Il film si apre con una scena di Star Trek. Ma la famosa saga è solo l’ispirazione per la storia che inizia. Wendy (Dakota Fanning) è una ragazza autistica che sta facendo un percorso di riabilitazione in una casa famiglia a san Francisco. E’ appassionata del serial televisivo sopra citato e vuole partecipare ad un concorso di scrittura, che scade tre settimane dopo e viene premiato con 100.000 dollari: lavora alacremente a una sceneggiatura che conta numerose pagine. Quando lo ha terminato, lo consegna alla psicologa, Scottie (Toni Collette), che dirige la struttura riabilitativa per farle leggere il risultato del suo lavoro, ma già mancano pochi giorni alla scadenza del concorso: Wendy deve spedirlo alla Paramount a Los Angeles.
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Il film si apre con una scena di Star Trek. Ma la famosa saga è solo l’ispirazione per la storia che inizia. Wendy (Dakota Fanning) è una ragazza autistica che sta facendo un percorso di riabilitazione in una casa famiglia a san Francisco. E’ appassionata del serial televisivo sopra citato e vuole partecipare ad un concorso di scrittura, che scade tre settimane dopo e viene premiato con 100.000 dollari: lavora alacremente a una sceneggiatura che conta numerose pagine. Quando lo ha terminato, lo consegna alla psicologa, Scottie (Toni Collette), che dirige la struttura riabilitativa per farle leggere il risultato del suo lavoro, ma già mancano pochi giorni alla scadenza del concorso: Wendy deve spedirlo alla Paramount a Los Angeles. La ragazza ha fatto progressi nelle relazioni umane grazie alla scrittura, ma quando va a trovarla la sorella, Audrey (Alice Eve), e scopre che non può considerarsi guarita e andare a vivere con lei, teme che non farà in tempo a spedire alla Paramount il suo scritto. Dà in escandescenze e viene sedata. Si sveglia a notte fonda e il tempo stringe sempre di più – il concorso scade entro due giorni - ma ha maturato un piano per consegnare lo stesso la sua sceneggiatura. E con grande caparbietà affronta le difficoltà del mondo esterno, che ha regole che non conosce e non immagina quali personaggi possano popolarlo …
La trama di questo film è esile ed era difficile non scadere nel patetico. Ma il regista Ben Lewin è riuscito a narrare la storia senza mai calcare i toni, ma solo riuscendo a tirare fuori una grande interpretazione dalla giovane Fanning, nei panni di Wendy. La ragazza rende credibile il personaggio. Parla con se stessa ripetendosi le istruzioni da seguire nella sua vita oppure spiega al suo cagnolino Pete come si affronta una strada piena di traffico regolato da un semaforo. Ha un calendario preciso su cosa indossare di diverso ogni giorno della settimana e quando cambiare l’asciugamano prima di fare la doccia. Però non sa che il mondo è un pianeta popolato da persone che possono approfittarsi di lei e della sua ingenuità, ma anche di esseri umani che invece sono disposti ad aiutare una ragazza in difficoltà. I paesaggi tra San Francisco e Los Angeles possono essere ostili e pieni di trabocchetti come i pianeti sui quali atterra la nave spaziale Enterprise del capitano Kirk e del vulcaniano Spock. La sua scommessa, se infila tutte le scelte giuste, può avere una chance di riuscire. In fondo è solo quello che lei chiede. E forse non lo otterrà, anche se le dicono le fatidiche parole che ci stiamo ripetendo in questi giorni : “Tutto andrà bene.” Da vedere. Valutazione *** FabioFeli
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