renato volpone
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venerdì 2 settembre 2011
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un classico giallo ambientato nella cina antica
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Le caratteristiche di un classico giallo vengono perfettamente rispettare in questo film ambientato nella cina degli imperatori. La sceneggiatura è ben costruita e i colpi di scena si susseguono in un intreccio ben costruito. Le morti per autocombustione che apparentemente vengono attribuite a forze soprannatuali vengono svelate dal detective Dee, un accattivante personaggio alla corte dell'unica Imperatrice di Cina. Tutti i personaggi riescono a fare simpatia. La fotografia e le costruzioni sceniche sono spettacolari. ottimo film
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joefalchetto80
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martedì 30 agosto 2011
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lontano dalla cinematografia occidentale
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Premetto di aver subito maturato un giudizio negativo, a partire dai titoli di testa, che sembravano progettati con un Commodore 64; detto questo proseguo.
Un kolossal, prodotto per risultare un punto di riferimento per la cinematografia cinese equivalente al nostro Ben Hur... Il film inizia con un generale romano (nel 700 dC non credo ce ne fossero, forse al Colosseo a fare le foto con i turisti...) che parla un latino maccheronico (ma qui può essere colpa del doppiaggio).
Appare evidente come in alcuni casi l'unico obiettivo del regista sia produrre scenari di grande impatto (nel porto ci saranno almeno duecento navi, l'una a 5 metri dall'altra), e di mettere insieme scene tra loro a volte inconciliabili (la mezza scena d'amore, per arrivare alla quale si fa una forzatura sui profili dei protagonisti, il combattimento davanti all'imperatrice, la città sotterranea.
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Premetto di aver subito maturato un giudizio negativo, a partire dai titoli di testa, che sembravano progettati con un Commodore 64; detto questo proseguo.
Un kolossal, prodotto per risultare un punto di riferimento per la cinematografia cinese equivalente al nostro Ben Hur... Il film inizia con un generale romano (nel 700 dC non credo ce ne fossero, forse al Colosseo a fare le foto con i turisti...) che parla un latino maccheronico (ma qui può essere colpa del doppiaggio).
Appare evidente come in alcuni casi l'unico obiettivo del regista sia produrre scenari di grande impatto (nel porto ci saranno almeno duecento navi, l'una a 5 metri dall'altra), e di mettere insieme scene tra loro a volte inconciliabili (la mezza scena d'amore, per arrivare alla quale si fa una forzatura sui profili dei protagonisti, il combattimento davanti all'imperatrice, la città sotterranea...).
Anche sulla spettacolarità delle scene, c'è da dire che, adesso, è possibile riprodurre quanto fatto mostrato nel film con budget molto limitati (insomma, non è certo Avatar, ma nemmeno Harry Potter - il primo).
La trama è buona, anche se decisamente non originale, possiamo affermare che in realtà sia solo lo 'strumento' per mettere insieme scene spettacolari e scenografie fantastiche (secondo il regista).
Tralascio combattimenti e saltelli vari dei personaggi, evidentemente insiti nella cinematografia cinese attuale (possono piacere o non piacere).
In sintesi un film molto pretenzioso, forse adatto ad un pubblico di gusti differenti (perlomeno dai miei) che non sta a sottilizzare su evidenti incongruenze nella trama narrativa.
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kiary83
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lunedì 29 agosto 2011
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film molto particolare: soddisfatta a metà
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Quando sono andata al cinema ieri ero piena di aspettative nei confronti di questo film, promosso dalla critica e con un voto alquanto alto (3,5 stelline non è da tutti).
Subito dopo un accattivante inizio però, ho iniziato a ricredermi. I vari personaggi si muovono con un'agilità tale che farebbe impallidire Neo di Matrix (anche quando ciò risulta del tutto superfluo) e a volte risultano caricaturati sia nei dialoghi che nell'interpretazione degli attori.
I combattimenti spesso sono troppo lunghi e cadono talvolta nel ridicolo, mandando lo spettatore in confusione e distraendolo dalla trama principale.
