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liuk!
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domenica 8 marzo 2015
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voto zero
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A volte le recensioni di My Movies mi stupiscono, questa è una di quelle volte.
Sono sopravvissuto a The Stag meno di mezz'ora, una pellicola veramente pessima sotto tutti i punti di vista.
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pier delmonte
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martedì 30 settembre 2014
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se sopravvivo a questo film
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Commedia irlandese, niente matrimonio ma addio al celibato, pretesto per sviscerare i lati oscuri dei sei protagonisti, molto parlata, anche troppo, e quando non e’ parlata non e’ che la situazione migliora, insomma pochi spunti interessanti da questa visione. Ma forse un messaggio, e me ne assumo la parernita’!, arriva… ci vuole di tanto in tanto uno stronzo tra di noi che stravolga gli equilibri. Gia’, a volte serve. Comunque film da sbadiglio.
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jandra
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mercoledì 10 settembre 2014
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un ottimo soporifero
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Anche durante i film meno entusiasmanti rimango incollata alla poltrona, questa volta invece volevo scappare. Di questo film non mi è piaciuto nulla. E' vero che "paese che vai...umorismo che trovi" quindi ho disperatamente cercato di entrare nello spirito irlandese. L'operazione non mi è riuscita e il risultato è stato che oltre alla noia ho iniziato a provare un crescente irritazione. Non riesco nemmeno ad attribuire la mediocrità al cattivo doppiaggio. Mi sembrava di essere tornata alla mia infanzia quando andavo a vedere i film all'oratorio, ecco ho trovato l'umorismo molto molto infantile. Come infantile la scelta dei vari personaggi troppo semplicisticamente stereotipizzati. Persino il paesaggio dove si svolge la storia è molto banale, sembra il boschetto di periferia e le varie peripezie che si susseguono al mal assortito gruppetto di amici sono a dir poco scontate.
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Anche durante i film meno entusiasmanti rimango incollata alla poltrona, questa volta invece volevo scappare. Di questo film non mi è piaciuto nulla. E' vero che "paese che vai...umorismo che trovi" quindi ho disperatamente cercato di entrare nello spirito irlandese. L'operazione non mi è riuscita e il risultato è stato che oltre alla noia ho iniziato a provare un crescente irritazione. Non riesco nemmeno ad attribuire la mediocrità al cattivo doppiaggio. Mi sembrava di essere tornata alla mia infanzia quando andavo a vedere i film all'oratorio, ecco ho trovato l'umorismo molto molto infantile. Come infantile la scelta dei vari personaggi troppo semplicisticamente stereotipizzati. Persino il paesaggio dove si svolge la storia è molto banale, sembra il boschetto di periferia e le varie peripezie che si susseguono al mal assortito gruppetto di amici sono a dir poco scontate. L'unica cosa misteriosa è come la critica e i dizionari lo valutino con tre stelle e mezzo.
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anabasi
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martedì 2 settembre 2014
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addio al celibato..ed ai soldi del biglietto
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Diciamo subito che di film sull'argomento ( festa/week end per salutare il celibato che se ne va) ce ne sono stati parecchi ; tutti leggeri ed un po' demenziali ( il che non guasta, ricordiamo per tutti il gustosissimo notte da leoni) ma questo davvero è troppo. Fa passare i giovani Irlandesi come dei fessacchiotti ( !) che si ritrovano a fare un addio al celibato ( inizialmente nemmeno voluto dal futuro marito) in una landa perduta nei boschi dell'Irlanda. Al gruppo si aggrega, non voluto, il fratello tamarro della futura sposa; Prepotente, cafone, fuori dalle righe..inizialmente è da tutti odiato ma poi , indovinate un po' , diventa pian piano il capo banda che scuote il gruppo di omuncoli portandoli ad un riscatto ed ad acquistare sicurezza in se stessi.
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Diciamo subito che di film sull'argomento ( festa/week end per salutare il celibato che se ne va) ce ne sono stati parecchi ; tutti leggeri ed un po' demenziali ( il che non guasta, ricordiamo per tutti il gustosissimo notte da leoni) ma questo davvero è troppo. Fa passare i giovani Irlandesi come dei fessacchiotti ( !) che si ritrovano a fare un addio al celibato ( inizialmente nemmeno voluto dal futuro marito) in una landa perduta nei boschi dell'Irlanda. Al gruppo si aggrega, non voluto, il fratello tamarro della futura sposa; Prepotente, cafone, fuori dalle righe..inizialmente è da tutti odiato ma poi , indovinate un po' , diventa pian piano il capo banda che scuote il gruppo di omuncoli portandoli ad un riscatto ed ad acquistare sicurezza in se stessi. Anche se banale poteva anche funzionare la storiella; il fatto è che non si ride, i dialoghi sono slegati, forse anche gli attori non sono ben centrati nel ruolo ( a parte il tamarro - The machine - che almeno all'inizio ha una certa forza espressiva nel rappresentare il debordante guastafeste). Unica cosa che si salva nel film è la splendida colonna sonora finale degli U2.
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brian77
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venerdì 29 agosto 2014
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se sopravvivi sta' alla larga...
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Veramente un film modesto, a tratti sembra quasi girato in modo semiamatoriale. Non è il finto homevideo di tante commedie americane pow, è proprio girato in modo semplicista, e banali sono sia le trovate di sceneggiatura sia i movimenti degli attori dentro l'inquadratura. Non si capisce perché un tizio decida di andarsene a fare un addio al celibato in mezzo alle foreste sperdute insieme ad amici, nel più totale isolamento dal mondo. Ancor più incongrua la presenza di The Machine, il cognato assurdamente rompiscatole e selvaggio. Una serie di sciocchezze sconclusionate e mal girate. Dicono sia stato un successo in Irlanda. Chissà magari facevano ridere le battute in originale, certo che è un mistero l'arrivo di certi film nelle sale italiane.
