elgatoloco
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giovedì 25 aprile 2019
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bene tutto, un po'troppo"impromptu"il finale
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Salvo un finale calato un po'dall'alto, sorta di"deus ex machina"(ma il finale nell'horror è sempre un problema e spesso è quasi insoddisfacente comunque venga realizzato, bisogna ammetterlo), questo"Jessabelle"(2014, di Kevin Greutert),è un horror fantastico ben realizzato: non ci sono mostri costruiti ad arte con effetti speciali inverosimili, la progressione nell'orrore e dell'orrore è realizzata con intelligenza, con crescendo convincenti e pochi de-crescendo, non si può definire certo un film"gore"o"splatter"ma propone un horror"di testa", di fiflessione, dove anche il radicamento in una cultura fortemente meticciata con l'influenza afroamericana, segnatamente haitaiana, del voodoo, non risulta peregrina e/o pretestuosa, dove le singole sequenze(e anche l'uso dei video)non è mai volta a una produzione di senso da docufilm presunto, ma invece vuole realizzare una contaminazione di media felice e intelligente, senza che tutto precipiti, poi, fatalmente, in una "damnatio memoriae".
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Salvo un finale calato un po'dall'alto, sorta di"deus ex machina"(ma il finale nell'horror è sempre un problema e spesso è quasi insoddisfacente comunque venga realizzato, bisogna ammetterlo), questo"Jessabelle"(2014, di Kevin Greutert),è un horror fantastico ben realizzato: non ci sono mostri costruiti ad arte con effetti speciali inverosimili, la progressione nell'orrore e dell'orrore è realizzata con intelligenza, con crescendo convincenti e pochi de-crescendo, non si può definire certo un film"gore"o"splatter"ma propone un horror"di testa", di fiflessione, dove anche il radicamento in una cultura fortemente meticciata con l'influenza afroamericana, segnatamente haitaiana, del voodoo, non risulta peregrina e/o pretestuosa, dove le singole sequenze(e anche l'uso dei video)non è mai volta a una produzione di senso da docufilm presunto, ma invece vuole realizzare una contaminazione di media felice e intelligente, senza che tutto precipiti, poi, fatalmente, in una "damnatio memoriae". Dire degli/delle interpreti, in particolare di Sarah Snook va benissimo e non può che essere una lode, sempre ricordando, però, che l'horror fantastico è uno di quei generi nei quali l'inteprete è eterodiretto/a in maniera praticamente assoluta, nei quali gli"spazi di libertà"sono ben ristretti. El Gato
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sellerone
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domenica 14 aprile 2019
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mi..... che pppaura!!!
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Cavoli se fa’ paura, ed il bello e’ che non hanno nemmeno esagerato con gli effetti speciali… bravi.
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toty bottalla
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lunedì 19 dicembre 2016
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horror formale che non desta emozioni!
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Una ragazza dopo un incidente in cui perde il fidanzato e il figlio che aveva in grembo è costretta ad andare a vivere con il padre, alcune video cassette visionate da lei scatenano fantasmi troppo espliciti...Il film di Kevin Greutert non convince, i criteri dell'horror sono spianati e serviti in una sceneggiatura troppo formale e dentro una storia complicata in stile soap opera, le situazioni di suspense sono annunciate da un clichè ormai assimilato dagli amanti del genere, se poi i livelli di recitazione sono bassi il risultato finale ne risente, mia valutazione: 1,5 stelle. Saluti.
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fluturnenia
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sabato 24 ottobre 2015
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piccoli fantasmi crescono
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Sotto il sole nulla di nuovo, una sorta di collage di storie già viste, dai vari nippo-derivati, col puntuale fantasma/demone o quant'altro furibondo peggio di un toro alla corrida e dal solito look scapigliato e trasandato tanto da diventare mainstream, alle ghost story d'oltreoceano. Qualcuno ha detto ''peccato per la sceneggiatura'' ...perché? Più che altro peccato per il finale che sembra più adatto a un filmetto da homevideo che a un prodotto per il grande schermo. Opinione personale ma la madre fantasma e lo stregone che appaiono come fossero in carne e ossa sminuiscono terribilmente la credibilità fin lì conquistata, il fatto poi che sia la ragazza a darsi una spiegazione non è così inverosimile, ci sarebbe arrivata anche una capra, è la situazione critica che rende la sua lucidità nel mettere a fuoco le cose difficile da concepire.
