carpe diem
|
lunedì 19 luglio 2010
|
promessa non mantenuta
|
|
|
|
In fondo l'idea era buona. Un diavolo in terra che cerca di scappare dal diavolo degli inferi, prima combattendo e poi rinnegando il suo credo ed essere. Poi il viaggio per redimersi e l'incontro con il cupo destino per mettere tutto in ordine. Una buona base, che è stata malamente costruita.
Il regista Michael J. Basset cerca con affanno quella particolarizzaazione che possa dare un nuovo slancio ai film Fantasy, visto che dalla triologia dei Signori degli Anelli il genere pare essersi fermato. Seguendo tale scuola ecco il sapore Dark, la pioggia e gli scenari cupi che devono dare forza al personaggio di Solomon. Persino il volto di Purefoy si sposa bene, ma il meccanismo non parte. La storia viene troppo forzata dagli eventi che si susseguono, gli ideali prima forti e limpidi pian piano si confondono e cadono nell'ovvio.
[+]
In fondo l'idea era buona. Un diavolo in terra che cerca di scappare dal diavolo degli inferi, prima combattendo e poi rinnegando il suo credo ed essere. Poi il viaggio per redimersi e l'incontro con il cupo destino per mettere tutto in ordine. Una buona base, che è stata malamente costruita.
Il regista Michael J. Basset cerca con affanno quella particolarizzaazione che possa dare un nuovo slancio ai film Fantasy, visto che dalla triologia dei Signori degli Anelli il genere pare essersi fermato. Seguendo tale scuola ecco il sapore Dark, la pioggia e gli scenari cupi che devono dare forza al personaggio di Solomon. Persino il volto di Purefoy si sposa bene, ma il meccanismo non parte. La storia viene troppo forzata dagli eventi che si susseguono, gli ideali prima forti e limpidi pian piano si confondono e cadono nell'ovvio. I nemici vogliono phatos ma alla fine rovinano tutto quello che prima si era creato.
Il film nella prima parte cresce bene, ma nella seconda si rovina sino al finale che mostra tutto le sue pecche ed errori. Solomon Kane non riesce quindi a rispettare gli impegni presi ed il livello è decisamente scarso. Anche il montaggio risultato pacato prima e confusionario poi. Impossibile quindi pensare si promuovere tale film.
Molto bene i costumi e anche l'atmosfera che si riesce a creare. Inoltre ottimo il Trailer che da curiosità ad un film che in sé non appaga neanche i fan del genere.
Chissà se con altre mani il lavoro avrebbe avuto più giustizia. Chissà.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carpe diem »
[ - ] lascia un commento a carpe diem »
|
|
d'accordo? |
|
vincentin86
|
mercoledì 21 luglio 2010
|
un action mancato...
|
|
|
|
Nell’Inghilterra del 1500 il prode protagonista della storia, Solomon Kane, sta compiendo insieme ai suoi uomini l’ennesima incursione in un castello, abitato, quasi interamente, da creature demoniache. Il personaggio appare fin da subito un carnefice, un assassino senza paura e privo di ogni sentimento di pietà. Giunto al cospetto del padrone del castello, si rende conto di trovarsi di fronte al guardiano di Lucifero, Signore degli Inferi. Questo incontro turba profondamente il capitano Kane, che grazie ad una circostanza fortuita riesce a sottrarsi alla battaglia gettandosi da un finestrone. Il servitore di Lucifero lo minaccia apertamente e lo rende consapevole di essere maledetto per le azioni commesse in passato e che queste lo perseguiteranno per tutta la vita.
[+]
Nell’Inghilterra del 1500 il prode protagonista della storia, Solomon Kane, sta compiendo insieme ai suoi uomini l’ennesima incursione in un castello, abitato, quasi interamente, da creature demoniache. Il personaggio appare fin da subito un carnefice, un assassino senza paura e privo di ogni sentimento di pietà. Giunto al cospetto del padrone del castello, si rende conto di trovarsi di fronte al guardiano di Lucifero, Signore degli Inferi. Questo incontro turba profondamente il capitano Kane, che grazie ad una circostanza fortuita riesce a sottrarsi alla battaglia gettandosi da un finestrone. Il servitore di Lucifero lo minaccia apertamente e lo rende consapevole di essere maledetto per le azioni commesse in passato e che queste lo perseguiteranno per tutta la vita.
