I Am Mother

Gli australiani quando parlano di post-apocalittico si spingono sempre oltre. Il film poteva essere sviluppato meglio ma ne apprezzo le intenzioni e l'idea. Dopo l'estinzione di gran parte dell'umanità a causa di un'epidemia un drone sceglie tra 63.000 embrioni quello da mettere al mondo e lo alleva come una madre premurosa e affettuosa. La ragazza è la prima di una nuova generazione di umani che crescerà non contamita e al riparo da tutto ma un giorno entra nel bunker una ragazza che vive fuori e gli racconta degli orrori che le macchine stanno commettendo. Amo il genere per me è passabile. 

film sofisticato dalle buone premesse che si perde, a metà tra una metafora sociale ed un gran pippone mentale

Ottima idea, basata sulla tesi che i robot siano migliori degli umani (ci vuole poco). Tutto bene, fino a un certo punto. Poi però la storia si incarta in una serie di snodi inutili e insensati, lasciando parecchi punti interrogativi in sospeso... Cose che succedono quando lo sceneggiatore viene colto da ictus a metà lavoro. Il tema del film, se vogliamo, è la diffidenza, madre di tutti i problemi.
Vedibile. Perdibile.