vepra81
|
mercoledì 20 gennaio 2021
|
non suonare mai
|
|
|
|
La trama sa prendere lo spettatore dall'inizio alla fine. Un pò meno sono alcune scene dove si vede palesemente la finzione cinematografica. Un auto non viene distrutta come un pezzo di compensato. Un pò crudele ma ci sta.
|
|
[+] lascia un commento a vepra81 »
[ - ] lascia un commento a vepra81 »
|
|
d'accordo? |
|
filmomane
|
mercoledì 23 dicembre 2020
|
roba gia'' vista
|
|
|
|
Russel Crowe ( il cattivo ). Dopo aver ucciso la moglie e il suo nuovo compagno e aver dato fuoco alla casa, si allontana alla guida del suo Pick-Up. Si ferma ad un semaforo, ma al verde non parte. Subito dietro a lui un'auto, alla guida una donna che ha molta fretta. Questa suona ripetutamente il clacson. L'autista del Pic-Up, uno psicopatico, si arrabbia molto e da questo momento inizia a seguire la donna in tutti i suoi spostamenti, uccidendo chi cerca di ostacolarlo. Finale senza sorprese...
|
|
[+] lascia un commento a filmomane »
[ - ] lascia un commento a filmomane »
|
|
d'accordo? |
|
luigi
|
mercoledì 21 ottobre 2020
|
un... film sbagliato!
|
|
|
|
Il peggior film di Russell Crowe, spero soltanto che non intraprenda la stessa linea di film, appena mediocri, di Bruce Willis.
|
|
[+] lascia un commento a luigi »
[ - ] lascia un commento a luigi »
|
|
d'accordo? |
|
jonnylogan
|
giovedì 15 ottobre 2020
|
non suonate quel clacson
|
|
|
|
Rachel Hunter, una donna da poco divorziata, si alza in ritardo per accompagnare il figlio Kyle a scuola e recarsi al lavoro. Lungo la strada s’imbatte nell'auto di Tom Cooper un uomo irascibile e violento, fra i due inizia un battibecco causato da una mancata precedenza a un semaforo, ma mentre per Rachel tutto sembra risolto per Tom invece è solo l'inizio di una caccia spietata.
Quando Un giorno di ordinaria follia incontra Duel il risultato è un inseguimento omicida che si sposta dal traffico di Los Angeles e dal deserto californiano al traffico altrettanto tentacolare della Louisiana. Russell Crowe occupa il posto che fu di Michael Douglas assumendone il medesimo ruolo ma, al contrario di Bill Foster, Tom Cooper s’aggira per New Orleans in auto e non a piedi pur essendo vittima delle medesime allucinazioni causate da eventi esterni, e non importa che si tratti di un matrimonio terminato nel peggiore dei modi o di una giornata di lavoro finita con un licenziamento.
[+]
Rachel Hunter, una donna da poco divorziata, si alza in ritardo per accompagnare il figlio Kyle a scuola e recarsi al lavoro. Lungo la strada s’imbatte nell'auto di Tom Cooper un uomo irascibile e violento, fra i due inizia un battibecco causato da una mancata precedenza a un semaforo, ma mentre per Rachel tutto sembra risolto per Tom invece è solo l'inizio di una caccia spietata.
