mauro lanari
|
sabato 2 maggio 2015
|
il cristianesimo assediato
|
|
|
|
I fratelli Alex e Stephen Kendrick cosceneggiano e coproducono una serie di film d'evangelizzazione cristiana da quando, leggendo un sondaggio, hanno scoperto ch'il cinema è diventato più influente dei sermoni dal pulpito delle chiese o dagli schermi dei telepredicatori. Alex è pastore associato presso la "Sherwood Baptist Church", supervisionatore delle pellicole della "Sherwood Pictures", regista e attore sia in questo caso sia in "Affrontando i giganti" (2006). Stroncatissimo dalla critica ma vincitore al "San Antonio Independent Christian Film Festival" (?), all'"Epiphany Prize" (?) per il "Most Inspiring Movie", al "Grace Award" (?) per la "Most Inspiring Performance in Movies", al "GMA Dove Award" (?) per l'"Inspirational Film Of The Year" e, soprattutto, al botteghino, dove ha riscosso un tale successo di pubblico da essere distribuito in parecchi paesi del mondo.
[+]
I fratelli Alex e Stephen Kendrick cosceneggiano e coproducono una serie di film d'evangelizzazione cristiana da quando, leggendo un sondaggio, hanno scoperto ch'il cinema è diventato più influente dei sermoni dal pulpito delle chiese o dagli schermi dei telepredicatori. Alex è pastore associato presso la "Sherwood Baptist Church", supervisionatore delle pellicole della "Sherwood Pictures", regista e attore sia in questo caso sia in "Affrontando i giganti" (2006). Stroncatissimo dalla critica ma vincitore al "San Antonio Independent Christian Film Festival" (?), all'"Epiphany Prize" (?) per il "Most Inspiring Movie", al "Grace Award" (?) per la "Most Inspiring Performance in Movies", al "GMA Dove Award" (?) per l'"Inspirational Film Of The Year" e, soprattutto, al botteghino, dove ha riscosso un tale successo di pubblico da essere distribuito in parecchi paesi del mondo. "Courageous" è uscito in DVD e Blu-ray il 17 gennaio 2012 ed è stato 1° in classifica nelle vendite USA per una settimana. Verrebbe da liquidarlo come cinema parrocchiale a uso e consumo della nicchia di cristiani integralisti e destrorsi. Senonché nel 2014 è uscito "Persecuted" di Daniel Lusko, ch'alza il tiro dalla predicazione alla persecuzione e al martirio dei fedeli in Gesù Cristo. Poco da dire sulla pessima fattura registica: non giunge manco ai livelli d'una fiction su Rai1 scritta da Socci e diretta dal laureato in teologia agostiniana Giulio Base ("Padre Pio", "Don Matteo"), tant'è che l'hanno proiettato giusto al "National Religious Broadcasters convention" e al "Conservative Political Action conference", e stavolta i recensori sono andati giù persino più duri e pesanti. Eppure che i cristiani si sentano sott'attacco ha un suo fondato motivo. Se a metà dell'800 era battezzata una persona su due, oggi la percentuale è crollata a 1/7. Non si tratta semplicisticamente dell'indigesto passaggio da maggioranza a minoranza, quanto del dialogo interreligioso promosso e auspicato dall'ultimo Concilio ma di fatto impraticabile. Rispetto all'altre confessioni e spiritualità, quella del Nazareno è l'unica a porsi come "pietra d'inciampo e di scandalo" ("skàndalon": Romani 9, 32-33), poiché propone non "avatāra" o "naviim/nabiim", teofanie o profeti divini (il film 2009 di Cameron pescava la terminologia da qui), bensì lo stesso Dio incarnato ("Verbum caro factum est": Giovanni 1, 14). Perciò la "Giornata mondiale di preghiera per la pace", che si tenne ad Assisi quasi trent'anni fa il 27 ottobre 1986, e i reciproci scambi di visite fra sinagoghe, chiese e moschee lasciano il tempo che trovano: tutti possono pregare le molteplici manifestazioni d'un solo Dio in comu(nio)ne, mentre il cristiano no, è relegato all'irriducibile specificità del proprio credo. Tornando a Lusko, si sarà percepito assalito dalla cinematografia mainstream o low-budget che, da "Hair" (1979) sino al recente "Jupiter", promuove il sincretismo newage, e dalla politica statunitense che, per non scontentare quasi nessuno, resta sul vago e generico dicendo o cantando "God Bless America" e stampando "In God We Trust": sempre "God" e mai "Jesus Christ". Peggio ancora, per esprimere un'ulteriore apertura al dialogo, verso i non credenti, è dall'ultima enciclica di Giovanni XXIII "Pacem in Terris" dell'11 aprile 1963 che i pontefici si rivolgono pure a "tutti gli uomini di buona volontà", locuzione presa da Luca 2, 14 nel latino della Vulgata ("et in terra pax homínibus bonæ voluntátis"), e ciò fa saltare la teologia sacramentaria riportandola alla polemica antipelagiana sul rapporto fra Grazia e natura, così com'il pensiero e il comportamento della beata Madre Teresa di Calcutta ("Ho sempre detto che dobbiamo aiutare un indù a diventare un indù migliore, un musulmano a diventare un musulmano migliore ed un cattolico a diventare un cattolico migliore") fa saltare la teologia missionaria dedita alla conversione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mauro lanari »
[ - ] lascia un commento a mauro lanari »
|
|
d'accordo? |
|
paulgaspard
|
domenica 12 maggio 2013
|
film con intenti propagandistici di scarso valore
|
|
|
|
Courageous è uno di quei film appartenenti al filone propagandistico-didascalico, a volte sponsorizzati da gruppi di potere o gruppi religiosi, che hanno come obiettivo l'utilizzo della pellicola come veicolo per un certo messaggio più che l'esercizio dell'arte cinematografica per se stessa. Un film come "act of valor" che ho visto qualche tempo fa, pur nella diversità del tema e nella netta superiorità in termini di qualità complessiva, è assimilabile a questo quanto a stile tronfio e retorico.