Infine il confine tra naturale e soprannaturale è mal delineato e la spiegazione di alcuni avvenimenti risulta macchinosa e poco credibile.
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Quando sono andata al cinema ieri ero piena di aspettative nei confronti di questo film, promosso dalla critica e con un voto alquanto alto (3,5 stelline non è da tutti).
Subito dopo un accattivante inizio però, ho iniziato a ricredermi. I vari personaggi si muovono con un'agilità tale che farebbe impallidire Neo di Matrix (anche quando ciò risulta del tutto superfluo) e a volte risultano caricaturati sia nei dialoghi che nell'interpretazione degli attori.
I combattimenti spesso sono troppo lunghi e cadono talvolta nel ridicolo, mandando lo spettatore in confusione e distraendolo dalla trama principale.
Infine il confine tra naturale e soprannaturale è mal delineato e la spiegazione di alcuni avvenimenti risulta macchinosa e poco credibile.
In ogni caso questo film ha degli ottimi punti di forza; l'avvincente trama poliziesca, le stupende scenografie e i bellissimi costumi.
Insomma, a mio avviso la critica è stata troppo generosa, ma forse sono io a non essere ancora pronta ad apprezzare il cinema cinese.
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nevermore
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lunedì 29 agosto 2011
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wuxiawood
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Complessivamente un bellissimo film . Azione , giallo , fantasy miscelati nelle giuste dosi al tempo del medioevo cinese danno un risultato apprezzabile e soddisfacente che si spinge oltre la catalogazione di genere.
Abbandonandosi alla pedanteria non lo si potrebbe classificare come puro "wuxiapian" perchè il melting pot cinematografico , corretto e meticoloso è tale da andare oltre un genere , pur sempre interessante , ma diverso.
E' una pellicola potente , nella sceneggiatura , nella fotografia( e stranamente anche nei visi di solito poco o troppo espressivi degli ottimi attori cinesi ) che non avrebbe creato scalpore se fosse stata girata ad Hollywood.
Un ottimo prodotto da fine estate , se non il migliore del momento .
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Complessivamente un bellissimo film . Azione , giallo , fantasy miscelati nelle giuste dosi al tempo del medioevo cinese danno un risultato apprezzabile e soddisfacente che si spinge oltre la catalogazione di genere.
Abbandonandosi alla pedanteria non lo si potrebbe classificare come puro "wuxiapian" perchè il melting pot cinematografico , corretto e meticoloso è tale da andare oltre un genere , pur sempre interessante , ma diverso.
E' una pellicola potente , nella sceneggiatura , nella fotografia( e stranamente anche nei visi di solito poco o troppo espressivi degli ottimi attori cinesi ) che non avrebbe creato scalpore se fosse stata girata ad Hollywood.
Un ottimo prodotto da fine estate , se non il migliore del momento .
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lunfardo
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domenica 28 agosto 2011
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non pessimo
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ma certamente niente di che; giusto perché siamo ad agosto, ecco....La tigre e il Dragone o La città proibita sono lontani anni luce.
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mas v
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sabato 27 agosto 2011
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da vedere.
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Che vi piaccia o meno il genere China, questo film è da vedere.
O meglio, da gustare.
Grandi vedute (anche se sul filo del troppo-finto) e battaglie che solo nel Paese del Sol levante riescono a immaginare; e a riprodurre.
Ma da "la tigre e il dragone" in poi siamo abituati a vedere queste scene in assenza di gravità. In questo film però non c'è un abuso di tale tecnica.
Il rischio è quello di risultare un pochino ripetitivi e cloni di film già diventati famosi. Ma sempre meglio un clone di "Hero" che uno di "Hvdt.."
Interessante la storia, ottima la fotografia e la regia. Tsui Hark così è forse come dovrebbe essere sempre.
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Che vi piaccia o meno il genere China, questo film è da vedere.
O meglio, da gustare.
Grandi vedute (anche se sul filo del troppo-finto) e battaglie che solo nel Paese del Sol levante riescono a immaginare; e a riprodurre.