Quando Un giorno di ordinaria follia incontra Duel il risultato è un inseguimento omicida che si sposta dal traffico di Los Angeles e dal deserto californiano al traffico altrettanto tentacolare della Louisiana. Russell Crowe occupa il posto che fu di Michael Douglas assumendone il medesimo ruolo ma, al contrario di Bill Foster, Tom Cooper s’aggira per New Orleans in auto e non a piedi pur essendo vittima delle medesime allucinazioni causate da eventi esterni, e non importa che si tratti di un matrimonio terminato nel peggiore dei modi o di una giornata di lavoro finita con un licenziamento. Rispetto alla pellicola d’esordio di Spielberg invece gli inseguimenti con agguati alle pompe di benzina e incidenti causati per uccidere, sono facili citazioni mentre il viso di Russell Crowe incastona quello di Tom Cooper grazie a uno sguardo mefistofelico capace di donanrgli follia ma non un movente se non un’esagerata voglia d’ingiustificata vendetta. Film trascurabilmente violento e idea già narrata in precedenza e che non lascia alcun segno.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jonnylogan »
[ - ] lascia un commento a jonnylogan »
|
|
d'accordo? |
|
frankmoovie
|
domenica 11 ottobre 2020
|
il giorno sbagliato: un giorno qualsiasi
|
|
|
|
Questa settimana volevamo vedere un film d’azione, un thriller, una storia dai ritmi molto più accelerati e abbiamo indovinato con “Il giorno sbagliato”. Un’americanata? Certo è un film che, al contrario della tradizione italiana che in ogni storia vuole esaminare anche stati d’animo e psicologia, con tempi lunghi e musiche co-protagoniste, tiene “svegli” raccontando la violenza quotidiana che nella società attuale ci vede spettatori o protagonisti, nelle strade, nei locali pubblici, a contatto con persone che oberate da mille problemi e martellate da pubblicità ambientate in mondi edulcorati che nulla hanno a che vedere con la realtà e quindi spingono alla ribellione, alla vendetta … Una buona fotografia con profondi primi piani, espressioni visive coinvolgenti, attimi di vera sospensione del respiro, colpi di scena a martello pneumatico … Bravissimi i due protagonisti principali, Russel Crowe e Caren Pistorius, ma anche il giovane Gabriel Bateman, che sono stati diretti con perizia da Derrick Borte.
[+]
Questa settimana volevamo vedere un film d’azione, un thriller, una storia dai ritmi molto più accelerati e abbiamo indovinato con “Il giorno sbagliato”. Un’americanata? Certo è un film che, al contrario della tradizione italiana che in ogni storia vuole esaminare anche stati d’animo e psicologia, con tempi lunghi e musiche co-protagoniste, tiene “svegli” raccontando la violenza quotidiana che nella società attuale ci vede spettatori o protagonisti, nelle strade, nei locali pubblici, a contatto con persone che oberate da mille problemi e martellate da pubblicità ambientate in mondi edulcorati che nulla hanno a che vedere con la realtà e quindi spingono alla ribellione, alla vendetta … Una buona fotografia con profondi primi piani, espressioni visive coinvolgenti, attimi di vera sospensione del respiro, colpi di scena a martello pneumatico … Bravissimi i due protagonisti principali, Russel Crowe e Caren Pistorius, ma anche il giovane Gabriel Bateman, che sono stati diretti con perizia da Derrick Borte. Che dire? Ogni tanto ci vuole un’iniezione di adrenalina e, comunque, un richiamo a essere attenti a come ci muoviamo in questo mondo di matti, perché, come scritto sulla locandina, “Potrebbe capitare anche a te” …
[-]
|
|
[+] lascia un commento a frankmoovie »
[ - ] lascia un commento a frankmoovie »
|
|
d'accordo? |
|
alexlaby
|
domenica 11 ottobre 2020
|
poco credibile ma non è l''unica pecca
|
|
|
|
Il film si lascia vedere e Russel Crowe interpreta bene il personaggio. Ma il regista, tra reazioni e comportamenti inverosimili (quelli della perseguitata, più che quelli del violento) corre troppo e non approfondisce mai. Una 'corsa' superficiale fino a un finale anch'esso affrettato.
E poi, ciliegina sulla torta, l'immancabile, prevedibile e scontata battuta, all'americana maniera, della protagonista mentre assesta, col piglio di Rambo, il calcio alla forbice. Peccato che in sala eravamo in 12 e tutti sopra i 10 anni, altrimenti si scappava l'applauso.
|
|
[+] lascia un commento a alexlaby »
[ - ] lascia un commento a alexlaby »
|
|
d'accordo? |
|
maramaldo
|
venerdì 9 ottobre 2020
|
se "gladiator" si mette al volante...
|
|
|
|
con l'A Beautiful Mind che sapete, cosa può capitare? Matto e assassino un accanimento ingiustificato, un assortimento di truculenze. Il tutto servito nei grigi di una fotografia elegante.