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Sotto il sole nulla di nuovo, una sorta di collage di storie già viste, dai vari nippo-derivati, col puntuale fantasma/demone o quant'altro furibondo peggio di un toro alla corrida e dal solito look scapigliato e trasandato tanto da diventare mainstream, alle ghost story d'oltreoceano. Qualcuno ha detto ''peccato per la sceneggiatura'' ...perché? Più che altro peccato per il finale che sembra più adatto a un filmetto da homevideo che a un prodotto per il grande schermo. Opinione personale ma la madre fantasma e lo stregone che appaiono come fossero in carne e ossa sminuiscono terribilmente la credibilità fin lì conquistata, il fatto poi che sia la ragazza a darsi una spiegazione non è così inverosimile, ci sarebbe arrivata anche una capra, è la situazione critica che rende la sua lucidità nel mettere a fuoco le cose difficile da concepire. Anche la violenza così concreta e selvaggia della ''vera'' Jessabelle mi risulta alquanto fastidiosa. Sarà che per me il paranormale assume connotati molto più eterei e incorporei ma proprio queste presenze molto presenti di nome e di fatto non mi sono piaciute granché. Devo dire che, a memoria, non ricordo di morti cresciuti e invecchiati in condizione di fantasma, non se ridere o prenderla per buona. Nel complesso una buona messa in scena e di certo non è tempo sprecato la sua visione ma da qui a considerarlo un horror di spessore ce ne passa. Le pellicole di calibro sono ben altre.
Una piccola considerazione: a conti fatti lo scambio tra vivo e morto è un tema molto più che inflazionato, direi quasi onnipresente.
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kyotrix
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martedì 6 ottobre 2015
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guardabile
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Più che altro perchè incuriosisce la trama. Peccato per un finale un pò troppo frettoloso e per la protagonista che non mi ha convinto con quelle sue espressioni. Film che ricalca (anche il finale) il film The skeleton key, film decisamente migliore di questo jessabelle-oscure presenze
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giorgio martina
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martedì 25 agosto 2015
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peccato per la sceneggiatura!
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Il film si riserva una regia davvero funzionale e piacevole, per non parlare di un soggetto che io ho ritenuto magnifico paragonandolo a tutti i film horror usciti negli ultimi anni. La pecca è la sceneggiatura, troppi "spiegoni" che nella vita reale sarebbero impossibili. Nella scena in cui viene svelato il mistero è la stessa Jessie a spiegare tutto, cosa molto improbabile dato che è sino a un minuto prima di vedere la videocassetta chiave del film era all'oscuro di tutto. A mio parere un film non dovrebbe letteralmente narrare allo spettatore tutto ciò che sta accadendo ma dovrebbe lasciarglielo intendere in modo che lo spettatore "attivi" il cervello e si sforzi di arrivare lui stesso alla conclusione dei fatti mediante l'aiuto dell'abilità del regista.
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Il film si riserva una regia davvero funzionale e piacevole, per non parlare di un soggetto che io ho ritenuto magnifico paragonandolo a tutti i film horror usciti negli ultimi anni. La pecca è la sceneggiatura, troppi "spiegoni" che nella vita reale sarebbero impossibili. Nella scena in cui viene svelato il mistero è la stessa Jessie a spiegare tutto, cosa molto improbabile dato che è sino a un minuto prima di vedere la videocassetta chiave del film era all'oscuro di tutto. A mio parere un film non dovrebbe letteralmente narrare allo spettatore tutto ciò che sta accadendo ma dovrebbe lasciarglielo intendere in modo che lo spettatore "attivi" il cervello e si sforzi di arrivare lui stesso alla conclusione dei fatti mediante l'aiuto dell'abilità del regista.
Tutto sommato "Jessabelle" è film molto godibile che consiglio agli amanti dell'horror psicologico. 3/5 stelle.
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ashtray_bliss
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sabato 7 febbraio 2015
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tra le paludi e i riti voodoo.
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Questi due sono gli ingredienti principali che si riscontrano in Jessabelle. Un deja-vu più o meno di The Skeleton Key ma senza raggiungere la forza narattiva del primo. Ciò non implica che Jessabelle sia un prodotto mediocre, tutt'altro. Si tratta di un film ben congegnato e diretto che preferisce puntare tutto nel costruire una solida storia con gli elementi chiave del genere, il mistero e la suspence. Entrambi sono presenti e lo rendono un prodotto decisamente apprezzabile e superiore ad un gran numero di horror presenti sul mercato.
La storia, ci propone di seguire le vicende di Jessabelle, una giovane ragazza americana che resta vittima di un terribile incidente stradale nel quale perde il suo fidanzato e la stessa perde l'uso delle gambe.
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Questi due sono gli ingredienti principali che si riscontrano in Jessabelle. Un deja-vu più o meno di The Skeleton Key ma senza raggiungere la forza narattiva del primo. Ciò non implica che Jessabelle sia un prodotto mediocre, tutt'altro. Si tratta di un film ben congegnato e diretto che preferisce puntare tutto nel costruire una solida storia con gli elementi chiave del genere, il mistero e la suspence. Entrambi sono presenti e lo rendono un prodotto decisamente apprezzabile e superiore ad un gran numero di horror presenti sul mercato.
