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giovedì 18 febbraio 2021
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gaia, curti e wang...
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I Manetti Bros. abbandonano per un attimo Bologna e l'ispettore Coliandro e ci regalano un divertente breve film molto particolare. Si tratta di fantascienza un po' annacquata, condita con un po' di thriller, molta suspence e una notevole dose di claustrofobia. Gaia è una traduttrice e viene ingaggiata da Curti per la traduzione-simultanea con una persona che parla solo il cinese-mandarino. C'è molta tensione e tutto deve venire fatto in fretta: Gaia viene bendata durante il viaggio per non ricordarsi il tragitto. Il luogo è segreto: poi si trova in una stanza oscurata insieme a Curti e al misterioso personaggio e comincia a tradurre. Ma dopo un po' in lei subentra un forte disagio: Curti è molto determinato e durissimo con l'interrogato, lei non se la sente di continuare al buio.
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I Manetti Bros. abbandonano per un attimo Bologna e l'ispettore Coliandro e ci regalano un divertente breve film molto particolare. Si tratta di fantascienza un po' annacquata, condita con un po' di thriller, molta suspence e una notevole dose di claustrofobia. Gaia è una traduttrice e viene ingaggiata da Curti per la traduzione-simultanea con una persona che parla solo il cinese-mandarino. C'è molta tensione e tutto deve venire fatto in fretta: Gaia viene bendata durante il viaggio per non ricordarsi il tragitto. Il luogo è segreto: poi si trova in una stanza oscurata insieme a Curti e al misterioso personaggio e comincia a tradurre. Ma dopo un po' in lei subentra un forte disagio: Curti è molto determinato e durissimo con l'interrogato, lei non se la sente di continuare al buio. Gaia e Curti escono a bere un caffè e decidono di continuare l'interrogatorio a luce accesa. Gaia quando vede Wang ha un fremito di terrore e vuole scappare, poi si tranquillizza: infatti ha notato una cosa. Pur se mostruoso, Wang ha lo sguardo tenero, di quegli sguardi che generano simpatia e di fatto, da quel momento, diventa "dallla sua parte". Curti se ne accorge ed è seccato. Infatti ora capisce che Gaia non è più imparziale ma tende ad aiutare Wang. Le stesse domande e le stesse risposte. Curti si altera e comincia a perdere la pazienza, ma l'interrogatorio continua con Curti che intima: "Signorina, lei è qua per tradurre e si limiti a questo, non vada oltre!". Ad un certo punto Curti fa entrare Falco, un agente specializzato in torture per fare parlare Wang, visto che le sue risposte non lo convincono. Gaia disapprova e c'è un acceso scontro verbale con Curti. Ma Wang viene lo stesso torturato. Gaia allora cerca di aiutarlo e lo fa bere, solo un po' d'acqua, e Wang si rimette in sesto. Poi gli dice anche che Amnesty International potrebbe aiutarlo in questa difficile situazione... Ad un certo punto Curti esce e Gaia approffitta di un momento di concitazione per liberare Wang, che appena libero mette in funzione il misterioso aggeggio in suo possesso dicendo a Gaia: "Sei proprio una cretina!". Infatti Wang, come d'altronde Curti ha sempre ritenuto, è qua sulla Terra per scopi malvagi e non semplicemente per "scoprire e dialogare con un altro pianeta abitato". Le astronavi aliene che distruggono la Terra viste in TV sono molto esplicite e Gaia in un attimo sprofonda nel baratro, sapendo di avere fatto il peggio che poteva ad aiutare Wang. Ennio Fantastichini è bravo in un ruolo a lui congeniale, cioè fare il duro essendo antipatico e scortese. Francesca Cuttica regge bene la parte ma il vero eroe è senza dubbio lui, Wang, il mite e orrendo alieno che riesce a impietosire Gaia pur essendo perfido e malvagio. - di "Joss" -
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rosmersholm
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sabato 13 luglio 2019
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dilettantesco
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Visto recentemente in tv, c'è da rimanere basiti di fronte al dilettantismo che trasuda da ogni aspetto della messa in scena.
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inesperto
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giovedì 16 novembre 2017
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italian sf
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Un raro film di fantascienza italico. In realtà, per gran parte trattasi soprattutto di thriller. Gli effetti speciali sono veramente puerili, ma l'argomento trattato è all'altezza. Si fa notare negatività nei metodi d'interrogatorio e positività nella difesa dei diritti umani ma, ovviamente, non è mai tutto bianco o tutto nero; spesso è la strada sbagliata quella che conduce alla risposta giusta. Da guardare.
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emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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fantascienza a basso costo made in italy
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L'arrivo di Wang (2011) scritto, prodotto e diretto dai Manetti Bros. (Antonio e Marco Manetti).