Ma mentre in "Act of valor" l'intento è ben supportato da un'ottima regia, notevoli azioni belliche e attori capaci, qui il gioco non funziona a causa di sceneggiatura, attori e regista davvero mediocri.
[+]
Courageous è uno di quei film appartenenti al filone propagandistico-didascalico, a volte sponsorizzati da gruppi di potere o gruppi religiosi, che hanno come obiettivo l'utilizzo della pellicola come veicolo per un certo messaggio più che l'esercizio dell'arte cinematografica per se stessa. Un film come "act of valor" che ho visto qualche tempo fa, pur nella diversità del tema e nella netta superiorità in termini di qualità complessiva, è assimilabile a questo quanto a stile tronfio e retorico.
Ma mentre in "Act of valor" l'intento è ben supportato da un'ottima regia, notevoli azioni belliche e attori capaci, qui il gioco non funziona a causa di sceneggiatura, attori e regista davvero mediocri.
Non possono che infastidire inoltre per la loro pesantenzza i gravami tipicamente propagandistici che caratterizzano il film: ripetizione di concetti religiosi senza nessuna introspezione, superficialità del messaggio, utilizzo di leve emotive elementari, ribadizione acritica e in stile slogan di valori (secondo la regola utilizzata dalla propaganda diventano tanto più veri quanto più vengono ripetuti), manicheismo, ovvero netta e superficiale divisione tra bene e male, che si declina a tratti in visioni di sapore giustizialista ed esclusivista.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paulgaspard »
[ - ] lascia un commento a paulgaspard »
|
|
d'accordo? |
|
luigi.dc
|
sabato 9 febbraio 2013
|
un bel film sulla parternità
|
|
|
|
Adam, Nathan, David, Shane sono quattro poliziotti. I primi due sono sposati, il terzo non ancora e il quarto ha una figlia avuta da una passata relazione. Javier è un immigrato latino americano che ha una famiglia da mantenere ma che riesce con molta difficoltà a trovare un lavoro. I cinque uomini pur avendo spesso a che fare con bande giovanili, non comprendono all’inizio l’importanza della paternità, fino a quando un tragico evento che accade ad Adam li fa riflettere…
[+]
Adam, Nathan, David, Shane sono quattro poliziotti. I primi due sono sposati, il terzo non ancora e il quarto ha una figlia avuta da una passata relazione. Javier è un immigrato latino americano che ha una famiglia da mantenere ma che riesce con molta difficoltà a trovare un lavoro. I cinque uomini pur avendo spesso a che fare con bande giovanili, non comprendono all’inizio l’importanza della paternità, fino a quando un tragico evento che accade ad Adam li fa riflettere…
Il film conferma le buone doti di regia dei fratelli Kendrick anche se a la tematica religiosa si inserisce nel contesto del racconto in modo troppo retorico e con unno stile un po' troppo didascalico. Comunque da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luigi.dc »
[ - ] lascia un commento a luigi.dc »
|
|
d'accordo? |
|
mimmo_calciano
|
mercoledì 18 aprile 2012
|
noiosissimo
|
|
|
|
Non si riesce a vederlo tutto, io l'ho fatto ma proprio perchè sono ostinato. E' un film che si può vedere solo in chiesa!!! Una noia mortale basata sulla religione.
|
|
[+] lascia un commento a mimmo_calciano »
[ - ] lascia un commento a mimmo_calciano »
|
|
d'accordo? |
|
alien46
|
martedì 10 aprile 2012
|
assieme vomitevolmente!
|
|
|
|
Un film sul dolore della vita di tutti i giorni nelle famiglie di 4 polizziotti, dove tutto si aggiusta magicamente e tutti i problemi della vita si risolvono sempre in un lieto fine.Pietoso il film, dove cè il dolore della perdita dei propri cari, e grazie alla famiglia tipo casa nella prateria, vomitevolmente danno prova di grande coraggio e di fede, sconfiggendo il male e il dolore affidandosi a un Dio presente e attivissimo, persino troppo. Non affiderei a questi attori nemmeno un copione per una soap opera, disgustosi. Un film adatto per psicopatici.
|
|
[+] lascia un commento a alien46 »
[ - ] lascia un commento a alien46 »
|
|
d'accordo? |
|
uomoinvisibile
|
mercoledì 22 febbraio 2012
|
stupendo
|
|
|
|
A volte ci dimentichiamo i valori autentici..........film bellissimo
|
|
[+] lascia un commento a uomoinvisibile »
[ - ] lascia un commento a uomoinvisibile »
|
|
d'accordo? |
|
uomoinvisibile
|
mercoledì 22 febbraio 2012
|
stupendo
|
|
|
|
e' un film che fa riflettere tanto, lo consiglio a tutti!!! a volte ci dimentichiamo dei valori autentici !! guardatelo tuttiiiiiii
|
|
[+] lascia un commento a uomoinvisibile »
[ - ] lascia un commento a uomoinvisibile »
|
|
d'accordo? |
|
|