Trovando rifugio in un monastero, Solomon Kane decide di diventare cattolico scegliendo un cammino di pace e sperando, così, di avere l’anima redenta per tutte le azioni commesse. Tuttavia con il proseguire della storia si viene a conoscenza del passato del protagonista e l’incontro con una famiglia cattolica lo cambia in modo profondo, scatenando in lui il desiderio di vendetta, con il conseguente abbandono del sentiero di pace.
Il film di Bassett porta alla ribalta un attore giovane,James Purefoy, che interpretando Solomon Kane mostra tutte le debolezze dell’uomo di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili. Il personaggio non è né eroe né leggenda, come descritto dal trailer di apertura, è un’ impaurito, insicuro e a tratti terrorizzato per quello che gli potrebbe accadere. Il capitano Kane non affronta senza paura i suoi timori, ma cerca nella religione una possibile salvezza, che sa già di non poter ottenere.
Il regista concentra la sua attenzione sull’argomento religioso, tralasciando numerose scene d’azione, che avrebbero potuto aumentare notevolmente il potenziale del film, a mio parere inespresso. L’argomento metafisico, riguardante i demoni, richiede, dal punto di vista dello spettatore, una maggiore spettacolarità e battaglie al limite dell’impossibile, cose che, in questo film, non si sono viste per niente.
Per finire, l’ambientazione, con la caduta di una pioggia incessante dall’inizio alla fine, getta lo spettatore in un vortice di emozioni negative dove non se ne trova uscita, ed il film risulta molto lungo e a tratti pesante.
Sconsiglio la visione di questo film a tutti gli spettatori che vanno alla ricerca di un action movie con un eroe spettacolare, senza macchia e senza paura.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vincentin86 »
[ - ] lascia un commento a vincentin86 »
|
|
d'accordo? |
|
molenga
|
venerdì 14 ottobre 2011
|
banale
|
|
|
|
Solomon è figlio secondogenito di un nobile...come tale è destinato a prendere i voti, ma si ribella e diviene uno spietato guerriero....per sfuggire al demonio, cui la sua anima è destinata, si rifugia in convento, ma non è quello il destino che l'attende: salvando una ragazza e, con lei, molte altre anime, pulirà se stesso dal peccato. Film mediocre anche se passabile dal punto di vista dell'intrattenimento: non c'è sceneggiatura, si gioca tutto syul ritmo e sul conflitto tra bene e male. il protagonista è calibrato, niente di più. per un pubblico adolescente.
|
|
[+] lascia un commento a molenga »
[ - ] lascia un commento a molenga »
|
|
d'accordo? |
|
lore64
|
sabato 9 giugno 2012
|
belle idea e ambientazione ma filmetto pietoso
|
|
|
|
Interessante l'idea di recuperare il personaggio di Howard, ottimo lo sfondo tetro, i panorami piovosi e il tema dannazione/redenzione (per quanto spinto molto oltre il contesto dei racconti originali).
Il problema è che su queste ottime basi il regista imbastisce un filmetto di quart'ordine, sconclusionato nella trama, con una successione continua e inverosimile di colpi di scena. Non appena Kane esce da un'avventura il regista lo riprecipita in una diversa, tutti i personaggi del film finiscono in qualche maniera per reincontrarsi, la conclusione è la più scontata che si potesse immaginare.
L'unica parte coerente e avvincente sono i 20 minuti che Kane passa in compagnia della famigliola.
[+]
Interessante l'idea di recuperare il personaggio di Howard, ottimo lo sfondo tetro, i panorami piovosi e il tema dannazione/redenzione (per quanto spinto molto oltre il contesto dei racconti originali).
Il problema è che su queste ottime basi il regista imbastisce un filmetto di quart'ordine, sconclusionato nella trama, con una successione continua e inverosimile di colpi di scena. Non appena Kane esce da un'avventura il regista lo riprecipita in una diversa, tutti i personaggi del film finiscono in qualche maniera per reincontrarsi, la conclusione è la più scontata che si potesse immaginare.
L'unica parte coerente e avvincente sono i 20 minuti che Kane passa in compagnia della famigliola. Ne emerge un quadro al tempo stesso verosimile, umanamente coinvolgente e prelusivo, nella cupezza del paesaggio e nella presenza continua del tema della dannazione, a una rottura violenta del quadretto armonioso. Purtroppo i gusti del pubblico sono talmente pacchiani che non appena si passa all'azione molti registi sembrano sentirsi tenuti ad abbandonare ogni pretesa di gusto e di verosimiglianza.
