Big Game - Caccia al Presidente

"Big Game"(Jalmari Helander, scritto e diretto dallo stesso regista, 2015)racconta di un presidente USA nero(più ancora di Obama, che era mulatto)che viene rapito e si tenta anzi di ucciderlo quando sta scendendo dall'AIr Force presidenziale per recarsi a Helsinki per un"simposio", in realtà riunione"al vertice"internazionale, nella Filandia del Nord, quella che chiamiamo"Lapponia". Con l'aiuto di un tredicenne lappone neocacciatore, figlio di un provetto cacciatore, il presidente USA in carica, altrimenti non certo provetto di escursioni montane in zone gelate e di scorribande fisiche, se la caverà, di fronte a nemici soprattutto interni ma anche esterni, ossia un non meglio precisato tirnano medio. [+]

"Big Game"(Jalmari Helander, scritto e diretto dallo stesso regista, 2015)racconta di un presidente USA nero(più ancora di Obama, che era mulatto)che viene rapito e si tenta anzi di ucciderlo quando sta scendendo dall'AIr Force presidenziale per recarsi a Helsinki per un"simposio", in realtà riunione"al vertice"internazionale, nella Filandia del Nord, quella che chiamiamo"Lapponia". Con l'aiuto di un tredicenne lappone neocacciatore, figlio di un provetto cacciatore, il presidente USA in carica, altrimenti non certo provetto di escursioni montane in zone gelate e di scorribande fisiche, se la caverà, di fronte a nemici soprattutto interni ma anche esterni, ossia un non meglio precisato tirnano medio.orientale, riuscendo ad "annullare il danno"e a consentire alla potente informazione made in the USA a fare in modo che appiaa che non è successo nulla o quasi... Decisamente un film sintomatico di quanto gli States, anche "meticciandosi "con ambienti nordico.polari e dunque anche abbastanza lontani dlala loro mentalità e cultura, riescnao comunque sempre ad affemra eil potere loro, dlele loro"AIr Force"e di quelll'"idolo.feticcio"che spesso è il loro presidente, più o men sempre manovrato.manovrabile dai potentati economici-finanziari, un"traghettatore", soesso, verso nuovi equilibri, perché tutto cambi senza che in eealtà non cambi nulla, come insegna la formule famosa... Siamo al mito dlela"pax americana"allo stato puro, che qui, appunto, si alimenta di paesaggi polari e si accresce con belle immagini, decisamente efrficaci sul piano fotografico e sceneografico, con un uso più che soalmente discreto dell'ampia tecnologia a disposizone, dunque"confezionando"-credo sia questo il termine più esatto a descivere la situazione e il film-un film impeccabile, con il mito del giovnae eroe noridoc ma dai tratti innegabilmente "altri", id est asicatici, anche per contrastare simbolicamente l'indubbia e ben nota avanzata cinese, di cui gli States sono bne consci da molto tempo.  Certamente un fulm riusciito, dunque, sul piano spettacolare, che nasconde, a livello sottotestuale, ben altro, ossia la riproposizione("eterna", dovremm. o ormai dire, certo considerando il teminus a quo dura l'"American Empire", ossia da poco prima della Seconda Guerra Mondiale).Samule Jackson schezza un  o'nel urolo del presidente, Onni TOmmila è il preadolescente eroico, Victor Garber l'ambizioso vicepresidente, Ted Lavine e Ray Stevenson due superagenti segreti e altri ancora completnao il quadro del cast.   El  Gato [-]

L'incipit del film è puramente da iniziazione del guerriero-cacciatore(nella Finlandia lappone si conservano, come in Siberia e in poche altre parti del mondo, riti iniziatici dell'eroe come dello sciamano, dove i due ruoli tendono, se non a confondersi, almeno a sovrapporsi), con il"rito di passaggio"cui è sottoposto il figlio tredicenne di un cacciatore tra i più celebrati del luogo. Contemporaneamente la vicenda dell'attacco terroristico al presidente USA(con Samuel Jackson nel ruolo di un presidente di colore, dove evidentemente il riferimento non aleatorio è al presidente Obama, con molta chiarezza), da parte non propriamente di un terrorista IS(Daesh o come vogliamo definirlo)anche perché riferimenti di questo tipo-così diretto, cioè)sarebbero pericolosi per la sicurezza degli e negli States e in genere in Occidente, ma un ricco islamico non definito se non come il figlio di uno sceicco molto ricco. [+]

