vepra81
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martedì 31 agosto 2021
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un vero giallo
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Un film semplice ma allo stesso momento intrigante. Un film italiano dove si parla italiano. Ottimo il trucco e magici i dialoghi che fanno del film la vera forza.
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achab50
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lunedì 14 giugno 2021
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attori e cani (più cani)
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Non arrivo al punto di chiedere il carcere per il regista, ma un trimestre di domiciliari non potrebbe che fargli bene.
Ci sono tante e tali incongruenze da trasformare quello che voleva essere un giallo in un film comico. Un manager (perchè queste cose succedono solo ai manager) è in gita con l'amante e su una strada di montagna ha un incidente nemmeno troppo grave con un'auto che procedeva in senso opposto. In senso opposto sottolineo, perchè alla seconda inquadratura le due auto sono orientate nello stesso senso, una svista? Andiamo avanti. Il disgraziato che ha graffiato il mega-Suv del manager è privo di sensi nella sua auto e viene dichiarato morto a prima vista.
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Non arrivo al punto di chiedere il carcere per il regista, ma un trimestre di domiciliari non potrebbe che fargli bene.
Ci sono tante e tali incongruenze da trasformare quello che voleva essere un giallo in un film comico. Un manager (perchè queste cose succedono solo ai manager) è in gita con l'amante e su una strada di montagna ha un incidente nemmeno troppo grave con un'auto che procedeva in senso opposto. In senso opposto sottolineo, perchè alla seconda inquadratura le due auto sono orientate nello stesso senso, una svista? Andiamo avanti. Il disgraziato che ha graffiato il mega-Suv del manager è privo di sensi nella sua auto e viene dichiarato morto a prima vista. Il protagonista tenta di scappare (perchè?) ma, come nei peggiori B movie americani, l'auto non parte, allora lascia lì la sciacquina, si infila nell'auto del morto e guida per un'ora. Arriva in senso contrario un vecchio signore che si ferma dalla bella ragazza ferma nel suv; decide di trainarla ed alla successiva inquadratura le auto sono nello stesso senso di marcia (visto che è ai domiciliari, il regista potrebbe usufruire vantaggiosamente di un aiuto psichiatrico) e via di questo passo; la vicenda è talmente inverosimile che la curiosità si concentra sul prossimo svarione. A ringraziare il cielo l'attesa viene più e più volte ripagata.
Ma questo non è il peggio, perchè Scamarcio, oltre ad essere inespressivo, invece di parlare bofonchia ed i due terzi delle parole che pronuncia sono incomprensibili, perchè lui l'accademia d'arte drammatica non sa neanche dove stia di casa, ma gli avrebbe insegnato come si parla (in teatro) sussurrando ma facendosi sentire fino all'ultima fila di poltrone. Meglio la povera Miriam Leone le cui parole incomprensibili sono solo la metà, ma in compenso è carina assai, espressiva come una bambola biscuit.
Questi non sono attori, ma cani randagi, mentre i due comprimari Fabrizio Bentivoglio e Maria Paiato, che l'accademia l'hanno frequentata, recitano benissimo ed articolano assai bene il fraseggio, perfetti.
Un film da cui stare alla larga, scombinato, pretenzioso, che nemmeno ha saputo copiare l'originale spagnolo.
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(di luzz1986)
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luigi
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martedì 7 luglio 2020
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che plagio!!!
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Non si tratta di un remake di Contrattempo, è la copia con attori meno bravi. Scamarcio trasmette depressione e angoscia... che tristezza!
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jonnylogan
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lunedì 29 luglio 2019
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chi è senza peccato ..
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Il giovane imprenditore milanese Adriano Doria nel corso di una serata dovrà creare la propria linea di difesa assieme a Virginia Ferrara, penalista nota per non aver mai perso una causa. Doria è accusato dell’omicidio di Laura Vitale, la sua amante, trovata morta in una camera d’albergo nel quale Adriano era al suo fianco svenuto.
