Siamo al punto più basso dei film interpretati da Guy Pearce, "supportato" da un cast che neanche nelle filodrammatiche più dozzinali.
Sceneggiatura risibile per questo prodotto "straight to video", reazionario fino al midollo, ma comunque attraversato da una non voluta ironia: lo sceriffo interpretato da Pearce, tutto azzimato che corre per il paese, isolato, causa rapina di una sgangherata banda di motociclisti, ha più di una movenza omosessuale, e l' attrice che interpreta la sua fiamma, tra chirurgia plastica, botox, filler e quant'altro sembra più sul versante trasgender che fanciulla in pericolo.
Tempo persissimo