|
|
jonnylogan
|
venerdì 24 gennaio 2025
|
veloce come un piaggio
|
|
|
|
Una commedia on the road per bagnare l'incontro fra due fratelli profondamente differenti fra loro. L'uno (Guido) preciso sul lavoro, ma altrettanto leggero nei rapporti famigliari. L'altro (Rocco) più accondiscendente a iniziare dal legame che da sempre lo ha tenuto legato a un padre - padrone.
Il viaggio in direzione Cervia su due motorini costruiti e più volte riparati dal padre, fatto con lo scopo di esaudire le ultime volontà di quest’ultimo, desideroso che le proprie ceneri siano depositate sulla tomba della moglie, fa muovere i due lungo le strade secondarie che uniscono Lombardia ed Emilia.
[+]
Una commedia on the road per bagnare l'incontro fra due fratelli profondamente differenti fra loro. L'uno (Guido) preciso sul lavoro, ma altrettanto leggero nei rapporti famigliari. L'altro (Rocco) più accondiscendente a iniziare dal legame che da sempre lo ha tenuto legato a un padre - padrone.
Il viaggio in direzione Cervia su due motorini costruiti e più volte riparati dal padre, fatto con lo scopo di esaudire le ultime volontà di quest’ultimo, desideroso che le proprie ceneri siano depositate sulla tomba della moglie, fa muovere i due lungo le strade secondarie che uniscono Lombardia ed Emilia. Facendogli attraversare ogni genere di disavventura: dalla partecipazione a un Rave, all'incontro/scontro con due ragazzi più giovani e desiderosi di menare le mani. Non aggiungendo alla fine nulla di nuovo che già non si fosse visto in altri film analoghi: da Tre uomini e una Gamba (id.; 1997) sino al più recente L’ultima settimana di settembre (id.; 2024) diretto da Gianni De Blasi.
Il tutto con lo scopo, nemmeno troppo nascosto, di fare sorridere, ma soprattutto riflettere, a suon di buoni sentimenti, con battute svuotate da astio e cinismo e che avrebbero potuto facilmente fare virare la pellicola su terreni fin troppo impervi. De Luigi però sa usare e bene il mezzo cinematografico riuscendo a confezionare uno spaccato reale di una famiglia come se ne vedono ogni giorno. Sfruttando appieno la presenza di un opposto, il fratello Guido, che è interpretato in maniera puntuale da Stefano Accorsi al quale l'attore Felsineo aggiunge una ridda di tic e idiosincrasie e con il quale De Luigi crea per la prima volta un duetto fin da subito affiatato e sull'asse che da Sant'Arcangelo va in direzione di Bologna.
Le incomprensioni e le differenze fra i due fratelli rappresentano quindi la parte preponderante di questa terza commedia firmata da De Luigi; dopo Tiramisù (id.; 2016) e Tre di troppo (id.; 2023), e con una sceneggiatura firmata a quattro mani con Giovanni Bognetti che trae spunto dal film tedesco 25 km/h (id.; 2018) diretto da Markus Goller.
Alessandro Haber nel ruolo di Corrado, il padre burbero e scontroso, s'intravede solamente per pochi minuti iniziali, non lasciando particolari tracce all'interno di una narrazione che vede nella centralità del recupero del legame di fratellanza il significato finale di un film che purtroppo nonostante qualche buona trovata non si discosta troppo da altre pellicole che trattano l'incontro fra due persone per troppo tempo rimaste distanti.
Piacerà e molto agli amanti di un De Luigi differente dal solito. Distante dai suoi personaggi televisivi e dalla sua comicità dirompente e sopra le righe. Astenetevi se desiderate visionare qualche cosa di veramente originale.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a jonnylogan »
[ - ] lascia un commento a jonnylogan »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
pedro
|
martedì 17 dicembre 2024
|
non fa ne ridere ne piangere
|
|
|
|
Il solito mistero
Che ragioni possono aver portato un‘ottimo attore come de Luigi a cimentarsi nella doppia veste regia/attore di un film così mediocre?
Un film che non fa ne ridere ne piangere. Non stimola nulla. Si trascina fino alla fine solo per l’abituale autolesionismo dello spettatore...”non è possibile che sia tutto qui...adesso deve venire il meglio”...che non arriva mai
Eppoi ...de Luigi. Tutti capiamo che non devi fare “la Terra trema”, ma un minimo di realismo va dato. Che fanno questi nababbi girando sempre per hotel e ristoranti extralux (sempre pieni) in motorino?? Forse un’ambientazione più umile avrebbe suggerito anche migliore svolgimento.
[+]
Il solito mistero
Che ragioni possono aver portato un‘ottimo attore come de Luigi a cimentarsi nella doppia veste regia/attore di un film così mediocre?