L'incipit del film è puramente da iniziazione del guerriero-cacciatore(nella Finlandia lappone si conservano, come in Siberia e in poche altre parti del mondo, riti iniziatici dell'eroe come dello sciamano, dove i due ruoli tendono, se non a confondersi, almeno a sovrapporsi), con il"rito di passaggio"cui è sottoposto il figlio tredicenne di un cacciatore tra i più celebrati del luogo. Contemporaneamente la vicenda dell'attacco terroristico al presidente USA(con Samuel Jackson nel ruolo di un presidente di colore, dove evidentemente il riferimento non aleatorio è al presidente Obama, con molta chiarezza), da parte non propriamente di un terrorista IS(Daesh o come vogliamo definirlo)anche perché riferimenti di questo tipo-così diretto, cioè)sarebbero pericolosi per la sicurezza degli e negli States e in genere in Occidente, ma un ricco islamico non definito se non come il figlio di uno sceicco molto ricco.  Il tredicenne salva il presidente USA e da qui tutte le conseguenze del caso, con una rilegittimazione dell'accennato rito di passaggio, con una ri-proposizione(anche se manca la parte gnomico-riflessiva)di un'atmosfera-ma è in gran parte merito del paesaggio.di situazioni viste in un grande film di Akira Kurosawa,  "Dersu Uzala", dove certo, era il little man, con riferimento alla statura, ma"big"come personalità a fare la differenza, mentre qui si tratta proprio di un pre-adolescente.   Film più"modesto", in apparenza e anche quanto a complessiva produzione di senso, ma indubbiamente non poco importante, se consideriamo quanto le due personalità si integrano e completano a vicenda, stanti le grandi differenze, certo... Film significativo, che segna comunque un passaggio, al di là del fatto che è, volendo, certo anche un film per famiglie, adatto a tutti/e, indipendentemente dall'età, che cioè ugualmente fruibile, a diversi livelli, certo, da parte di tutti/e. Una scelta probabilmente fortunata, anche per dire di un regista finlandese, autore anche della sceneggiatura, che sostanzialmente con questo film si presenta al grande pubblico internazionale. Altri aspetti, anche ben al di là di questi abbozzi di lettura, prevalentemente sociologica, andrebbero sottolineati a parte    El  Gato [-]

Un B Movie di buon livello, probabilmente girato con un basso budget.

Poteva essere una storia carina ma il risultato complessivo è proprio scadente. Una favoletta che può accontentare pochi.

Bellissimo film con una trama cosi profonda che non si vede quasi mai nei film d'azione.Il bello che sono riusciti a far ruotare la storia di un ragazzino Finlandese con l'attentato all'aereo del Presidente degli Stati Uniti D'America.Bello Profondo e Avventuroso ve lo consiglio

che paesaggi ,il film coinvolge abbastanza ,il piccolo eroe cambia le carte ,dei soliti stereotipi dei film americani.a noi non è dispiaciuto e al cinema val la pena guardarlo per la magnificenza dell ambiente e per l affetto che un padre dovrebbe avere per un figlio , e il consiglio di guardarsi le spalle dagli a..."amici" con la m minuscola è la morale della vita.,

Questo film è la più classica dimostrazione di come gli anericani riescano a produrre delle boiate colossali partendo da un materiale neppure così scandente. L’idea era anche carina: il presidente degli USA oggetto di un attentato cade con il suo aereo tra i boschi della Finlandia dove è aiutato da un ragazzino che deve superare un rito di iniziazione andando a caccia da solo. Il posto, sperduto tra monti e valli selvaggi, da solo aveva un fascino in grado di competere con la Nuova Zelanda del Signore degli Anelli e l’interazione tra i due poteva offrire spunti divertenti. Invece… cattivissimi improbabili, svolte narrative dove la logica viene gettata a mare, CIA allo sbando, fino alla conclusione, con 30 elicotteri Chinook che arrivano con l’unico scopo di posare nella foto finale. [+]

Questo film è la più classica dimostrazione di come gli anericani riescano a produrre delle boiate colossali partendo da un materiale neppure così scandente. L’idea era anche carina: il presidente degli USA oggetto di un attentato cade con il suo aereo tra i boschi della Finlandia dove è aiutato da un ragazzino che deve superare un rito di iniziazione andando a caccia da solo. Il posto, sperduto tra monti e valli selvaggi, da solo aveva un fascino in grado di competere con la Nuova Zelanda del Signore degli Anelli e l’interazione tra i due poteva offrire spunti divertenti. Invece… cattivissimi improbabili, svolte narrative dove la logica viene gettata a mare, CIA allo sbando, fino alla conclusione, con 30 elicotteri Chinook che arrivano con l’unico scopo di posare nella foto finale. Peccato. Poteva almeno essere più divertente.
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