Restiamo amici

L'amicizia che resiste alla sfida del tempo e la crisi di mezza età

A undici anni da «Caos calmo», dopo aver diretto alcune serie tv («Il mostro di Firenze», «L'amore non basta (quasi mai)», «Il commissario Zagaria», «Baciato dal sole»), Antonello Grimaldi (Sassari, 1955) firma la regia del suo settimo lungometraggio «Restiamo amici». Ispirandosi per la vicenda a quella del romanzo di Bruno Burbi «Si può essere amici per sempre» (Newton Compton editore), egli racconta i giorni di Alessandro Colonna (Michele Riondino), il quale, vedovo, di poco più di quarant'anni, cerca di riprendersi la vita, avviando una relazione, ma invano (troppo forte è il ricordo della moglie), dedicandosi intensamente alla sua professione di pediatra, prendendosi cura di Giacomo (Mirko Trovato), il figlio adolescente, e coltivando l'amicizia con due coetanei, il commerciante di abbigliamento Leo (Libero De Rienzo), sposato e infedele, e Gigi (Alessandro Roja), scapestrato, impenitente sottaniere, da tempo emigrato in Brasile. [...]

di Achille Frezzato, articolo completo (2748 caratteri spazi inclusi) su L'Eco di Bergamo 6 luglio 2019