Sopravvissuti è un film vacuo, che si impone senza nerbo nel panorama cinematografico post-apocalittico, in cui è praticamente assente la componente fantascientifica.
La natura è una protagonista silente, la parte che viene mostrata più ampiamente è quella che appartiene ad Ann, una valle incontaminata, un Eden riservato per coloro che sono riusciti con prontezza o fortuna a sopravvivere all’apocalisse.
È interessante osservare come la natura sia totalmente indipendente dalla mano e dalla mente umana e come nonostante le radiazioni mantenga un suo ciclo vitale che procede, diversamente dall’uomo che è legato inesorabilmente ad essa, soprattutto in condizioni così avverse. Inevitabile non pensare ad un’ispirazione biblica, con la rappresentazione di un luogo misteriosamente immune ad ogni catastrofe, abitato da una sorta di Eva post-apocalittica, che però deve divincolarsi tra due uomini che in qualche modo sconvolgono gli equilibri della sua dimora.
Gli unici spunti interessanti del film sono legati in primis ai sentimenti: la sensibilità e la fede di Ann entrano in contrasto con il pensiero di Loomis, un uomo diffidente, un uomo di scienza. Parallelamente l’altra nota positiva di Sopravvissuti è la sua presentazione come una pellicola squisitamente bucolica, in cui la protagonista si prodiga e si dedica alla coltivazione, mettendo tutta se stessa per portare avanti la fattoria di famiglia.
Sopravvissuti non riesce a convincere perché i protagonisti sono caratterizzati in modo maldestro e la storia si complica in modo prevedibile: non c’è un punto di svolta, non c’è interesse per il destino dei personaggi, è tutto statico, posato e snervante.
I tre attori rendono a sufficienza la tensione, la sfiducia, la riflessione e lo stato d’animo che li determina. Ciò nonostante il film sembra non procedere, è fratturato da una lentezza espressiva desolante, che per quanto punti molto sugli scontri tra i personaggi e sul loro rapporto fatto di silenzi, sguardi e confessioni sofferte, non vive di picchi, non ha momenti forti o decisivi, rimane tutto sul piano dell’evocazione, fino alla fine, lasciando solo confusione nella mente di chi guarda.
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|