Ma da "la tigre e il dragone" in poi siamo abituati a vedere queste scene in assenza di gravità. In questo film però non c'è un abuso di tale tecnica.
Il rischio è quello di risultare un pochino ripetitivi e cloni di film già diventati famosi. Ma sempre meglio un clone di "Hero" che uno di "Hvdt.."
Interessante la storia, ottima la fotografia e la regia. Tsui Hark così è forse come dovrebbe essere sempre.
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alessandro stracquadaneo
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venerdì 26 agosto 2011
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avvincente
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ultimoboyscout
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domenica 14 agosto 2011
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la cina del vii secolo.
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Che delusione, nonostante non sia un grande estimatore del cinema orientale, mi aspettavo di più. Troppo plateale, troppo teatrale, troppi effetti poco speciali! E quelle piroette e capriole così poco reali, poco credibili e soprattutto poco fluide rendono anche le scene di combattimento e di azione pure meno interessanti. La storia vede il protagonista, antenato del più noto Sherlock Holmes (anche se i personaggi sono diversissimi) indagare su alcuni strani casi di autocombustione che minacciano l'ascesa al trono della prima imperatrice donna cinese. Un thriller di palazzo, ricchissimo di citazioni, in cui il talento di Tsui Hark apapre chiaro ma non convince un impianto narrativo sferragliante che scorre a scatti e a trati si inceppa e si impantana.
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Che delusione, nonostante non sia un grande estimatore del cinema orientale, mi aspettavo di più. Troppo plateale, troppo teatrale, troppi effetti poco speciali! E quelle piroette e capriole così poco reali, poco credibili e soprattutto poco fluide rendono anche le scene di combattimento e di azione pure meno interessanti. La storia vede il protagonista, antenato del più noto Sherlock Holmes (anche se i personaggi sono diversissimi) indagare su alcuni strani casi di autocombustione che minacciano l'ascesa al trono della prima imperatrice donna cinese. Un thriller di palazzo, ricchissimo di citazioni, in cui il talento di Tsui Hark apapre chiaro ma non convince un impianto narrativo sferragliante che scorre a scatti e a trati si inceppa e si impantana. A rivitalizzare questo film d'azione tipicamente cinese ci pensano i continui sconfinamenti nel fantasy e nel noir e se è vero che il regista non ama i compromessi, questo film era necessario, d'obbligo dopo i flop non alla sua altezza delle pellicole con Van Damme. Andy Lau il detective, invece è intenso e dallo sguardo arguto, perfettamente al suo posto nel film.
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pensionoman
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mercoledì 10 agosto 2011
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splendido...
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Nella Cina millenaria della dinastia Hang, una reggente in procinto di essere incoronata prima imperatrice della storia del celeste impero deve ricorrere all'aiuto di Dee Renjie, geniale investigatore dissidente da lei fatto arrestare 8 anni prima, per risolvere il dilemma inestricabile delle morti apparentemente sovrannaturali dei suoi più importanti dignitari, che rischiano di far ritardare irreparabilmente la sua incoronazione e di favorire il suo principale oppositore, il principe successore del precedente imperatore a capo di un esercito di 100.000 guerrieri.
In tutto questo il mitico investigatore, dotato di abilità quasi sovrumane di intelligenza e capacità di combattimento, dovrà fare i conti col proprio passato, intrighi governativi, il proprio senso dell'onore e del potere, e non da ultimo con l'amore, riuscendo, alla fine, a risolvere il mistero, non senza sacrificio personale e rischiando quasi di morire, attraverso numerose peripezie assai avventurose.
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Nella Cina millenaria della dinastia Hang, una reggente in procinto di essere incoronata prima imperatrice della storia del celeste impero deve ricorrere all'aiuto di Dee Renjie, geniale investigatore dissidente da lei fatto arrestare 8 anni prima, per risolvere il dilemma inestricabile delle morti apparentemente sovrannaturali dei suoi più importanti dignitari, che rischiano di far ritardare irreparabilmente la sua incoronazione e di favorire il suo principale oppositore, il principe successore del precedente imperatore a capo di un esercito di 100.000 guerrieri.