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Veramente un film modesto, a tratti sembra quasi girato in modo semiamatoriale. Non è il finto homevideo di tante commedie americane pow, è proprio girato in modo semplicista, e banali sono sia le trovate di sceneggiatura sia i movimenti degli attori dentro l'inquadratura. Non si capisce perché un tizio decida di andarsene a fare un addio al celibato in mezzo alle foreste sperdute insieme ad amici, nel più totale isolamento dal mondo. Ancor più incongrua la presenza di The Machine, il cognato assurdamente rompiscatole e selvaggio. Una serie di sciocchezze sconclusionate e mal girate. Dicono sia stato un successo in Irlanda. Chissà magari facevano ridere le battute in originale, certo che è un mistero l'arrivo di certi film nelle sale italiane...
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tessera arancione
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venerdì 29 agosto 2014
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un film dichiaratamente povero, basato esclusivame
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Un film dichiaratamente povero, basato esclusivamente sulla pazzia dissacrante del protagonista The Machine che ne combina - davvero! - di ogni colore. Anche se la sua rude e volgare schiettezza fa di tanto in tanto verità su alcune sottaciute realtà dell'uomo europeo moderno (la paura dei debiti, la diversa mentalità fra le generazioni, la falsità nei rapporti anche fra amici) non lasciatevi ingannare; questi momenti sono attaccati con il nastro adesivo ad una trama ripetitiva, votata all'eccesso, in paesaggi bucolici che vorrebbero forse essere il canada ma assomigliano tristemente a quei boschetti di pioppi e sottobosco che vediamo ai margini delle nostre autostrade.
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Un film dichiaratamente povero, basato esclusivamente sulla pazzia dissacrante del protagonista The Machine che ne combina - davvero! - di ogni colore. Anche se la sua rude e volgare schiettezza fa di tanto in tanto verità su alcune sottaciute realtà dell'uomo europeo moderno (la paura dei debiti, la diversa mentalità fra le generazioni, la falsità nei rapporti anche fra amici) non lasciatevi ingannare; questi momenti sono attaccati con il nastro adesivo ad una trama ripetitiva, votata all'eccesso, in paesaggi bucolici che vorrebbero forse essere il canada ma assomigliano tristemente a quei boschetti di pioppi e sottobosco che vediamo ai margini delle nostre autostrade. Forse tutta questa miseria è un messaggio; ma si perde. Se vi fanno molto ridere le parolacce, le scene di masturbazione in tenda e le corsa notturne natiche al vento, adorerete questo film. Altrimenti, no.
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flyanto
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domenica 17 agosto 2014
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come i maschi irlandesi trascorrono il proprio add
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Film in cui si racconta di un gruppo di amici irlandesi che si riuniscono per l' addio al celibato di uno di loro seguendo la tradizione del proprio paese che comporta lo trascorrere un intero weekend tra i boschi a contatto con la natura. Nel corso di questo, scaturiranno i dissapori, le gelosie e le incomprensioni tra i vari compononenti del gruppo ma anche, alla fine, il profondo legame di amicizia ed affetto che li lega e li ha legati tutti sino ad ora. Pertanto tutto finisce nel migliore dei modi con anche ovviamente il finale coronamento del matrimonio dello sposo.
Questa commedia irlandese presenta il modo in cui la maggior parte degli ilrandesi trascorrono tradizionalmente il proprio addio al celibato.
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Film in cui si racconta di un gruppo di amici irlandesi che si riuniscono per l' addio al celibato di uno di loro seguendo la tradizione del proprio paese che comporta lo trascorrere un intero weekend tra i boschi a contatto con la natura. Nel corso di questo, scaturiranno i dissapori, le gelosie e le incomprensioni tra i vari compononenti del gruppo ma anche, alla fine, il profondo legame di amicizia ed affetto che li lega e li ha legati tutti sino ad ora. Pertanto tutto finisce nel migliore dei modi con anche ovviamente il finale coronamento del matrimonio dello sposo.
Questa commedia irlandese presenta il modo in cui la maggior parte degli ilrandesi trascorrono tradizionalmente il proprio addio al celibato. Ovviamente nella realtà non accade sempre e tutto ciò che invece avviene in questo film, ma l'intento del regista è quello di rappresentare una tipica usanza dell'Irlanda e soprattutto di presentare una tipologia di svariati personaggi, l'uno con caratteristiche ben distinte dall'altro, attraverso cui anche poter parlare ed elogiare gli affetti ed il sentimento della più sincera amicizia che, nonostante i malintesi e gli eventuali disaccordi, riesce sempre a prevalere su tutto, legando ancor più profondamente i singoli individui.
Una pellicola ben girata ma, a mio modesto parere, affatto originale nel contenuto e nell'esposizione. Risultando pertando un "già visto", essa addirittura in alcuni punti scivola in un dilungarsi eccessivo che ne compromette la riuscita. Inoltre, per ciò che riguarda la sceneggiatura, purtroppo, il film manca di quella verve e di quella'ironia di cui invece sono caratterizzate la maggior parte delle produzioni anglosassoni e pertanto esso delude anche sotto questo aspetto. sua difesa posso solo aggiungere che, forse, la traduzione italiana potrebbe avere svilito l'originale spirito dei dialoghi.
In ogni caso, per uno svago leggero il film è da prendersi in considerazione.
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