Roberto Silvestri
Il Manifesto
Tumulti progressisti e moltitudini in rivolta hanno fatto la storia egiziana dell’ultimo secolo e quella del cinema. Da noi sono quasi un tabù schermico. Certo abbiamo appena assistito a prese del potere dal basso che si sono trasformate (pensiamo all’est Europa) in lievi aggiustamenti nel controllo dall’alto, diversamente becero. Ma. Dopo gli «street movie» alessandrini di El Batout e Abdalla che anticipavano con rabbia l’utopia a venire e gli instant-doc su piazza Tahrir (come il film di Stefano Savona) Dopo la battaglia è la prima riflessione approfondita sulla fine di Mubarak. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2988 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 18 maggio 2012