Pensare lateralmente per riuscire a trovare risposte a qualunque enigma. È questa la chiave di lettura di una pellicola passata colpevolmente in sordina nel corso dello scorso inverno e che una volta riscoperta ci restituisce una trama attenta, ben bilanciata, con protagonisti che non sbagliano battute e tempi di recitazione, fra i quali spiccano Riccardo Scamarcio, nuovamente diretto da Mordini dopo Pericle il Nero, e anche un eccellente Fabrizio Bentivoglio.
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Il giovane imprenditore milanese Adriano Doria nel corso di una serata dovrà creare la propria linea di difesa assieme a Virginia Ferrara, penalista nota per non aver mai perso una causa. Doria è accusato dell’omicidio di Laura Vitale, la sua amante, trovata morta in una camera d’albergo nel quale Adriano era al suo fianco svenuto.
Pensare lateralmente per riuscire a trovare risposte a qualunque enigma. È questa la chiave di lettura di una pellicola passata colpevolmente in sordina nel corso dello scorso inverno e che una volta riscoperta ci restituisce una trama attenta, ben bilanciata, con protagonisti che non sbagliano battute e tempi di recitazione, fra i quali spiccano Riccardo Scamarcio, nuovamente diretto da Mordini dopo Pericle il Nero, e anche un eccellente Fabrizio Bentivoglio. Una pellicola nel corso della quale ogni inquadratura è unita una lentezza non certo macchinosa ma necessaria ad impreziosire una trama che si muove e si riannoda in un eterno flash-back. Le confessioni di Adriano Doria sono difatti sentenze che velocemente si sposano al paesaggio livido e invernale nel quale si dipana la sceneggiatura scritta e diretta da Stefano Mordini che rimette mano al film spagnolo del 2016: Contrattempo, diretto da Oriol Paulo, e distribuito in Italia solamente grazie a Netflix, riscrivendone la trama a quattro mani assieme ad Alessandro Catoni e donandogli una veste italiana ma con un taglio altrettanto internazionale degno di una pellicola di Kurosawa. Facile vedere nelle versioni progressivamente contrastanti di Adriano Scamarcio Doria le pieghe di Rashomon, o al tempo stesso di Schegge di Paura, pellicola giocata perennemente sul duplice piano di colpevolezza e innocenza. Film che colpisce come un diretto al centro dello stomaco, che appassiona sino all’ultima inquadratura, e per il quale si può trovare un difetto solamente perché perfettamente ricalcato sull’originale.
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hulk1
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giovedì 25 luglio 2019
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la buona volontà non basta
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Nonostante due evidenti citazioni, tratte da capolavori di due maestri , l'affondamento dell'auto da psyco, la Leone cosparsa da biglietti di banca dal Diabolik di mario Bava, abbiamo perso il tocco.
Chi ha recensito il film in questo forum deve essere 'Fotunatamente molto giovane', il nostro cinema di genere si è sempre nutrito, ha sempre cannibalizzato, i successi stranieri, spesso andando oltre egli originali , dato che di genere, di triller stiamo parlando, quindi che esista un 'origilnale' ha valore relativo per le nostre vecchie prassi.
Ormai il format televisivo castra qualsiasi buona intenzione, anche se l'autore da buon cinefilo, cita e tenta di forzare i soliti schemi.
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Nonostante due evidenti citazioni, tratte da capolavori di due maestri , l'affondamento dell'auto da psyco, la Leone cosparsa da biglietti di banca dal Diabolik di mario Bava, abbiamo perso il tocco.
Chi ha recensito il film in questo forum deve essere 'Fotunatamente molto giovane', il nostro cinema di genere si è sempre nutrito, ha sempre cannibalizzato, i successi stranieri, spesso andando oltre egli originali , dato che di genere, di triller stiamo parlando, quindi che esista un 'origilnale' ha valore relativo per le nostre vecchie prassi.