Un film che non fa ne ridere ne piangere. Non stimola nulla. Si trascina fino alla fine solo per l’abituale autolesionismo dello spettatore...”non è possibile che sia tutto qui...adesso deve venire il meglio”...che non arriva mai
Eppoi ...de Luigi. Tutti capiamo che non devi fare “la Terra trema”, ma un minimo di realismo va dato. Che fanno questi nababbi girando sempre per hotel e ristoranti extralux (sempre pieni) in motorino?? Forse un’ambientazione più umile avrebbe suggerito anche migliore svolgimento.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a pedro »
[ - ] lascia un commento a pedro »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
uppercut
|
sabato 18 maggio 2024
|
50 sbadigli al minuto
|
|
|
|
O, ragazzi, pensate che sballo: vedi i due vanno in motorino e fanno gli scemi, poi, anzi prima, li vedi che giocano a ping pong e fanno gli scemi, poi, ci credi?, ballano e fanno gli scemi, poi succede che giocano a pallone e fanno gli scemi, poi sono anche nella vasca idromassaggio e... fanno gli scemi, poi vanno ancora in motorino e ancora e ancora e pensa che non smettono a fare gli scemi...! o, sempre in motorino, eh? e sempre scemi come pochi...! Una sceneggiatura memorabile, un'opera concepita e costruita, scena dopo scena, fotogramma dopo fotogramma, con un impegno, una competenza registica e una professionalità commoventi, paragonabili ai grandi capolavori della settima arte e forse persino dell'ottava, se non della nona! O, te lo giuro! Quanto lavoro, quanta genialità, quanta fatica! Grazie Fabio De Luigi, mi hai regalato l'ultima, preziosa conferma: il cinema italiano ha veramente finito la benzina.
[+]
O, ragazzi, pensate che sballo: vedi i due vanno in motorino e fanno gli scemi, poi, anzi prima, li vedi che giocano a ping pong e fanno gli scemi, poi, ci credi?, ballano e fanno gli scemi, poi succede che giocano a pallone e fanno gli scemi, poi sono anche nella vasca idromassaggio e... fanno gli scemi, poi vanno ancora in motorino e ancora e ancora e pensa che non smettono a fare gli scemi...! o, sempre in motorino, eh? e sempre scemi come pochi...! Una sceneggiatura memorabile, un'opera concepita e costruita, scena dopo scena, fotogramma dopo fotogramma, con un impegno, una competenza registica e una professionalità commoventi, paragonabili ai grandi capolavori della settima arte e forse persino dell'ottava, se non della nona! O, te lo giuro! Quanto lavoro, quanta genialità, quanta fatica! Grazie Fabio De Luigi, mi hai regalato l'ultima, preziosa conferma: il cinema italiano ha veramente finito la benzina. 50 Km all'ora...? Ma perché voi l'avete visto partire?
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a uppercut »
[ - ] lascia un commento a uppercut »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
eugenio
|
giovedì 18 aprile 2024
|
road movie tra le colline dell’appenino
|
|
|
|
Di storie così ne abbiamo viste a decine: un road movie con protagonisti due fratelli assai diversi, uno: Rocco (Fabio De Luigi) timido contadino remissivo, l'altro Guido (Stefano Accorsi) esuberante manager di crociere che alla morte del padre (Alessandro Haber) cinico e assai acido, si trovano a adempiere alle sue volontà: spargere le ceneri sulla tomba della ex moglie a Cervia.
In sella a due ciclomotori: un Ciao e un Califfone della Malaguti, i due impareranno ad apprezzare le reciproche diversità e a colmare il rispettivo vuoto interiore.
Siamo in Romagna, terra cara a Fabio de Luigi qui in veste di regista che imbastisce un remake di un film tedesco, nostalgicamente avvinto a quegli anni '80, ripresi anche musicalmente, con una successione di eventi, figlie di un viaggio "lento pede", rappresentati con stile e garbo.
[+]
Di storie così ne abbiamo viste a decine: un road movie con protagonisti due fratelli assai diversi, uno: Rocco (Fabio De Luigi) timido contadino remissivo, l'altro Guido (Stefano Accorsi) esuberante manager di crociere che alla morte del padre (Alessandro Haber) cinico e assai acido, si trovano a adempiere alle sue volontà: spargere le ceneri sulla tomba della ex moglie a Cervia.
In sella a due ciclomotori: un Ciao e un Califfone della Malaguti, i due impareranno ad apprezzare le reciproche diversità e a colmare il rispettivo vuoto interiore.
Siamo in Romagna, terra cara a Fabio de Luigi qui in veste di regista che imbastisce un remake di un film tedesco, nostalgicamente avvinto a quegli anni '80, ripresi anche musicalmente, con una successione di eventi, figlie di un viaggio "lento pede", rappresentati con stile e garbo. Il merito sta nell'alchimia del duetto, nel loro costante allontanamento e riavvicinamento, che tra una partita di ping pong da tavolo, un allucinogeno rave-party, e tante abbuffate in trattorie, con sfondo le dolci colline dell'Appenino, condurrà i due a ritrovare l'orizzonte conosciuto della loro anima, adombrata o illusoriamente spaccona e scapestrata.
