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luciano sibio
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giovedì 28 dicembre 2023
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ottimo film non solo per la vicenda umana
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Ottimo film non solo per la splendida vicenda umana raccontata in cui i valori umani prevalgono sui progetti personali di affermazione e non solo per la recitazione da oscar di Mikkelsen.Si ammira la pregevole ricostruzione del milieu storico relativo a metà del 700 nell'Europa del centronord, dominata ancora da un nobltà tiranna e inerme che mirava solo ad una identificazione passiva tra potere ed estensione delle terre possedute. Potere che allora si estendeva legalmente sulla manodopera impiegata nei lavori dei campi,la cosiddetta servitù della gleba. Fu dall'affrancamento da tale condizione che nacque con l'esplodere della rivoluzione in Francia, nel 1789 il nuovo mondo che oggi è abitato da noi tutti e che si chiama Capitalismo, anche se molti vi rinvengano ancora una nuova forma di schiavitù.
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Ottimo film non solo per la splendida vicenda umana raccontata in cui i valori umani prevalgono sui progetti personali di affermazione e non solo per la recitazione da oscar di Mikkelsen.Si ammira la pregevole ricostruzione del milieu storico relativo a metà del 700 nell'Europa del centronord, dominata ancora da un nobltà tiranna e inerme che mirava solo ad una identificazione passiva tra potere ed estensione delle terre possedute. Potere che allora si estendeva legalmente sulla manodopera impiegata nei lavori dei campi,la cosiddetta servitù della gleba. Fu dall'affrancamento da tale condizione che nacque con l'esplodere della rivoluzione in Francia, nel 1789 il nuovo mondo che oggi è abitato da noi tutti e che si chiama Capitalismo, anche se molti vi rinvengano ancora una nuova forma di schiavitù. Ma sostanzialmente quello che si respirava in quel periodo in tutta Europa, anche se da noi in Italia con più lentezza per la presenza del potere ecclesiastico più legato al vecchio potere feudale che nel resto d'Europa dominata dalle riforme protestante, è perfettamente ricostruito in questo splendido e interessantissimo film, una perla in tutti i sensi. In particolare nel film la modernità è raffigurata dal protagonista che a differenza del vecchio potere aspira a un successo personale scevro da ogni forma di sopraffazione umana e con un audace progetto imprenditoriale, sostenuto da un prete ribelle segnale di una confessione religiosa oramai più vicina al grido di ribellione del popolo rispetto alla complicità suicida con la nobiltà terriera da parte del lontano Papato romano, allora religione istituzionale del mondo antico e medioevale.
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felicity
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martedì 27 agosto 2024
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la volontà umana contro il caos della natura
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In La terra promessa troviamo la figura di un uomo ambizioso che cerca di effettuare la sua ascesa sociale in un ambiente che lo ripugna.
Si inserisce anche il tema di come possano cambiare priorità e punti di vista di fronte al possibile irrompere dell’amore: la scelta fra l’ambizione o la famiglia, fra i propri obiettivi e il bene di chi amiamo, rendono il film inevitabilmente attuale e facilmente trasponibile ai gironi nostri.
Dramma storico e western si fondono, in questo sforzo costantemente osteggiato di portare la civiltà in una natura respingente, contro qualsiasi evidenza.
Le grandi contrapposizioni della vita, il desiderio e la determinazione di raggiungere gli obiettivi contro l’arrendevolezza di fronte al caos, si fronteggiano in uno scontro di personalità e visione della vita che sfocia nel macabro e nel selvaggio.
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In La terra promessa troviamo la figura di un uomo ambizioso che cerca di effettuare la sua ascesa sociale in un ambiente che lo ripugna.
Si inserisce anche il tema di come possano cambiare priorità e punti di vista di fronte al possibile irrompere dell’amore: la scelta fra l’ambizione o la famiglia, fra i propri obiettivi e il bene di chi amiamo, rendono il film inevitabilmente attuale e facilmente trasponibile ai gironi nostri.
Dramma storico e western si fondono, in questo sforzo costantemente osteggiato di portare la civiltà in una natura respingente, contro qualsiasi evidenza.
Le grandi contrapposizioni della vita, il desiderio e la determinazione di raggiungere gli obiettivi contro l’arrendevolezza di fronte al caos, si fronteggiano in uno scontro di personalità e visione della vita che sfocia nel macabro e nel selvaggio.
In una storia dove i cattivi sono cattivi per davvero, e i buoni risultano buoni fino in fondo, non manca una figura femminile forte e ben riuscita che incarna in modo univoco e forse un po’ elementare tutte le caratteristiche che dovrebbero possedere le eroine di oggi e di ieri.
Cosa può la volontà umana contro il caos della natura e la corruttibilità della legge?
E quello che all’inizio sembrava un western europeo vagamente ecologista diventa una crudele riflessione sulla tracotanza dei signori e le prepotenze di classe, per raccontare il difficile cammino di un domani che sembra non voler mai arrivare.
Un grande affresco storico, romanzesco e appassionante, illuminato dalla prova maiuscola di Mads Mikkelksen. Per chi vuole ritrovare il piacere del romanzesco al cinema.
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lore64
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venerdì 17 ottobre 2025
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schifezza politicamente corretta
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Si tratta d'uno spaghetti western ambientato nella Danimarca del diciassettesimo secolo ed impreziosito da bei paesaggi e una bella scenografia.
Tutto il resto è una schifezza. I personaggi sono d'un'inconsistenza disarmante, con un cattivo da fumetto dei supereroi metà maniaco e metà pazzoide, tanto sgradevole quanto arrogante, che ruba, stupra e uccide per puro divertimento e poi si rifugia nell'alcool per sfuggire alle proprie responabilità. Contro di lui ci sono i bbuoni colla maiuscola che nel più perfetto stereotipario della cinematografia americana/americanizzata diventano eroi controvoglia partendo dai problemi della piccola gente (così sono eroi ddemocratici).
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Si tratta d'uno spaghetti western ambientato nella Danimarca del diciassettesimo secolo ed impreziosito da bei paesaggi e una bella scenografia.
Tutto il resto è una schifezza. I personaggi sono d'un'inconsistenza disarmante, con un cattivo da fumetto dei supereroi metà maniaco e metà pazzoide, tanto sgradevole quanto arrogante, che ruba, stupra e uccide per puro divertimento e poi si rifugia nell'alcool per sfuggire alle proprie responabilità. Contro di lui ci sono i bbuoni colla maiuscola che nel più perfetto stereotipario della cinematografia americana/americanizzata diventano eroi controvoglia partendo dai problemi della piccola gente (così sono eroi ddemocratici). Il supercattivo è un perfetto esemplare di maschio biondo eterosessuale di razza nordica, mentre i bbuoni adottano una bambina mezza negra e la difendono contro i pregiudizi del popolo-populista che pensa che la gente scura porti sfortuna. Su due personaggi femminili abbiamo due personalità forti e determinate che guardano la vita a muso duro, operano per il bene e non si fanno metter sotto da nessuno.
Spaghetti western + wokismo + political correctness + tecniche cinematografiche hollywoodiane: pronto e servito l'imbecillario per intrattenere e condizionare i microcervelli del gregge.
A chiunque sia piaciuto questo aborto: andate a leggervi Delitto e castigo di Dostojewskj e la Genealogia della morale di Nietzsche, possibilmente nelle lingue originali.
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