In tutto questo il mitico investigatore, dotato di abilità quasi sovrumane di intelligenza e capacità di combattimento, dovrà fare i conti col proprio passato, intrighi governativi, il proprio senso dell'onore e del potere, e non da ultimo con l'amore, riuscendo, alla fine, a risolvere il mistero, non senza sacrificio personale e rischiando quasi di morire, attraverso numerose peripezie assai avventurose.
Pur richiamando espressamente Sherlock Holmes praticamente in tutto (l'ironia, l'arguzia, la geniale intelligenza, le doti di combattente, il fascino e persino un aiutante degno del dottor Watson), "Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma" è un "giallo" ricco di avventura che si distacca completamente dal mitico clichè di Sir Arthur Conan Doyle, reinventando un genere a metà tra il mistero da risolvere e lo storico, il fantasy e il fumettone avventuroso degno della Golden Age americana, e mantenendo nel contempo quelle peculiarità del genere cinese di arti marziali, tra l'artistico e il kung fu, senza tuttavia esasperarle.
Opera decisamente divertente, avvincente e appassionante, fa tornare ragazzi ma è anche ricca di emozioni e ambientazioni stupende, per cui piace subito anche ai non amanti del genere, quale che si voglia definirlo, e scorre piacevolmente fino al grandioso finale, ricco peraltro di grandiosi effetti speciali.
Degni di plauso e particolare citazione, ovviamente, i duelli spettacolari e "danzanti", che richiamano i ninja delle storie di samurai giapponesi, ma anche i misteri delle "metamorfosi" tramite agopuntura di due personaggi che si riveleranno fondamentali; le ingegnose "macchine combattenti" volanti che simulano un guerriero di metallo, governate da sedicenti guerrieri mascherati "burattinai", degne delle maschere della drammaturgia greca e dei pupi siciliani; la struttura meccanica del Buddha cavo alto 270 mt, macchina stupefacente degna delle macchine da guerra romane (e non è un caso che un generale romano sia l'ospite straniero in visita che rende i suoi omaggi all'opera della futura imperatrice, riprendendo così anche un interessantissimo spunto storico di Valerio Massimo Manfredi sulla possibilità di contatto tra l'Impero Romano e quello Cinese); e ancora le idee stupefacenti, anche sotto il profilo scenografico, dell'affascinante crepuscolare regno sotterraneo, dove le ombre prendono vita, di platonica memoria, del porto e della cittadella imperiale, sontuosi e possenti, e infine dell'affascinante e bellissimo monastero segreto.
Insomma, un film assolutamente da vedere, non solo per l'aspetto estetico e il divertimento dell'avventura, ma soprattutto per la bellezza della storia e la ricchezza dei suoi contenuti.
4 stelle.
un saluto e sempre buona visione
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rongiu
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venerdì 5 agosto 2011
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dal gineceo ad imperatrice regnante.
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Seconda parte.
Film di costume, dramma, suspense, azione “Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma” è una co-produzione tra Cina ed Hong Kong. Diretto da Tsui Hark, co-sceneggiato da Chen Kuo-Fu / Zhang Jialu, prende linfa dall’omonimo libro di Lin Qianyu. Il film vede il ruolo principale del Detective Dee interpretato da Andy Lau; la direzione artistica e le coreografie dei combattimenti affidate all’esperienza di Sammo Hung. Il cast, inoltre, comprende Carina Lau \ l’Imperatrice Wu Zetian /, Li Bingbing \ Shangguan Jing’er /,Deng Chao \ Pei Donglai / e Tony Leung Ka-Fai \ Shatuo Zhong /. Nel maggio del 2009, in Cina, nei più grandi studi cinematografici del mondo “Hengdian World Studio di Zhejiang”, iniziano le riprese.
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Seconda parte.