Soltanto questo? Un Russell Crowe non si spreca.
Tom Cooper ingombra lo schermo. Corpulento, diciamo meglio, obeso. Ma, allora, è un ex-normale? Il "mostro", il serial killer, salta i pasti. E' nel ceto medio-basso, nelle fasce impoverite e sfiduciate che ci si consola arrivando al sovrappeso.
Là, si fa presto a diventare "unhinged", uno "uscito dai gangheri". Lo psicologo del film (o il sociologo, o l'antropologo, fate voi) ne attribuisce la causa allo stress.
[+]
con l'A Beautiful Mind che sapete, cosa può capitare? Matto e assassino un accanimento ingiustificato, un assortimento di truculenze. Il tutto servito nei grigi di una fotografia elegante.
Soltanto questo? Un Russell Crowe non si spreca.
Tom Cooper ingombra lo schermo. Corpulento, diciamo meglio, obeso. Ma, allora, è un ex-normale? Il "mostro", il serial killer, salta i pasti. E' nel ceto medio-basso, nelle fasce impoverite e sfiduciate che ci si consola arrivando al sovrappeso.
Là, si fa presto a diventare "unhinged", uno "uscito dai gangheri". Lo psicologo del film (o il sociologo, o l'antropologo, fate voi) ne attribuisce la causa allo stress. Si potrebbe stabilire una regola scientifica: il grado di "devianza" è direttamente proporzionale alla quantita di stress che ti aggredisce e ti devasta.
In tal senso, capirete che gli è affine la donna che lui minaccia e perseguita. Ambedue, vittime di una società che ti opprime e ti distrugge in un intreccio perverso di norme, divieti e doveri sul quale ci campano mestieranti senza cuore e spesso senza scrupoli.
Rachel (Caren Pistorius), tendenzialmemte coscienziosa, piena di risorse, madre premurosa, nervi relativamente saldi, provetta alla guida, la tipica donna americana, esemplare sotto diversi aspetti. Eppure, sempre colpa dello stress, in lei trapelano tentazioni di "devianza". Ad un certo momento le sfugge qualcosa come:- Troppe macchine. Siamo in troppi -. Accarezza anche lei l'idea di uno sterminio? Per chi mai voterà?
Non esageriamo. Penso anch'io che, tutto sommato, il film sia una variante di Un Giorno di Ordinaria Follia. Ordinaria nel senso che appartiene a tutti. In ciascuno di noi sonnecchia Tom Cooper.
A svegliarlo, basta quell'imbecille che continua a strombazzarmi dietro...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a maramaldo »
[ - ] lascia un commento a maramaldo »
|
|
d'accordo? |
|
inesperto
|
venerdì 2 ottobre 2020
|
sempre andarci piano col clacson...
|
|
|
|
Non è strettamente un thriller, ma più un action con una spruzzatina di horror. Una bella mamma, ritardataria cronica, ha la pessima idea di sollecitare in malo modo un automobilista d'eccezione: il nostro gladiatore preferito, Russell Crowe, che per l'occasione veste i panni del bad guy. Egli dedicherà 90 minuti del nostro tempo a rovinarle mortalmente la giornata, prima passando in rassegna i contatti del suo telefono per farli fuori ad uno ad uno e poi perseguitando lei ed il figlioletto, al fine di farle capire che chiedere scusa è cosa fine ed apprezzabile... Nel complesso, non si può certo dire che il film non si faccia guardare, anzi, è piuttosto coinvolgente per quanto poco attendibile da un punto di vista realistico: sia riguardo alla prestanza ed alla preparazione del nostro guidatore pazzo, sia per quel che concerne i ritardi con cui le forze dell'ordine intervengono nella vicenda.
