BAC Nord è un poliziesco infuocato, massacrato da parte della stampa francese con l’accusa di essere di parte. Non dà tregua e cresce notevolmente nella parte carceraria.
Cédric Jimenez con BAC Nord porta la lotta all’interno, in mezzo a palazzi filmati come confini invalicabili.
Una collisione tra I miserabili e i polar, il film si basa su una vicenda realmente accaduta a Marsiglia nel 2012 quando 18 agenti dell’unità BAC NORD (brigade anti-criminalité) sono stati arrestati e accusati di traffico per traffico di droga e racket.
Jimenez mantiene la stessa ambientazione spazio-temporale e racconta la storia attraverso tre poliziotti che sono spesso impotenti a combattere la criminalità dei quartieri nord della città.
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BAC Nord è un poliziesco infuocato, massacrato da parte della stampa francese con l’accusa di essere di parte. Non dà tregua e cresce notevolmente nella parte carceraria.
Cédric Jimenez con BAC Nord porta la lotta all’interno, in mezzo a palazzi filmati come confini invalicabili.
Una collisione tra I miserabili e i polar, il film si basa su una vicenda realmente accaduta a Marsiglia nel 2012 quando 18 agenti dell’unità BAC NORD (brigade anti-criminalité) sono stati arrestati e accusati di traffico per traffico di droga e racket.
Jimenez mantiene la stessa ambientazione spazio-temporale e racconta la storia attraverso tre poliziotti che sono spesso impotenti a combattere la criminalità dei quartieri nord della città. Spinti dai loro superiori che vogliono raggiungere risultati veloci e soddisfacenti per risolvere il problema, gli agenti si trovano costretti ad applicare i loro metodi illegali stabilendo il contatto con un’informatore in cambio di droghe leggere. All’inizio sono appoggiati dall’alto. Poi vengono abbandonati al loro destino dopo una retata che si era conclusa con un grande successo.
BAC Nord ti lascia piombare dentro una guerra forsennata, tra inseguimenti, arresti improvvisi o sotto copertura, faccia a faccia come nell’acceso confronto tra Greg e uno degli abitanti del quartiere prima che il poliziotto sia costretto a ritirarsi, e scene di violenza su trafficanti che hanno cercato di intascarsi il denaro per conto proprio e sono stati scoperti.
Il cinema di Cédric Jimenez tira fuori i muscoli. BAC Nord, oltre alla costruzione dei personaggi, entra però soprattutto nel vivo dell’azione. Non giustifica e non giudica. Mostra l’impeto violento ma anche la fragilità dei tre agenti, i momenti di fuga in cui possono respirare. Poi cresce sempre di più fino alla potentissima parte carceraria. Dall’aperto delle strade, diventa improvvisamente soffocante. L’istinto, la rabbia, la disperazione sono tutti dentro le quattro mura.
Un mix anche confuso ma riuscito, in un film che non lascia tregua, trainato dalla forza prorompente della prova di Gilles Lellouche.
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