L'interprete di cinese Gaia viene assunta d'urgenza per un lavoro a Roma in un luogo sotterraneo e nascosto da un uomo misterioso: Curti. Giunta sul posto viene condotta in una stanza buia per tradurre le parole di un individuo chiamato Wang che parla esclusivamente cinese. Dopo le prime domande la stranezza della conversazione e l'oscurità la rendono nervosa; insiste quindi di accendere la luce e dopo qualche resistenza Curti accetta.
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L'arrivo di Wang (2011) scritto, prodotto e diretto dai Manetti Bros. (Antonio e Marco Manetti).
L'interprete di cinese Gaia viene assunta d'urgenza per un lavoro a Roma in un luogo sotterraneo e nascosto da un uomo misterioso: Curti. Giunta sul posto viene condotta in una stanza buia per tradurre le parole di un individuo chiamato Wang che parla esclusivamente cinese. Dopo le prime domande la stranezza della conversazione e l'oscurità la rendono nervosa; insiste quindi di accendere la luce e dopo qualche resistenza Curti accetta. Accese le luci si accorge che il misterioso individuo che parla cinese è in realtà un alieno.
Fantascienza a basso costo Made in Italy. Un prodotto raro per il panorama cinematografico del nostro paese. Il film si basa su due colpi di scena: il primo già rivelato dalla trama e abbastanza prevedibile; il secondo nel finale, che da uno schiaffo morale al buonismo dello spettatore. I registi ambientano quasi tutto il film in una sola stanza; inizialmente è buia ed i personaggi si interfacciano solo con una voce. La zona d'ombra potrebbe rappresentare l'inquietudine che proviamo verso quello che non conosciamo, il nostro rapporto col diverso; ma quando la luce si accende, questa distanza viene ulteriormente amplificata.
L'aspetto più interessante del film è sicuramente l'aspetto politico e sociale: il film denuncia la violenza della polizia ed il pregiudizio contro il diverso. L'alieno parla cinese perché è la lingua più parlata sul nostro pianeta, ma atterra a Roma, in Italia, dove il pregiudizio per gli stranieri è ancora forte.
Numerosi i premi: "È stato premiato al festival Science Plus Fiction di Trieste nel novembre 2011 e selezionato al FrightFest Glasgow 2012. Il film è stato inoltre candidato al premio Méliès d'oro 2012. La Palantir Digital Media è stata candidata al Premio David di Donatello 2012 per gli effetti visivi e ha vinto il premio Santa Marinella Film Festival 2012 e il Best Visual Effects al Trani Film Festival 2012. Il film ha vinto inoltre il Premio UK - Italy Creative Industries Award – Best Innovative Budget, un premio collaterale della 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia" (Wikipedia).
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aldolg
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mercoledì 11 settembre 2013
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da vedere
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Come si gestirebbe una "anomalia" in Italia, bene la risposta è in questo film a basso costo italiano. Finale a "sorpresa", la domanda è siamo realmente pronti ad affrontare il "diverso" ? Tematica: INVASIONE ALIENA
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-agy-
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lunedì 24 giugno 2013
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. .. a settembre per il recupero di italiano.
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Dopo aver scelto un buon soggetto con diverse possibilità di sviluppo,dopo aver seguito con interesse un incipit che lasciava intravedere una discreta e personalizzata sporcatura dell' "americanstyle" tutta italiana. . .con rammarico e delusione si approda ad un Fantastichini che sembra faccia davvero fatica a recitare un ruolo poco personalizzato e messo a dura prova da una stridente e fin troppo partecipe Cuttica.
Un plauso alla credibile "interpretazione" del sig. Wang, che alla fine risulta essere l'unico veramente in linea con il proprio ruolo e senza esagerazioni di sorta.
Chissà se riusciremo mai a vedere un film in lingua italiana dove la lingua Italiana si parla correttamente e in maniera spontanea o se
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Dopo aver scelto un buon soggetto con diverse possibilità di sviluppo,dopo aver seguito con interesse un incipit che lasciava intravedere una discreta e personalizzata sporcatura dell' "americanstyle" tutta italiana. . .con rammarico e delusione si approda ad un Fantastichini che sembra faccia davvero fatica a recitare un ruolo poco personalizzato e messo a dura prova da una stridente e fin troppo partecipe Cuttica.
Un plauso alla credibile "interpretazione" del sig. Wang, che alla fine risulta essere l'unico veramente in linea con il proprio ruolo e senza esagerazioni di sorta.
Chissà se riusciremo mai a vedere un film in lingua italiana dove la lingua Italiana si parla correttamente e in maniera spontanea o se dovremo sempre far ricorso ai doppiaggi per far riposare l'udito?!
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vjarkiv
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domenica 28 aprile 2013
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..."guerra dei mondi" alla casareccia!