[+]
Non è strettamente un thriller, ma più un action con una spruzzatina di horror. Una bella mamma, ritardataria cronica, ha la pessima idea di sollecitare in malo modo un automobilista d'eccezione: il nostro gladiatore preferito, Russell Crowe, che per l'occasione veste i panni del bad guy. Egli dedicherà 90 minuti del nostro tempo a rovinarle mortalmente la giornata, prima passando in rassegna i contatti del suo telefono per farli fuori ad uno ad uno e poi perseguitando lei ed il figlioletto, al fine di farle capire che chiedere scusa è cosa fine ed apprezzabile... Nel complesso, non si può certo dire che il film non si faccia guardare, anzi, è piuttosto coinvolgente per quanto poco attendibile da un punto di vista realistico: sia riguardo alla prestanza ed alla preparazione del nostro guidatore pazzo, sia per quel che concerne i ritardi con cui le forze dell'ordine intervengono nella vicenda. Ad ogni modo, forse, ci si può permettere di obiettare che se una ragazza con quella esile corporatura prende un pugno violento da un uomo della stazza dell'attuale Crowe, be', per qualche ora se ne sta nel mondo dei sogni... Invece ella si rialza con una certa rapidità, cosa poco credibile. Nel complesso, un buon passatempo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a inesperto »
[ - ] lascia un commento a inesperto »
|
|
d'accordo? |
|
xerox
|
mercoledì 30 settembre 2020
|
grande (e grosso!) crowe...
|
|
|
|
Come si fa a parlare di questo film ignorando l'attuale fisicità di Crowe? E' DIVENTATO ENORME! Massima simpatia umana per uno dei semidei di Hollywood, il Massimo Decimo Meridio che aveva mandato in visibilio folle di ammiratrici, che si ritrova con una panza da lottatore di sumo. Noi umani ci sentiamo rincuorati: non crescono solo a noi le pance a una certa età!
Pance a parte, Russell è doppiato da Ward. Mai dimenticare l'importanza dei doppiatori nei film che vediamo.
Crowe (con Ward) riesce a incantare anche solo dicendo: "Passami il latte".
Il film non ci offre nulla di nuovo. Giustamente si è parlato di Duel e di Un giorno di ordinaria follia.
[+]
Come si fa a parlare di questo film ignorando l'attuale fisicità di Crowe? E' DIVENTATO ENORME! Massima simpatia umana per uno dei semidei di Hollywood, il Massimo Decimo Meridio che aveva mandato in visibilio folle di ammiratrici, che si ritrova con una panza da lottatore di sumo. Noi umani ci sentiamo rincuorati: non crescono solo a noi le pance a una certa età!
Pance a parte, Russell è doppiato da Ward. Mai dimenticare l'importanza dei doppiatori nei film che vediamo.
Crowe (con Ward) riesce a incantare anche solo dicendo: "Passami il latte".
Il film non ci offre nulla di nuovo. Giustamente si è parlato di Duel e di Un giorno di ordinaria follia.
Ma nello svolgimento della vicenda, così malfatto, così improbabile, così........ _stupido_ ,che alla fine ti resta solo un punto interrogativo sopra il capoccione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a xerox »
[ - ] lascia un commento a xerox »
|
|
d'accordo? |
|
jaylee
|
domenica 27 settembre 2020
|
mai litigare al semaforo con uno sconosciuto
|
|
|
|
E’ proprio un mondo sull’orlo di una crisi di nervi, quello che ci descrive Derrick Borte nel suo Il Giorno Sbagliato. Coda sulla tangenziale, un clacson di troppo ed improvvisamente una madre col proprio figlio si trovano perseguitati da un corpulento maniaco che scatenerà un vero e proprio inferno.