Film di costume, dramma, suspense, azione “Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma” è una co-produzione tra Cina ed Hong Kong. Diretto da Tsui Hark, co-sceneggiato da Chen Kuo-Fu / Zhang Jialu, prende linfa dall’omonimo libro di Lin Qianyu. Il film vede il ruolo principale del Detective Dee interpretato da Andy Lau; la direzione artistica e le coreografie dei combattimenti affidate all’esperienza di Sammo Hung. Il cast, inoltre, comprende Carina Lau \ l’Imperatrice Wu Zetian /, Li Bingbing \ Shangguan Jing’er /,Deng Chao \ Pei Donglai / e Tony Leung Ka-Fai \ Shatuo Zhong /. Nel maggio del 2009, in Cina, nei più grandi studi cinematografici del mondo “Hengdian World Studio di Zhejiang”, iniziano le riprese. Nel settembre del 2010 è stata programmata la visione nelle sale cinematografiche cinesi (lingua/mandarino) e ad Hong Kong (lingua/cantonese). Si deve alla ventennale produzione letteraria dell’olandese Robert van Gulik, se a noi occidentali è stata data la possibilità di conoscere l’abilità investigativa e le relative deduzioni del detective; il quale, profondo conoscitore dell’animo umano, è in grado anche attraverso indizi ritenuti superflui o inutili, di risolvere casi delicati ritenuti impossibili ed amletici. Il ventennio di produzione letteraria comprende gli anni che vanno del 1946 al 1966. Il giudice/detective è realmente esistito durante il periodo della dinastia Tang.
Il film
E’ l’anno 690 d.C., una enorme statua rappresentante un asintotico Buddha con le sembianze imperiali, viene costruita. I lavori devono essere ultimati prima dell’intronizzazione dell’imperatrice Wu, anche al fine di palesare la suprema rispettabilità, dignità e fertilità dell’impero. Chi è l’imperatrice Wu Zetian? E’ una donna che regge ormai da sette anni le sorti dell’impero e sta per essere incoronata. Sarà la prima imperatrice donna, un evento storico di enorme portata. Il Potere ha il suo prezzo; Wu Zetian non è ben voluta dai vecchi dignitari di corte, nei “Palazzi del Potere” la tranquillità è solo apparente. La potente donna è vista come usurpatrice. La morte dell’imperatore Gao Zong della dinastia Tang ha lasciato in eredità notevoli malumori.
Tutto ha inizio…
Tutto ha inizio durante la visita del diplomatico omayyade Aspar al Buddha Torreggiante. Il Buddha, altissimo, simboleggia i Trentatré Cieli e il raggiungimento della Nona Nuvola (livelli del bodhisattva). Per la sua costruzione sono state utilizzate ragguardevoli risorse; utilizzati due milioni di Jin (1 Jin = 500 g) di metallo. Più di 1000 jin sono fusi ogni giorno. Dalla sommità del Buddha, attraverso i grandi occhi il panorama di cui si gode è eccellente. All’interno della costruzione, fa bella mostra di sé un pilastro tubolare altissimo e circondato da ottantuno catene d’acciaio. In occasioni di eventi quali terremoti o uragani queste catene hanno la funzione di “tirare” in direzione opposta per prevenire il crollo.
La prima fiamma fantasma – Le immediate indagini
Purtroppo è il veterano Maestro Jia il primo a subire le conseguenze di una combustione interna, mentre osserva il panorama dell’immenso impero con il diplomatico Aspar. I due, circondati dalla Corte del Cerimoniale, si trovano su di una impalcatura al di fuori dell’occhio sinistro del grande Buddha. Il corpo, ridotto quasi in cenere, precipita all’interno della costruzione sotto gli occhi di un atterrito Shatuo Zhong. I risultati delle prime indagini confermano abbondante presenza di fosforo sul corpo del maestro. Intanto al Palazzo… Il fuoco non sarà consentito nel Palazzo. Le fiamme sostituite da perle notturne; ed intanto fa il suo ingresso il Cappellano Imperiale; è un cervo. (Ascoltiamo il suo colloquio con l’Imperatrice, introduce la prossima venuta a corte del detective Dee).