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L' idea di partenza è interessante ma la realizzazione è quanto meno criticabile. Sul piano recitativo siamo alle solite, non si riesce a superare il pessimo standard televisivo, escludendo la professionalità di Fantastichini e...della "Creatura". A proposito di quest' ultima bisogna dar merito ai fratelli Manetti di aver realizzato un "prodotto" molto convincente, che nulla ha da invidiare a quelli prodotti negli States con ben altri budget. Il merito finisce qui. La sceneggiatura non riesce a reggere gli 80 min del film, con soluzioni spesso ridicole: scatta l'allarme e tutti scompaiono (!), la protagonista riesce con un semplice spintone a mettere KO una palestrata guardia del corpo (!), e via di questo passo.
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L' idea di partenza è interessante ma la realizzazione è quanto meno criticabile. Sul piano recitativo siamo alle solite, non si riesce a superare il pessimo standard televisivo, escludendo la professionalità di Fantastichini e...della "Creatura". A proposito di quest' ultima bisogna dar merito ai fratelli Manetti di aver realizzato un "prodotto" molto convincente, che nulla ha da invidiare a quelli prodotti negli States con ben altri budget. Il merito finisce qui. La sceneggiatura non riesce a reggere gli 80 min del film, con soluzioni spesso ridicole: scatta l'allarme e tutti scompaiono (!), la protagonista riesce con un semplice spintone a mettere KO una palestrata guardia del corpo (!), e via di questo passo. La ciliegina alla fine: l' alieno da della "cretina" alla nostra eroina che aveva creduto di rivolgersi ad Amnesty International, mentre alla finestra gli scenari sono da "Guerra dei Mondi" alla casareccia! E' troppo.
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tillo
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lunedì 28 gennaio 2013
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buon prodotto.
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Mi è piaciuto.
Abbastanza scorrevole, i primi tre quarti d'ora vanno via veloci; ogni dettaglio è molto curato ( ad esempio, l'appartamento di Gaia, uno dei pochi ambienti, fa intuire una sistemazione ancora in divenire ); incuriosisce la totale segretezza del colloquio, chi bisogna interrogare? Quanto può essere pericoloso? Durante la primissima fase dell'interrogatorio molti penseranno al cinese come ad un uomo dai loschi traffici internazionali , sino a quando la luce, finalmente diffusa nella stanza, scopre che non è proprio un uomo impelagato in chissà quali loschi traffici internazionali.
Incredibile la "dolcezza" delle risposte di Mister Wang, che ci rende quasi antipatico Curti/Fantaschini nel modo di condurre l'interrogatorio e trattarlo con assoluta diffidenza ( ed io, ma dai, fidati cavolo ).
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Mi è piaciuto.
Abbastanza scorrevole, i primi tre quarti d'ora vanno via veloci; ogni dettaglio è molto curato ( ad esempio, l'appartamento di Gaia, uno dei pochi ambienti, fa intuire una sistemazione ancora in divenire ); incuriosisce la totale segretezza del colloquio, chi bisogna interrogare? Quanto può essere pericoloso? Durante la primissima fase dell'interrogatorio molti penseranno al cinese come ad un uomo dai loschi traffici internazionali , sino a quando la luce, finalmente diffusa nella stanza, scopre che non è proprio un uomo impelagato in chissà quali loschi traffici internazionali.
Incredibile la "dolcezza" delle risposte di Mister Wang, che ci rende quasi antipatico Curti/Fantaschini nel modo di condurre l'interrogatorio e trattarlo con assoluta diffidenza ( ed io, ma dai, fidati cavolo ). E chissà quanti, poi, come me, hanno spalancato la bocca davanti allo scenario fantascientifico dell'invasione ( merda, aveva ragione Curti... ).
Non te l'aspetti, stai ancora pensando a come i due riusciranno a cavarsela nelle strade di Roma, che capisci che non c'è più nulla da fare, non c'è scampo, di quanto ti senti stupido ad aver creduto a Mister Wang, a quella sua dolcezza, ad averlo aiutato.
Così come nella vita, ogni tanto ci capita di assecondare qualcuno che invece ci tradirà e di andare contro chi invece vede più in là del "nostro" naso.
Ecco, io mi sarei fidato...
Si, mi è piaciuto...
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renato160
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sabato 30 giugno 2012
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assolutamente inguardabile...
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Mai visto niente di più INDECENTE, assolutamente inguardabile, allo stesso livello dei film giapponesi di Godzilla...e quello che fa rabbia che la televisione di stato ( e pertanto soldi nostri) abbia sponsorizzato questo coso, dire film sarebbe offendere qualsiasi altra pellicola. Vi giuro, mai visto niente di peggio!!!
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a.depol78
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martedì 1 maggio 2012
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scappate!
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Il film è inguardabile, quanto di peggio sia mai stato prodotto. A confronto Walker Texas Ranger meriterebbe 10 Oscar, tra cui a Trivett e ad Alex Keyl. Doppiaggi assurdi, effetti speciali da Godzilla del 1939, Wang di plastica...non ho parole. Consiglio vivamente un gelato nel caso in cui voleste vederlo.
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