lizzy
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martedì 23 ottobre 2018
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sconclusionato!
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Innanzitutto esordisco chiedendomi chi si prenderebbe la briga di finanziare una roba simile...
Detto questo...
Cosa ci porta questo film...di che parla...di una provincia malata di indebitati sognatori? Di una casta di perversi benestanti? Di un mondo ormai più virtuale che reale?
Mi spiace per la Finocchiaro, ormai relegata a ruoli tristi e deprimenti (qua non sembra recitare, anzi, sembra letteralmente il personaggio che impersonifica!), ma anche per Haber, pure lui ridotto a fare il nevrotico tout-court.
Forse l'unica ventata d'aria fresca (!!!) è impersonata dalla immarcescibile Pamela Villoresi (pensa te...) che con la sua recitazione "leggera" ci fa distogliere per pochi attimi l'attenzione dall' obbrobrio che stiamo visionando.
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Innanzitutto esordisco chiedendomi chi si prenderebbe la briga di finanziare una roba simile...
Detto questo...
Cosa ci porta questo film...di che parla...di una provincia malata di indebitati sognatori? Di una casta di perversi benestanti? Di un mondo ormai più virtuale che reale?
Mi spiace per la Finocchiaro, ormai relegata a ruoli tristi e deprimenti (qua non sembra recitare, anzi, sembra letteralmente il personaggio che impersonifica!), ma anche per Haber, pure lui ridotto a fare il nevrotico tout-court.
Forse l'unica ventata d'aria fresca (!!!) è impersonata dalla immarcescibile Pamela Villoresi (pensa te...) che con la sua recitazione "leggera" ci fa distogliere per pochi attimi l'attenzione dall' obbrobrio che stiamo visionando.
Ma sono pochi attimi, appunto.
In questo film nulla è credibile...d'accordo che il cinema è quasi sempre "fantasia", ma ci sono limiti anche per quella...o fai un prodotto nonsense del tutto o segui certe regole.
Qua nulla è credibile e le situzioni si accavallano spesso imbrogliandosi fra loro (tipo il vero ammontare del debito della Finocchiaro, la possibilità non sfruttata di guadagno in webcam etc.).
Un film non solo brutto, ma inutile. Sconclusionato, appunto.
Non da niente. Non lascia nulla.
Se non tanto fastidio per il solo fatto di aver perso diversi minuti guardandolo...
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mariacristinaruggieri
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lunedì 30 aprile 2018
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un vero coup de maître
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Una diciottenne mette all'asta la sua verginità per soldi. Fatto realmente accaduto, peraltro. Da un soggetto del genere ci si potrebbe aspettare il peggio: volgarità, banalità, voyeurismo facilone e compiacente. Invece Youtopia scardina tutte le previsioni più scontate. Poetico, filmato e recitato alla perfezione, nuovo e modernissimo nella forma, ma insieme capace di parlare a un pubblico a 360° e soprattutto di emozionarlo e coinvolgerlo fino all'ultimo secondo. E, cosa non da poco in un panorama cinematografico italiano piuttosto refrattario alla sperimentazione, in grado di gestire e armonizzare in parallelo una storia che si svolge nella vita reale e un'altra virtuale, narrata attraverso un sapiente ricorso all'animazione.
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Una diciottenne mette all'asta la sua verginità per soldi. Fatto realmente accaduto, peraltro. Da un soggetto del genere ci si potrebbe aspettare il peggio: volgarità, banalità, voyeurismo facilone e compiacente. Invece Youtopia scardina tutte le previsioni più scontate. Poetico, filmato e recitato alla perfezione, nuovo e modernissimo nella forma, ma insieme capace di parlare a un pubblico a 360° e soprattutto di emozionarlo e coinvolgerlo fino all'ultimo secondo. E, cosa non da poco in un panorama cinematografico italiano piuttosto refrattario alla sperimentazione, in grado di gestire e armonizzare in parallelo una storia che si svolge nella vita reale e un'altra virtuale, narrata attraverso un sapiente ricorso all'animazione. Un vero coup de maître da parte di Berardo Carboni. Bravo! Non possiamo che augurarci che si rimetta al più presto al lavoro.
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ennio
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sabato 24 novembre 2018
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l'ossessione del sesso senza freni
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Un film atteso da tempo, per le tematiche attuali che tratta. E con un trio di attori azzeccato. La De Angelis dopo "veloce come il vento" si conferma una garanzia in ruoli drammatici, è la nostra Jennifer Lawrence e funziona bene perchè non ride mai. Così come la Finocchiaro è la "milf" più desiderata e Haber il vecchio ricco cinico e porco, uso ormai solamente a soddisfare i suoi vizi più bassi. All'inizio non l'avevo riconosciuto con quella ridicola tintura ramata!
Chissà quante persone davvero ci campano con gli spogliarelli online o mettendo all'asta la propria verginità. Decenni di "liberazione" della sessualità non hanno prodotto lo sperato riequilibrio degli eccessi e delle pulsioni represse.
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Un film atteso da tempo, per le tematiche attuali che tratta. E con un trio di attori azzeccato. La De Angelis dopo "veloce come il vento" si conferma una garanzia in ruoli drammatici, è la nostra Jennifer Lawrence e funziona bene perchè non ride mai. Così come la Finocchiaro è la "milf" più desiderata e Haber il vecchio ricco cinico e porco, uso ormai solamente a soddisfare i suoi vizi più bassi. All'inizio non l'avevo riconosciuto con quella ridicola tintura ramata!
Chissà quante persone davvero ci campano con gli spogliarelli online o mettendo all'asta la propria verginità. Decenni di "liberazione" della sessualità non hanno prodotto lo sperato riequilibrio degli eccessi e delle pulsioni represse. Semplicemente grazie ad internet è molto più facile dare sfogo alle proprie morbosità. Dobbiamo sperare in un novello Savonarola?
Peccato per il finale da soap opera, prevedibile ed inutilmente melodrammatico. Non serviva.
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