Il Cappellano Imperiale: – Tutto è transitorio seguite il Mandato Celeste.
L’imperatrice: - Benvenuto, Cappellano. Inginocchiatevi tutti!
Il Cappellano Imperiale: – I fenomeni astronomici sono caotici. Un male si avvale del mio periodo di ritiro spirituale per disturbare il regno terreno contro natura.
L’imperatrice: - Cappellano la prego, mi illumini.
Il Cappellano Imperiale: – Il male sta commettendo crimini da quando otto anni fa, Venere lasciò il Palazzo. Fu esiliato e incarcerato e non fece più ritorno.
L’imperatrice: - Esiliato? Venere è un prigioniero?
Il Cappellano Imperiale: – Venere originario di Yang Qui della città Dee.
L’imperatrice: - Lasciò il Palazzo otto anni fa? Originario della città di Dee? Il Cappellano si riferisce a Detective Dee?
La serva fedele : – Otto anni fa, Dee si oppose alla vostra reggenza e fu incarcerato per tradimento. Se lo rilasciate i dissidenti diventeranno più combattivi! La prego di pensarci bene, Vostra Maestà.
Il Cappellano Imperiale: – Appena Venere farà ritorno il caos finirà e tutte le stelle saranno in quiete.
L’imperatrice: - Portatemi Dee vivo a tutti i costi!
-
Anni addietro Dee si oppose violentemente alla reggenza dell’Imperatrice; a motivo di ciò fu allontanato. Perché l’Imperatrice si fida di lui nominandolo addirittura Commissario Imperiale (per risolvere il caso) e lavorare così con la Corte Suprema?
-
Dee, non crede possibile che qualcuno utilizzi la magia nera per commettere gli omicidi. E gli amuleti inizialmente rimossi?
Prima deduzione di Dee: - Dee – Il maestro Xue prese fuoco alle tre del pomeriggio quando .. …. …….. ….. ovest. Il Buddha era circondato da …… ma una volta entrato nel piazzale delle armi prese fuoco. Perché il piazzale delle armi non era ……. … …. Quindi deduco che il …. abbia ……… .. ……!
Seconda deduzione di Dee: - Entrambi qui ………. …. ….. che conteneva … …… Il calore del luogo ... .. ….. ….. …. Ma non può essere! Avrei potuto spostare l’amuleto per primo ma il maestro Xue l’ha fatto prima di me. L’assassino ha ucciso usando l’amuleto ma come poteva sapere che il maestro Xue lo strappava e poi ………. . ….. così in anticipo? Non dovrebbe quindi avere niente a che fare con . ….. Ufficiale! Anche se lavorate sotto ordini diretti dell’Imperatrice avete bisogno di ascoltare il mio modesto parere.
Ed ancora:
Gli scarabei di fuoco.
Il bazar fantasma.
La città di Luoyang e la dinastia Han.
Una nuova città e la dinastia Sui.
Il ventriloquismo del Cappellano.
Eliminare i dissidenti. (una lezione poco democratica)
Il vero progetto del pilastro tubolare.
“Liberate il liquido fuso!”
Il crollo dell’intero Buddha e l’angolo di caduta.
Dee scopre il colpevole.
Dee: - … Governare implica potere e stratagemmi ma il giusto e lo sbagliato non può essere confuso! Possa l’Imperatore conoscere ogni Vostro singolo movimento e lasciare che il potere torni al suo successore della dinastia Tang così che ogni cosa torni nella normalità.
Nell’anno 690 d.c. L’Imperatrice Wu divenne la prima e unica Imperatrice femminile nella storia della Cina. Quindici anni dopo, nel 705 d.c. L’imperatrice Wu si ritirò dal trono restituendo il titolo al principe ereditario in onore della promessa fatta al Detective Dee.
La fotografia di Chan Chi Ying / Chan Chor Keung; il montaggio di Yau Chi Wai / Xiao Yang e le musiche di Peter Kam; completano un cast che ha dato vita ad un film ottimo e per tutte le stagioni.
Good Click!
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