Survive the Night

Survive the Night è un film ricco di forzature, derivativo fino all'eccesso e sporcato da quella fotografia marcatamente opaca che ultimamente si sta diffondendo a macchia d'olio in molti titoli a tema, con risultati quasi sempre deludenti.
Il plot base è un maldestro aggiornamento di un capolavoro del cinema classico, ossia Ore disperate (1955) di William Wyler, ma qualsiasi ipotetica tensione è depotenziata sul nascere dalle reazioni assolutamente inverosimili dei personaggi coinvolti, che si muovono come marionette prive di anima nell'adesione ai rispettivi ruoli di vittime e carnefici.
Le atmosfere home invasion si risolvono tramite risvolti confusionari e il buio costante (la maggior parte del racconto è ambientato di notte) non aiuta a fare chiarezza nelle varie scene clou, con tanto di passaggi action del tutto sconclusionati come l'assurdo inseguimento su quattro ruote che appare esclusivamente come un inutile riempitivo. [+]

Survive the Night è un film ricco di forzature, derivativo fino all'eccesso e sporcato da quella fotografia marcatamente opaca che ultimamente si sta diffondendo a macchia d'olio in molti titoli a tema, con risultati quasi sempre deludenti.
Il plot base è un maldestro aggiornamento di un capolavoro del cinema classico, ossia Ore disperate (1955) di William Wyler, ma qualsiasi ipotetica tensione è depotenziata sul nascere dalle reazioni assolutamente inverosimili dei personaggi coinvolti, che si muovono come marionette prive di anima nell'adesione ai rispettivi ruoli di vittime e carnefici.
Le atmosfere home invasion si risolvono tramite risvolti confusionari e il buio costante (la maggior parte del racconto è ambientato di notte) non aiuta a fare chiarezza nelle varie scene clou, con tanto di passaggi action del tutto sconclusionati come l'assurdo inseguimento su quattro ruote che appare esclusivamente come un inutile riempitivo.
Willis nell'ennesimo ruolo incolore e di secondo piano. [-]

Premetto che sono un ammiratore del carismatico Bruce Willis e questo mi ha portato in cuarantena a spulciare nei film del suo ultimo quinquennio. Uno in più...ma uno in più con un tonfo cinematografico da prodotto di serie B. Il film si snoda in una banalità, da racconto della nonna, laddove si assiste a scene di "suspence" che addirittura trasmettono ilarità se viste da un punto di vista critico. Putroppo stiamo assistendo a generi di film che puntano più sui formati home video che su sale cinematografiche.
Film passatempo quindi senza sete di cinefili.