Un filma abbastanza atteso questo, non solo uno dei primi thriller post-lockdown, ma anche il ritorno sullo schermo di Russell Crowe, che in Italia non si vedeva da un anno e mezzo nel semi-ignorato Vite Cancellate. Violentissimo sin dal suo incipit, e intelligentemente presentato nella sua tesi dai titoli iniziali (il bombardamento di stimoli ci sovraccarica il cervello?), questo film non può non ricordare Un Giorno Di Ordinaria Follia di Joel Schumacher del 1993, e furbescamente il titolo ovviamente fa un riferimento facile facile.
[+]
E’ proprio un mondo sull’orlo di una crisi di nervi, quello che ci descrive Derrick Borte nel suo Il Giorno Sbagliato. Coda sulla tangenziale, un clacson di troppo ed improvvisamente una madre col proprio figlio si trovano perseguitati da un corpulento maniaco che scatenerà un vero e proprio inferno.
Un filma abbastanza atteso questo, non solo uno dei primi thriller post-lockdown, ma anche il ritorno sullo schermo di Russell Crowe, che in Italia non si vedeva da un anno e mezzo nel semi-ignorato Vite Cancellate. Violentissimo sin dal suo incipit, e intelligentemente presentato nella sua tesi dai titoli iniziali (il bombardamento di stimoli ci sovraccarica il cervello?), questo film non può non ricordare Un Giorno Di Ordinaria Follia di Joel Schumacher del 1993, e furbescamente il titolo ovviamente fa un riferimento facile facile. Furberia tutta italiana, perché i titoli originali Falling Down (“In Caduta”) e Unhinged (“scardinato, fuori dai cardini” – e già nel succitato incipit, è una metafora che racchiude il film) in realtà non sono così vicini e sono invece molto più descrittivi del personaggio che poi ne sarà la figura centrale. Nel film di Schumacher, però, è decisamente più facile simpatizzare col protagonista, alla fine un poveraccio che veramente non riesce più a interrompere una caduta inevitabile; qui, invece, Russell Crowe, nel suo Tom Cooper oversize (battutaccia: il lockdown non c’entra niente, visto che il film è stato girato nel 2019), è veramente malvagio e senza redenzione. Ci ricorda più il Rutger Hauer di The Hitcher, se rimaniamo nel genere “Road Rage” che inaugura il mitico Steven Spielberg con Duel nel 1971.
Il Giorno Sbagliato avrebbe sulla carta veramente tutti gli ingredienti per essere un buon film, con una bella sottotrama sui pericoli del bombardamento di stimoli social, alla cultura della ultra-violenza che sembra imperare negli Stati Uniti di Trump; purtroppo, però mantiene un profilo da film da TV (un tempo si sarebbe detto da video-noleggio) e non da grande schermo. Un po’ perché alla fine la tensione di fatto non c’è, l’emotività nasce e muore nei momenti di violenza (piuttosto sanguinolenta, pure); un po’ perché l’eroina, oltre ad essere un po’ incolore (la sudafricana Caren Pistorius – nessuna parentela con il tristemente famoso Oscar), soffre di una trama con così tante decisioni stupide (non chiede scusa quando potrebbe, non chiama subito la polizia, non mette il blocco al cellulare, si rifugia parcheggiando l’auto nel cortile… e potremmo andare avanti), che alla fine quasi quasi uno ci spera che alla fine ne subisca le conseguenze (ed il figlio dodicenne sembra più maturo di lei). Il finale riesce peraltro ad essere scontatissimo e poco credibile allo stesso tempo (con una battuta degna dei capolavori di Van Damme e Chuck Norris). Gli inseguimenti in auto, gli espedienti per far quadrare la narrativa, le morti violente… tutto fatto benino, ma veramente un filino peggio di molte serie TV, e con approfondimenti psicologici tendenti allo zero. Destinato all’oblio. (www.versionekowalski.it)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jaylee »
[ - ] lascia un commento a jaylee »
|
|
d'accordo? |
|
|