa,) che scopre pian piano dentro di sè una grande accoglienza e partecipazione per questa famiglia, rivelando se ancora non si è rilevato abbastanza che la genitorialità non è un destino biologico. La Tadieu tratteggia queste figure che crescono e si manifestano poco a poco, anche nelle loro sfaccettature, contraddizioni, devo dire non sempre a fuoco, e scivolando sul clichè più di una volta, se voleva sottolineare e difendere le famiglie allargate, mi chiedo perché si sia ricorso ad espedienti ovvi, ad esempio, Sandra per essere una donna che sceglie di non essere madre, dev’essere per forza femminista? Inoltre essendo zia dei 5 figli della sorella, ci si chiede che rapporto abbia avuto con loro, prima di conoscere Elliot, così come la relazione tra Alex ed Emilia è un po zoppicante. Capisco che Emilia rappresenta la parentesi di disturbo temporanea tra Sandra e Alex, però mi sembra una figura piuttosto maltrattata, già è esclusa da subito dalla famiglia perché Elliot ha deciso che sarà Sandra la sostituta materna , rimane incinta da Alex che la rimprovera di non essere stata abbastanza attenta, perde il bambino ed è sempre lei quella che comprende le confusioni di lui , l’osso cui rifarsi i denti è Emilia, non Sandra. Mi è piaciuto il ruolo del padre biologico di Elliot, che forse è immaturo, ma è conscio di esserlo, così come dei suoi limiti ed è disposto a fare un passo indietro per amore del figlio.E’un film che celebra la rottura del legami convenzionali, ma si affida alla figura femminile più competente e pratica di quella maschile ed emotivamente più salda. Niente di nuoco sul fronte relazionale. Tuttavia è un film gradevole, ben recitato, e abbastanza ruffiano perché non si resiste agli occhioni di Elliot che ci inondano di tenerezza.
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cardclau
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martedì 30 settembre 2025
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simmetria e asimmetria
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Carine Tardieu ha il coraggio di firmare un film di esseri umani incompiuti, e di relazioni umane ingarbugliate, sulle quali anche lei rischia di perdersi. Limitiamoci a parlare di qualche figura. Il personaggio più inconsistente è quello di Alex Perthuis (Pio Marmaï). Alex è sposato, lo vediamo accompagnare la moglie incinta (spinta nella gravidanza) in ospedale per rottura delle acque. Alex era diventato un geloso padre putativo del figlio Elliott che la moglie aveva avuto con David (Raphael Quenard, considerato un padre assente) dal quale aveva divorziato. La moglie di Alex muore per un’embolia di liquido amniotico durante il parto, lasciando Alex con Elliott (non suo) e la neonata Lucille.
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Carine Tardieu ha il coraggio di firmare un film di esseri umani incompiuti, e di relazioni umane ingarbugliate, sulle quali anche lei rischia di perdersi. Limitiamoci a parlare di qualche figura. Il personaggio più inconsistente è quello di Alex Perthuis (Pio Marmaï). Alex è sposato, lo vediamo accompagnare la moglie incinta (spinta nella gravidanza) in ospedale per rottura delle acque. Alex era diventato un geloso padre putativo del figlio Elliott che la moglie aveva avuto con David (Raphael Quenard, considerato un padre assente) dal quale aveva divorziato. La moglie di Alex muore per un’embolia di liquido amniotico durante il parto, lasciando Alex con Elliott (non suo) e la neonata Lucille. Alex ha l’estremo bisogno di fare il padre a tutti i costi, di considerarsi un tutt’uno con i figli, ciò nonostante ha una grande facilità a baciare donne precocemente, degli agiti senza pensiero. Emilia Demetriu (Vimala Pons) diventa sua moglie, per rendersi conto, dopo, di quello che bolle nella testa del marito, nel quale lei è assente, e che la esclude dal fare un ruolo genitoriale ai SUOI figli. Emilia, allora, esce dalla vita di Alex, indifferente (?). Il personaggio più indovinato è quello di Sandra Fernay (Valeria Bruni Tedeschi). Libraria di una libreria specializzata nel femminismo, aveva deciso in tenera età di non volersi sposare, né di voler avere figli, forse perché sulla linea libertà-condivisione si era completamente spostata verso la libertà. Eterosessuale occasionale, aveva rinunciato all’amore stabile, forse per non dover sottostare. Sandra però è scevra di elementi aggressivi, è ricca di elementi pacificatori, accoglienti, ed empatici (di suo), riesce ad accogliere Elliott, improvvisamente affidatole dalla madre, e in seguito, a diventare la zia affidabile della instabile famiglia di Alex. Il film, però, termina prima della deflagrazione adolescenziale di Elliott e di Lucille, ma non è detto.
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ralphscott
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sabato 4 ottobre 2025
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farsi i denti come su un osso per cani
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Alex resta vedovo, ma non resta solo. Una gran, bella famiglia - affatto tradizionale - tra figli naturali e di fatto, amori ed amicizie speciali, ci accompagna e ci emoziona con sentimenti semplici e tanta sincerit?. Emilia, con la sua scelta, tocca uno dei vertici del racconto. Sandra, una misurata V.B.Tedeschi - attrice facile da amare, funge da specchio e da coscienza per il bravissimo Marmai, col suo disarmante Alex: precocemente rifugge da lui, lucidamente consapevole di costituirne uno sfogo (come un osso per cani), poi vi rester? legata da un profondissimo sentimento, dai tratti commoventi. Storia coinvolgente, sceneggiatura da applausi, attori molto credibili.
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maxan
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domenica 5 ottobre 2025
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l''imprevedibilit? delle relazioni
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Un film che mette al centro le relazioni più intime e le loro traiettorie imprevedibili. Con dialoghi asciutti e mai banali su cui è facile riconoscersi. In scena un cast ben diretto e credibile.
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