max taylor
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lunedì 12 settembre 2011
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tutto merito della musica
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Un anziano signore, barba e baffi bianchi, tra le mani una scatola contenente gli oggetti personali, esce per l'ultima volta dagli uffici nei quali ha trascorso più della metà della sua vita, per affrontare l'esistenza da pensionato, fatta di vuoti da riempire e di tempo da impiegare. E' l'inizio dell'ultimo film di Ricky Tognazzi, presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, e nobilitato da un cast di prim'ordine, nel quale spicca uno straordinario Marco Messeri nei panni di Giuseppe, il sessantenne protagonista della pellicola. Mite e disilluso, troverà nuove ragioni di vita nella musica e nell'irrefrenabile innamoramento verso Elisa (Stefania Sandrelli), bella e matura signora, soprano solista nel coro dov'è entrato a far parte grazie all'amico Nappo (Ricky Tognazzi).
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Un anziano signore, barba e baffi bianchi, tra le mani una scatola contenente gli oggetti personali, esce per l'ultima volta dagli uffici nei quali ha trascorso più della metà della sua vita, per affrontare l'esistenza da pensionato, fatta di vuoti da riempire e di tempo da impiegare. E' l'inizio dell'ultimo film di Ricky Tognazzi, presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, e nobilitato da un cast di prim'ordine, nel quale spicca uno straordinario Marco Messeri nei panni di Giuseppe, il sessantenne protagonista della pellicola. Mite e disilluso, troverà nuove ragioni di vita nella musica e nell'irrefrenabile innamoramento verso Elisa (Stefania Sandrelli), bella e matura signora, soprano solista nel coro dov'è entrato a far parte grazie all'amico Nappo (Ricky Tognazzi). Il film presenta il grande pregio di narrare con leggerezza argomenti di spessore quali la vita, la morte e la malattia, legati tra loro dal filo lieve e ad un tempo tenace della musica, che si dipana come un fluido magico ed inesorabile tra gli interstizi di solitudini apparentemente tanto diverse ma unite dalla ricerca della felicità. Una felicità irraggiungibile da giovani ma che, negli anni dell'argento tra i capelli, appare all'improvviso a portata di mano, come un sogno per troppo tempo ignorato.
Ricky Tognazzi e Simona Izzo, disegnano un quadro dai colori brillanti e delicati come un'acquerello; la sceneggiatura si dipana in dialoghi mutuati dal linguaggio comune ma non per questo banali, sempre vivaci e con rare cadute di tono.
Tutti bravi gli interpreti, tra cui, oltre al citato Messeri, si fa notare una sorprendente Arisa che, nel passaggio dai palchi di Sanremo al set cinematografico, lascia intravedere promettenti doti recitative.
Una commedia garbata e piacevole, che scivola via come un buon bicchiere di vino novello, senza particolari e raffinati retrogusti, ma fresco e genuino, al pari dei protagonisti della storia. Tanto genuini da non sembrare neanche reali...o forse si, a patto di osservare le persone con altri occhi, e sostituendo il consueto e aggressivo sottofondo sonoro del solito tran-tran quotidiano con quello gentile e persuasivo della musica.
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ultimoboyscout
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lunedì 1 ottobre 2012
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dove finiscono le parole comincia la musica.
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Marco Messeri è l'insolito protagonista di questa commedia umana che ruota attorno alla seconda giovinezza di un uomo ben oltre la cinquantina che, cercando evasione da una moglie in piena crisi mistica e da una figlia difficile e taciturna, complice il destino, si imbatte in una donna che gli farà battere di nuovo il cuore. E' un omaggio altalento di Messeri, mai tanto al centro dell'attenzione come in questo film che è un mal riuscito gioco delle coppie che scoppiano e vuole conferire alla musica anche poteri sentimentali e di rinascita. Non riesce mai ad essere divertente, lascia un forte senso di malinconia e a tratti sa fin troppo di moralità: è una storia tutto sommato leggera per riflettere sulla tenerezza delle mezza età, che zavorra la vis comica di Messeri per dar vita ad un personaggio inguaribilmente romantico destinato, e lo si capisce subito, all'inevitabile fallimento.
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Marco Messeri è l'insolito protagonista di questa commedia umana che ruota attorno alla seconda giovinezza di un uomo ben oltre la cinquantina che, cercando evasione da una moglie in piena crisi mistica e da una figlia difficile e taciturna, complice il destino, si imbatte in una donna che gli farà battere di nuovo il cuore. E' un omaggio altalento di Messeri, mai tanto al centro dell'attenzione come in questo film che è un mal riuscito gioco delle coppie che scoppiano e vuole conferire alla musica anche poteri sentimentali e di rinascita. Non riesce mai ad essere divertente, lascia un forte senso di malinconia e a tratti sa fin troppo di moralità: è una storia tutto sommato leggera per riflettere sulla tenerezza delle mezza età, che zavorra la vis comica di Messeri per dar vita ad un personaggio inguaribilmente romantico destinato, e lo si capisce subito, all'inevitabile fallimento. Le soluzioni narrative appaiono banali e non vanno oltre la superficialità estrema di come viene dipinta la tipica cittadina di provincia italiana (Biella in questo caso). E anche i personaggi femminili non sembrano ben riusciti ma appaiono tutti destinati a rimanere soli e ad essere lo specchio di uan società triste e di un mondo fortemente imperfetto. Idea sicuramente buona, ma pessima messa in opera con i vari personaggi ridotti a semplici e sciocchi cliché che si muovono in un mondo che credono sia ancora quello puerile tra battute cretine e situazioni al limite del razzismo. Non ci si affeziona a nessuno di loro, nonostante le ottime interpretazioni di Messeri e della Sandrelli. Manca l'armonia e manca la verve e le scene del coro appaiono clamorosamente fasulle.
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[+] favorevolissima
(di coquita)
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