Past Lives

Non so come si fa a convalidare. maurizio.carrara4@ gmail.com. vi ho inviato il mio commento che spero abbiate letto 4 minuti fa. Io non ho ricevuto alcuna e mail.

I sentimenti e le emozioni non vanno sacrificati sull'altare della carriera che prima o poi finisce. I sentimenti lasciano sulle nostre vite dei segni indelebili. L' idealismo rimane più costruttivo dell' arido pragmatico realismo. Il bisogno di utopia e metafisica vanno oltre le misere carriere.

Vedetelo con un po’ di pazienza. Sapendo che all’inizio “non prende”, che lentamente cresce fino a conquistarci alla fine.

E’ la storia di un amore che si potrebbe definire “puro” o forse meglio un “amore a metà”. Un amore ( o due) che si potrebbe discutere a lungo, senza la possibilità di poterlo definire.

Un film minimalista come del resto “Perfect Days”, che sceglie la lentezza, i tagli del tempo, i montaggi impliciti, una musica quasi impalpabile per farci assaporare ciò che si nasconde dietro le parole, le immagini dei volti, dei luoghi stessi, New York su tutto.

Un film di sentimenti contro il sentimentalismo. [+]

La regista  confeziona una narrazione che ripercorre la sua inarrestabile ascesa nell'olimpo newyorkese.
Una ragazzina ambiziosa cresciuta all'interno di una famiglia ambiziosa, a cui la Corea va stretta.
La competizione come stile di vita.
Come rivincita, certo, anche questo.
Adesso la pisciasotto è a New York. Sono arrivata, pensa.
Scrive sceneggiature e mai perderebbe una prova per un uomo, detto con particolare sensibilità in un dialogo con suo marito.
Marito americano che ha il pregio di fare da carta da parati a cotanta ambizione.
Grande struggimento finale per Hae Sung, l'amore dodicenne, poi ritrovato 24enne, poi ancora 36enne. [+]

La regista  confeziona una narrazione che ripercorre la sua inarrestabile ascesa nell'olimpo newyorkese.
Una ragazzina ambiziosa cresciuta all'interno di una famiglia ambiziosa, a cui la Corea va stretta.
La competizione come stile di vita.
Come rivincita, certo, anche questo.
Adesso la pisciasotto è a New York. Sono arrivata, pensa.
Scrive sceneggiature e mai perderebbe una prova per un uomo, detto con particolare sensibilità in un dialogo con suo marito.
Marito americano che ha il pregio di fare da carta da parati a cotanta ambizione.
Grande struggimento finale per Hae Sung, l'amore dodicenne, poi ritrovato 24enne, poi ancora 36enne.
Ma è uno struggimento finto. Che non arriva a scalfire le scelte.
La carriera prima di tutto.
Sembra uno di quegli scrittori che fanno fortuna vendendo i libri su come fare fortuna.
A chi piace questo paradigma, la competizione, il vincitore della gara, l'ascensore sociale, il sogno americano, tutti possono diventare presidente, persino Donald Trump o Joe Biden, il film sarà piaciuto.

Sono uscito dalla sala molto infastidito.
Per il tempo investito male.
Poi ci sono tutte le sciocchezze sugli 8000 strati necessari per potersi incontrare in un matrimionio.
Ma ci sono persone interessate a questo? Fatico a crederlo.
Non metto stelle poche o tante per ché sono contro i voti.
Mica posso mettermi a darli qui.
[-]

Sopravvalutato, deprimente, lento in modo non funzionale né  utile. Bravi gli attori 

E' un film in controtendenza, senza tempo. Delicato, profondo, romantico. Consigliato solo a chi riesce a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda della regista Celine Song.

Definirlo un film "d'amore" sarebbe fortemente limitativo. E' un film che solo gli orientali sanno scrivere. Dentro ci stanno tante cose. Il passato non torna. Ma è esistito. Non è un film da 'Collana Harmony'. Chi lo andrà a avedere pensando ad una cosa zuccherosa rimarrà deluso. E' un film, come tutti i film coreani, complesso e apiù letture. Uno dei migliori in giro. Due momenti (....) 'quella ragazzina non sono più io..ma quella ragazzina è esistita' e (...) la differenza tra coreano-americano e coreano-coreano. Sono cose 'diverse'. Film clamoroso

Il film racconta di una relazione tra Na-young e Hang-seo ritrovata grazie alle nuove tecnologie dopo 12 anni di separazione.
Da bambini erano i semplici fidanzatini ma diventati più grandi il ragazzo ha iniziato a cercarla tramite i social con scarsi risultati visto che lei ha cambiato nome.
Con le loro consuete chiamate tramite Skype i ragazzi cominciano a ri-conoscersi, raccontandosi tutte le cose, loro sono destinati a stare insieme ma la distanza ferma entrambi.
Dopo altri 12 anni di pausa, i due affrontano la vita in maniera diversa, lei si sposa, lui si fidanza ma poi viene lasciato, quando va a trovare lei a New York si capisce che i due si amano ancora ma nessuno dei due lo vuole accettare.

Bellissimo. Celine Song chiede allo spettatore di togliersi di dosso il cinismo cupo di questi tempi e, prendendolo per mano, lo porta verso territori incerti, dove rimpianto, amore, accettazione, destino s'intrecciano per dar volto a un film che ha la grande capacità di mostrare poco e lasciare libero spazio al pensiero. Molto probabilmente all'uscita della sala rimembrerete nomi di persone ormai lontane dalle vostre vite e un dolce sorriso allieterà i lineamenti del viso.