La storia, ci propone di seguire le vicende di Jessabelle, una giovane ragazza americana che resta vittima di un terribile incidente stradale nel quale perde il suo fidanzato e la stessa perde l'uso delle gambe. Impossibiitata su una sedia a rotelle, la giovane chiede l'aiuto del suo unico parente in vita, il padre Leo. Quest'ultimo si appresta ad aiutare la figlia a riprendersi dal incidente, riportandola nella casa di famiglia: una splendida casa vittoriana in Louisiana, avvolta da immense distese di alberi e adiacente ad un lago. Un piccolo resort privato nella quale Jessie cerca di superare il trauma dell'incidente e recuperare le forze.
Poco alla volta verrà in possesso di alcune VHS che la madre defunta registrò prima della nascita della bambina e le destinò alla stessa non appena avrebbe raggiunto la maggiore età. Ma nei messaggi registrati si nasconde un presagio inquietante: la ragazza è perseguitata da uno spirito, che vuole rivendicare la propria morte. E Jessabelle avverte da subito l'entità negativa che la perseguita ma non sapendo come affrontarla e non potendo andarsene la giovane cerca di scoprirne di più seguendo i segni che lo spirito le recapita nonchè i videomessaggi registrati della madre. Ma gli eventi prenderanno una svolta ancora più drammatica quando Leo resta vittima di un incidente mortale nel tentativo di distruggere le VHS in questione. Jessie, a tal punto, col solo aiuto di un ex compagno di liceo cerca di far luce sul vero significato dei messaggi registrati dalla madre e sull'entità che la perseguita.
Scoprirà che è vittima di un maleficio voodoo che lei non è in grado di spezzare e che dovrà essere sacrficata affinchè la vera Jessabelle possa tornare in vita.
Si tratta indiscutibilmente di un abile e accativante mix che riprende svariati luoghi comuni nel genere del horror/thriller quali la ghost story, la casa invasa dall'entità, la sete di vendetta da parte dello spirito i quali vengono arrichiti da elementi ancora poco sfurttati nel suddetto genere: i riti voodoo e la magia nera. Elementi indubbiamente esotici, particolari e interessanti, almeno per lo spettatore medio che non deve aver a che fare con l'ennesimo caso di esorcismo o possessione (rilette sempre in chiave giudaico-cristiana).
Inseriti bene nel contesto e sparsi a giuste dosi durante tutta la lunghezza della pellicola questi elementi riescono a costruire la suspence e a creare una giusta dose di mistero, che in fin dei conti, sono proprio gli ingredienti principali a tenere accesso l'interesse dello spettatore. Interesse che fortunatamente non viene mai a mancare, nemmeno nel colpo di scena finale.
In definitiva si tratta di un buon prodotto, senza pretese stellari, che cerca e riesce a unire diversi stili e luoghi comuni degli horror in un film solido, lineare e del tutto apprezzabile. Il vero punto di forza tuttavia si racchiude nella splendida fotografia e ambientazione naturale del luogo. La villa vittoriana decadente e vintage, il lago, la palude, il bosco. Gradevole la recitazione degli artisti emergenti, abbastanza fluida e scorrevole.
Ricapitolando, siamo sicuramente davanti ad un buon prodotto, al di sopra della media che merita sicuramente di essere visto e non delude le aspettative.
Consigliato.
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peer gynt
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sabato 24 gennaio 2015
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il video-testamento della madre morta
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Riuscito film di genere capace di svolgere, con buon mestiere e sapiente montaggio, una storia che in molti momenti sa di già visto. Temi come le case abitate da inquietanti presenze, la possessione, il found footage (qui alcune videocassette registrate dalla madre della protagonista, morta ormai da anni, e che riveleranno una sconcertante verità), la donna sola in casa impossibilitata a muoversi (la ragazza è in una sedia a rotelle) li abbiamo già incontrati una miriade di volte. Ma la buona capacità di racconto mostrata dagli autori, una giusta dose di scene spaventose, una location inquietante e ancora non troppo utilizzata (la paludosa Louisiana) e la presenza della religione vudu (anche questo tema già visto sì, ma non in tante pellicole) creano un giusto mix di horror che convince fino al buon finale.
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Riuscito film di genere capace di svolgere, con buon mestiere e sapiente montaggio, una storia che in molti momenti sa di già visto. Temi come le case abitate da inquietanti presenze, la possessione, il found footage (qui alcune videocassette registrate dalla madre della protagonista, morta ormai da anni, e che riveleranno una sconcertante verità), la donna sola in casa impossibilitata a muoversi (la ragazza è in una sedia a rotelle) li abbiamo già incontrati una miriade di volte. Ma la buona capacità di racconto mostrata dagli autori, una giusta dose di scene spaventose, una location inquietante e ancora non troppo utilizzata (la paludosa Louisiana) e la presenza della religione vudu (anche questo tema già visto sì, ma non in tante pellicole) creano un giusto mix di horror che convince fino al buon finale.
Ottimo per una serata di cinema quando fuori piove furiosamente.
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