Riportare in un film un libro come "La Donna della Domenica" di Fruttero & Lucentini è una impresa pressochè disperata, perchè inevitabilmente si perde la meravigliosa leggerezza della loro scrittura, cui sottende continuamente una ironia a tratti pungente, ed un certo signorile distacco dai personaggi. Dopo la versione di Comencini del 1975 ci riprova Giulio Base, il quale ha l'idea di caricare i colori dei personaggi senza mai cadere nel grottesco, e soprattutto di infarcire la vicenda di ottimi, davvero ottimi caratteristi che danno tutti il meglio di sè, al punto che non è il caso di citarne alcuno per non correre il rischio di dimenticarne altri ugualmente meritevoli.
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Riportare in un film un libro come "La Donna della Domenica" di Fruttero & Lucentini è una impresa pressochè disperata, perchè inevitabilmente si perde la meravigliosa leggerezza della loro scrittura, cui sottende continuamente una ironia a tratti pungente, ed un certo signorile distacco dai personaggi. Dopo la versione di Comencini del 1975 ci riprova Giulio Base, il quale ha l'idea di caricare i colori dei personaggi senza mai cadere nel grottesco, e soprattutto di infarcire la vicenda di ottimi, davvero ottimi caratteristi che danno tutti il meglio di sè, al punto che non è il caso di citarne alcuno per non correre il rischio di dimenticarne altri ugualmente meritevoli. La vicenda si svolge nella metà degli anni '70 e qui va lodata la scenografia che ricostruisce letteralmente quel mondo, anche con numerose auto dell'epoca. La vicenda dell'architetto Garrone, ucciso da un fallo di pietra, dà la stura ad una giostra di personaggi, per lo più sospettabili, che comunque sono tratteggiati con sicura mano.
Accettato il gioco, il film procede senza cadute, con dialoghi brillanti e situazioni non scontate. Siccome la perfezione non esiste, sembrano leggermente fuori parte Massimo e la pur bellissima Anna Carla, mentre un po' troppo carica rispetto al romanzo è la figura di Lello. Ma di queste (piccole) manchevolezze bisogna far "colpa" al predecessore Comencini in cui questi personaggi sono invece straordinariamente tratteggiati.
Non un capolavoro, dunque, ma un ottimo film.
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