Anche l'arte ? una forma di "colonizzazione" (o di "evangelizzazione", se vogliamo) di nuove terre, anzi, di nuovi cuori. Chang Dai-Chien ? un "imperatore" della pittura. Ha saputo conquistare tutto il Sudamerica con le sue opere, permettendo a nuove culture di togliersi il cappello davanti al rappresentante per eccellenza dell'Antica Cina. Colui il quale si ? sempre sentito il mandatario di una tradizione, quella cinese. Colui il quale, con il suo particolare abbigliamento, con la sua particolare barba, con la sua particolare personalit?, ha saputo incutere fascino e riverenza in tutti coloro che lo hanno incontrato nella storia. Ma soprattutto in tutti coloro che hanno avuto l'onore di ammirare le sue pitture.
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Anche l'arte ? una forma di "colonizzazione" (o di "evangelizzazione", se vogliamo) di nuove terre, anzi, di nuovi cuori. Chang Dai-Chien ? un "imperatore" della pittura. Ha saputo conquistare tutto il Sudamerica con le sue opere, permettendo a nuove culture di togliersi il cappello davanti al rappresentante per eccellenza dell'Antica Cina. Colui il quale si ? sempre sentito il mandatario di una tradizione, quella cinese. Colui il quale, con il suo particolare abbigliamento, con la sua particolare barba, con la sua particolare personalit?, ha saputo incutere fascino e riverenza in tutti coloro che lo hanno incontrato nella storia. Ma soprattutto in tutti coloro che hanno avuto l'onore di ammirare le sue pitture. Chiediamoci oggi, se lo incontrassimo lungo le vie di Venezia, che impressione avremmo di lui! Il documentario racconta la vita di questo artista contemporaneo (in Italia pressoch? sconosciuto) che non ha per nulla avuto il timore di fare un viaggio in nave durato cinquanta giorni dalla Cina a Mendoza (Argentina) assieme alla sua famiglia, per poi trasferirsi definitivamente in Brasile, dove ha fondato un nuovo giardino orientale sull'acqua nella sua residenza. Peccato solo che nulla resiste agli interessi economici dei potenti, neppure l'arte! E infatti oggi, al posto del giardino, ? stata costruita una diga. Tra gli incontri straordinari da lui fatti (in privato e in pubblico) spiccano quelli con Pablo Picasso e Andr? Masson. I familiari sopravvissuti e alcuni conoscenti di ogni provenienza hanno cercato di descrivere attraverso documenti e quant'altro la grandiosa storia che il protagonista ? riuscito a tracciare, oltre che l'impresa di dare da mangiare ad una numerosa discendenza grazie al talento che Dio gli ha donato. Un film che ? un must per chi desidera conoscere una goccia (che si fa oceano) del grande mistero dell'Estremo Oriente.
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