Queen & Slim

Se ancora non conoscete il significato della parola "manicheismo", questo film può essere utile a chiarirvi le idee. Tutti i "buoni" da una parte, tutti i "cattivi" dall'altra. Naturalmente divisi per colore.

 E’ l’esordio poco felice alla regia per Melina Matsoukas, autrice finora per lo più di videoclip musicali.Dialoghi senza senso e una sceneggiatura lacunosa e piena di incongruenze logiche fanno ricadere sulla performance attoriale dei due protagonisti, in particolare di Daniel Kaluuya, straordinario interprete del bellissimo Scappa – Get Out, la responsabilità di tenere alta la tensione drammatica di un film altrimenti destinato ad annoiare dall’inizio alla fine. La  Matsoukas mette troppa carne a cuocere. Al film denuncia sulla questione razziale, di scottante attualità in America,  sovrappone la storia d’amore tra la donna avvocato e lo sprovveduto Slim conosciuto sui social, non facendosi mancare nemmeno qualche sequenza erotica tra i due, e, non contenta, all’action movie della rocambolesca fuga in auto dalla polizia aggiunge il thriller psicologico. [+]

 E’ l’esordio poco felice alla regia per Melina Matsoukas, autrice finora per lo più di videoclip musicali.Dialoghi senza senso e una sceneggiatura lacunosa e piena di incongruenze logiche fanno ricadere sulla performance attoriale dei due protagonisti, in particolare di Daniel Kaluuya, straordinario interprete del bellissimo Scappa – Get Out, la responsabilità di tenere alta la tensione drammatica di un film altrimenti destinato ad annoiare dall’inizio alla fine. La  Matsoukas mette troppa carne a cuocere. Al film denuncia sulla questione razziale, di scottante attualità in America,  sovrappone la storia d’amore tra la donna avvocato e lo sprovveduto Slim conosciuto sui social, non facendosi mancare nemmeno qualche sequenza erotica tra i due, e, non contenta, all’action movie della rocambolesca fuga in auto dalla polizia aggiunge il thriller psicologico. Dulcis in fundo, conclude il film con una scena madre da tragedia greca, peraltro, assolutamente inverosimile. Il tutto è condito da un’ironia da black comedy talmente blanda ed insignificante da risultare deprimente, annullando di fatto le potenzialità espressive e la naturale vis comica  dell’ottimo  Kaluuya che avrebbe meritato un altro copione e soprattutto un altro regista.
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