bergamo73
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martedì 15 gennaio 2013
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tante parole per nulla
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Mettiamola così, commentare negativamente un film di Eddie Murphy per me non è semplice. Sono cresciuto vedendo più volte i film del suo periodo d'oro, quelli dal 1982 al 1992. Brillanti commedie tra cui spiccano Una poltrona per due, Il bambino d'oro (appunto), Il principe cerca moglie (letteralmente favoloso) ed Il principe delle donne. Dopo, bisogna riconoscerlo, non c'è stato granchè. Una ventina di film di basso profilo in una ventina di anni di produzione. Qualcuno di questi film per famiglie ha anche ottenuto un discreto successo commerciale ma lo standard qualitativo...beh quello è un'altra storia. Con Tower Heist- Colpo ad alto livello del 2011 Eddie aveva ritrovato una buona prestazione in un film di gradevole fattura.
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Mettiamola così, commentare negativamente un film di Eddie Murphy per me non è semplice. Sono cresciuto vedendo più volte i film del suo periodo d'oro, quelli dal 1982 al 1992. Brillanti commedie tra cui spiccano Una poltrona per due, Il bambino d'oro (appunto), Il principe cerca moglie (letteralmente favoloso) ed Il principe delle donne. Dopo, bisogna riconoscerlo, non c'è stato granchè. Una ventina di film di basso profilo in una ventina di anni di produzione. Qualcuno di questi film per famiglie ha anche ottenuto un discreto successo commerciale ma lo standard qualitativo...beh quello è un'altra storia. Con Tower Heist- Colpo ad alto livello del 2011 Eddie aveva ritrovato una buona prestazione in un film di gradevole fattura. Qui purtoppo, in questo A Thousand Words (Una bugia di troppo) torniamo a scendere. Cominciamo con il dire che il titolo italiano è, come spesso accade, un titolo fuorviante che con il film non c'entra nulla. Continuo a chiedermi se un film venga visto prima di dargli un titolo e credo di no. Un migliaio sono le parole rimaste ad Eddie per una strana maledizione/benedizione new-age prima di redimersi o morire. Una trama così stramba da passare quasi in secondo piano rispetto alle prestazioni degli attori. Tutte estremamente sotto tono con il solo Kerry Washington, stralunato come la trama del film a reggere botta. Intendiamoci, fare un film sullo spreco delle parole con Eddie Murphy protagonista è come fare un film sulle nevrosi con Woody Alen: obiettivo centrato! E Murphy è al solito elegante e disinvolto ma la sceneggiatura tremenda, vero punto debole del film, finisce per penalizzare anche lui. Così ciò che di buono si poteva trovare, come la colonna sonora, una regia tutto sommato gradevole e la morale del film, vengono spazzate via nella mediocrità assoluta. La sensazione finale è che siano davvero state sprecate tante parole per nulla!!
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stefanus
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venerdì 26 ottobre 2012
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in uno strano mix tra commedia e profonda morale
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In uno strano mix tra commedia e profonda morale, ecco un simpaticissimo film che merita d'esser visto. La trama avvincente e mai scontata accompagna dall'inizio alla fine lo spettatore, forse uno dei migliori film commedia del 2012 nonostante qualche piccolo clichè sfoderato per strappare un sorriso in più.
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andrelibero
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domenica 5 agosto 2012
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sorpreso
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Appena visto e devo dire che mi ha sorpreso, un film che tratta argomenti decisamente non banali benche ci sono scene che fanno sorridere e che il film sia classificato come commedia.
La vita è come un albero quando perdiamo tutte le foglie moriamo, solo che noi non sappiamo a che punto siamo. Comunque il film tratta metaforicamente sulla vita di un essere umano e si rivela molto meno banale di come ci si possa aspettare.
Film consigliato
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