Tutto qua, eppure il film emoziona e intrattiene, nella sua veste delicata, nelle due ore che scorrono via piacevoli ad affrontare ricordi, identità, sentimenti, ma soprattutto quel senso di responsabilità necessariamente fondamentale ma non apodittico. Perchè in fondo, l'arma della vita è l'ironia con cui affrontare in leggerezza, pesi e costrizioni, figli di una dinamica odierna non sempre comprensibile.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a eugenio »
[ - ] lascia un commento a eugenio »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mario rossi
|
martedì 9 gennaio 2024
|
pessimo
|
|
|
|
Noioso, insulso e inverosimile. Tutti bravi gli attori. Colonna sonora anni 80 ipnotica ed eccitante. Nel complesso pessimo film, difficile tenere gli occhi aperti.
|
|
|
[+] lascia un commento a mario rossi »
[ - ] lascia un commento a mario rossi »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
athos
|
martedì 9 gennaio 2024
|
fratelli non coltelli
|
|
|
|
Continua l'ottima forma del cinema italiano anche grazie a questa pellicola di Fabio De Luigi con un vivace Stefano Accorsi. Un viaggio pieno di avventure che toccano il sentimento e l'ilarità per alcune scene veramente riuscite. Il film tiene ritmo, Fabio e Stefano sembrano due amici, proprio come due fratelli dovrebbero essere.
[+] viva gli uffici stampa!
(di uppercut)
[ - ] viva gli uffici stampa!
|
|
|
[+] lascia un commento a athos »
[ - ] lascia un commento a athos »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
stefano73
|
domenica 7 gennaio 2024
|
in motorino nella profonda emilia
|
|
|
|
50KM ALL’ORA. Nella profonda terra emiliana il padre del cinquantenne Rocco muore dopo una lunga malattia. Al funerale deve tornare anche l’altro figlio Guido assente da 30 anni. Il viaggio in motorino per spargere le ceneri diventerà un viaggio di chiarimenti e ricongiungimenti. Fabio De Luigi nel ruolo di regista e attore sta maturando una certa dimestichezza. Stefano Accorsi sempre impeccabile come coprotagonista. Alessandro Haber vecchia gloria del nostro cinema. La commedia è piacevole anche se abbastanza improbabile. Voto:6
|
|
|
[+] lascia un commento a stefano73 »
[ - ] lascia un commento a stefano73 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
mario
|
domenica 7 gennaio 2024
|
buono
|
|
|
|
2 ore passate piacevolmente.Fa vedere.
|
|
|
[+] lascia un commento a mario »
[ - ] lascia un commento a mario »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
paolo falsi
|
domenica 7 gennaio 2024
|
film delicato e ben fatto
|
|
|
|
Film davvero piacevoli in cui ognuno facilmente potrebbe identificarsi
|
|
|
[+] lascia un commento a paolo falsi »
[ - ] lascia un commento a paolo falsi »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
weachilluminati
|
sabato 6 gennaio 2024
|
un film che ci ricordail vuoto
|
|
|
|
Direi che è in scena il vuoto rapprentato dalla storica si ma nello stesso momento dal tutto , di una società che perde le sue radici; il vuoto messso in scena fa male ed imbarazza; ci rende instabile e sconcertati: gli attori tutti perdono la sperana e la voglia di costrurie un passaggio decente.
Che siamo finiti nel buio più completo?
abbiamo perso lo spartito da leggere ed interpretare?
I 2 fratelli non hanno consapevolezza di nulla e comunque hanno forza morale per interpretare un momento drammatico come la gestione della morte paterna;pensano di non avere coraggio per trovare il corretto rapporto con le cose.
[+]
Direi che è in scena il vuoto rapprentato dalla storica si ma nello stesso momento dal tutto , di una società che perde le sue radici; il vuoto messso in scena fa male ed imbarazza; ci rende instabile e sconcertati: gli attori tutti perdono la sperana e la voglia di costrurie un passaggio decente.
Che siamo finiti nel buio più completo?
abbiamo perso lo spartito da leggere ed interpretare?
I 2 fratelli non hanno consapevolezza di nulla e comunque hanno forza morale per interpretare un momento drammatico come la gestione della morte paterna;pensano di non avere coraggio per trovare il corretto rapporto con le cose.
Chi viene messo in discussione non sono pochi uomini, quelli della storia;l'ispirazione non c'è ne per uomini ne per donne ; questo corpo che perde l'anima dovrebbe fara riflettere,dovremmo ripensare alla strada che stiamo percorrendo che è palesamente incerta .
Questo sconquasso espressa nella storia appare prima non sopportabile; poi dopo il vuoto incominca a fiorire qualcosa di interessante;
nella piena inconsapevolezza che qualcosa sta crescedo; i due infanti divengono improvisamente uomini e ne hanno solo la percenzione inconsapevole-
Non è storia di contrapposizione fra sessi;
tutti restano profondamente ridimensionati lo spartito è obsoleto e dimenticato da tutti.
Il giudizio del film resta interessante perchè i progetti di cambiamento sono in corso d'opera.
Il film vale 3 stelle su 5 consentite.
WEACH ILLUMINATI
[-]
[+] un saluto
(di writer58)
[ - ] un saluto
|
|
|
[+] lascia un commento a weachilluminati »
[ - ] lascia un commento a weachilluminati »
|
|
d'accordo? |
|
|
|