Ormai il format televisivo castra qualsiasi buona intenzione, anche se l'autore da buon cinefilo, cita e tenta di forzare i soliti schemi.
Il film a volte è ingenuo, i colpi di scena sono telefonati, forse intenzionalmente ,dialoghi didascalici, ma sembra che l'autore tema di trovarsi difronte un pubblico generalista, televisivo, italiano, oramai non più abituato ad utilizzare il cervello. .
Chi invece come i recensori, gli spettatori di questo forum , il cinema lo conosce, magari solo i grandi autori, Bellocchio, Antonioni, Bertolucci etc e schifa il nostro glorioso e geniale cinema di genere, si accorge dei limiti di queste operazioni.
Scamarcio sta crescendo, si sta specializzando nel noir, unico genere praticabile dalla nostra miseria produttiva, mai un tentativo nella fantascienza ad esempio , costa troppo, solo commediole idiote, regressive, spesso reazionarie, oppure operazioni come queste coraggiose, ma ripeto castrate in partenza.
Bentivoglio è da sempre una sicurezza, la moglie, l'atrtrice che la inerpreta ha tutti i difetti degli attori teatrali prestati al cinema, sempre sopra le righe etc. anche in aquesto caso il travestimento 'Assolutamente ridicolo' Arriva da Psyco, dalle opere di De Palma , da una serie di film che rifacendosi al capolavoro del genio Inglese, utliizzavano questo improbabile travestimento, cinque corpi senza testa ,ad esempio se non ricordo male.
Miriam Leone non vale niente, ma è perfettamente in linea con l' ormai trentennale miseria nostrana
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aiace
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mercoledì 22 maggio 2019
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remake inutile di un bellissimo film
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Ho visto sia "Contrattempo" di Oriol Paulo che questo.... le stesse battute, le stesse scene, le stesse identiche inquadrature.
Perchè spendere dei soldi in un film già bello, perfettamente riuscito e ben recitato? Perchè rifare una cosa già fatta benissimo?
Trovo che questo film di Mondini sia inutile, inspiegabile e incomprensibile. Un assoluto spreco di soldi e di denaro.
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giovedì 18 aprile 2019
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un giallo poco coinvolgente
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Premesso che secondo me sono pochi i film italiani gialli che riescono bene davvero, devo dire che questo film è noioso, non scorre...rimane lento da seguire. Secondo me l'avvocato donna non era abbastanza coinvolgente, visto che parla molto nel film, doveva essere una donna con una voce più squillante e coinvolgente. La trama scontata, sin da subito ho capito chi fosse stato il colpevole.
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nadia meden
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sabato 16 marzo 2019
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non e' virzi'
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Non ho ritrovato il grande Virzi' in questo film. molto bravi i giovani attori, grandissima la presenza seppur breve del grande maestro Herlitzka, ho trovato sconfortante il messaggio diretto ai giovani o, perlomeno quello che è arrivato a me e cioè : fate, lavorate, datevi da fare tanto non servirà a niente. Grazie
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nadia meden
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giovedì 14 marzo 2019
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thriller italiano
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film bellissimo!!! Un bellissimo thriller psicologico riadattato da Mordini , intrigante, molto molto curato, forse anche un pò ansiogeno . Indubbiamente la sig. Paiato che noi conosciamo come superlativa attrice teatrale , qui ruba la scena a tutti !!!! ottima anche l'interpretazione di Bentivoglio. Grazie
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arditoeufemismo
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lunedì 21 gennaio 2019
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che sòla...
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Quando si tratta di noir corro al cinema a scatola chiusa. In questo caso sono rimasto fregato: durante i titoli di testa mi accorgo che il soggetto è tratto dalla novella Contratiempo e capisco di aver visto il film originale spagnolo solo pochi mesi prima. La pellicola italiana è assolutamente identica a quella iberica perfino nella fotografia. Magari se avessero tradotto il titolo ne "il contrattempo" mi si sarebbe accessa la spia salva biglietto.
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