Alberto Crespi
La Repubblica
Per apprezzare Generazione romantica, conoscere la vita e le opere di Jia Zhangke, il regista, non è indispensabile: però aiuta. Diciamo in estrema sintesi: Jia è il più grande cineasta cinese della generazione successiva ai già noti Zhang Yimou e Chen Kaige; con Still life ha vinto il Leone d'oro a Venezia nel 2006; con i suoi film ha raccontato, mescolando finzione e documentario, la zona della Cina centrale dove è sorta la "diga delle tre gole", una terra che è stata teatro di epocali sconvolgimenti geografici, sociali e urbanistici e dove sorgono città enormi come Chongqing (32 milioni di abitanti) e la tristemente famosa Wuhan.
Generazione romantica è un film-mosaico nel quale Jia ha utilizzato riprese effettuate dal 2001 a oggi, senza l'idea precisa di farne un film. Durante il lockdown per il Covid ha rimesso mano al materiale, ha girato scene ex novo e ha creato una storia che inizia appunto nel 2001 e arriva all'oggi, seguendo una donna che parte dalla città di Datong (un "paesello" di appena 3 milioni di abitanti nello Shanxi, la provincia dove Jia è nato) per cercare il suo compagno, emigrato in cerca di fortuna.
Il film diventa una potente parabola su vent'anni di storia cinese, di una ricchezza emotiva e narrativa davvero inusitata. Lo interpreta la grande Zhao Tao, protagonista in Italia del bel film di Andrea Segre Io sono Li . Da non perdere.
daLa Repubblica, 20 aprile 2025
di Alberto Crespi, 20 aprile 2025