Il peggio di questo film, tuttavia, è altrove.
1) Anzitutto nell'intollerabile doppiaggio in basic Italian che riproduce passo passo la struttura sintattica dell'inglese;
2) poi nelle scene di combattimento, ispirate al principio del supereroe solitario che da solo e magari a mani nude fa strage di decine di nemici armati, supercorazzati e supernerboruti... uno spettacolo grottesco, che da solo fa passare alla persona pensante (lo so, ce ne sono poche) la voglia di proseguire nella visione.
Di valido rimane soltanto l'idea di fondo, il pelame della ragazzotta e qualche scena che si eleva sopra la media (quando non ci sono combattimenti): interessante ad es. l'episodio della strega.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lore64 »
[ - ] lascia un commento a lore64 »
|
|
d'accordo? |
|
sandro roy
|
giovedì 22 luglio 2010
|
altra delusione dopo quella di predators
|
|
|
|
Ok per le ambientazioni,scenografia e costumi, ma troppi alti e bassi, anzi, più bassi che alti, caratterizzano questo film. Il doppiaggio, a mio avviso, è davvero scadente e i dialoghi scontati. Il protagonista sembra Rambo con il costume da Van Helsing, anche perchè questo James Purefoy ( alias Solomon ) è un attore mediocre, come dimostra la sua filmografia. La trama è piuttosto scontata, tant'è che solo Solomon non capisce chi si cela dietro la maschera del nemico neanche quando il padre glie lo svela. La storia d'amore è povera ed incomprensibile, visto che tra gli innamorati del momento c'è stato solo qualche fugace sguardo. Il suo risveglio di soprassalto, poi, elimina ogni speranza ad una conclusione rispettosa della pellicola.
[+]
Ok per le ambientazioni,scenografia e costumi, ma troppi alti e bassi, anzi, più bassi che alti, caratterizzano questo film. Il doppiaggio, a mio avviso, è davvero scadente e i dialoghi scontati. Il protagonista sembra Rambo con il costume da Van Helsing, anche perchè questo James Purefoy ( alias Solomon ) è un attore mediocre, come dimostra la sua filmografia. La trama è piuttosto scontata, tant'è che solo Solomon non capisce chi si cela dietro la maschera del nemico neanche quando il padre glie lo svela. La storia d'amore è povera ed incomprensibile, visto che tra gli innamorati del momento c'è stato solo qualche fugace sguardo. Il suo risveglio di soprassalto, poi, elimina ogni speranza ad una conclusione rispettosa della pellicola.
Il film si chiude frettolosa lasciandomi pienamente insoddisfatto.
Dopo Predators e quest'ultimo lavoro diretto da Michael J. Bassett aspetto con ansia tempi migliori.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sandro roy »
[ - ] lascia un commento a sandro roy »
|
|
d'accordo? |
|
cindowen
|
lunedì 9 agosto 2010
|
in media non mi è piaciuto
|
|
|
|
Il film, tratto dall'omonima serie di racconti di Robert Howard, narra le vicende di Solomon Kane, ex soldato di ventura del VII secolo, artefice di stragi e crudeltà di ogni tipo il quale, trovandosi di fronte alla certezza della dannazione, si ravvede e diventa un accanito persecutore delle forze del male. Kane è il personaggio più tormentato, misticheggiante e meglio riuscito di Howard, il quale dal canto suo non è si è mai impegnato troppo a dare uno spessore psicologico ai suoi personaggi (vedi Conan!). Dalla sua l'opera cinematografica ha un'ambientazione riuscita, un'Inghilterra tormentata dalle guerre di religione e dalla stregoneria in mezzo a neve, pioggia e fango, discreta la fotografia, curati i costumi e il trucco (danno un'idea della sporcizia ovunque imperante, della povertà e delle ristrettezze patite dai personaggi), efficace lo spunto religioso e misticheggiante sul tema dannazione-redenzione.
[+]
Il film, tratto dall'omonima serie di racconti di Robert Howard, narra le vicende di Solomon Kane, ex soldato di ventura del VII secolo, artefice di stragi e crudeltà di ogni tipo il quale, trovandosi di fronte alla certezza della dannazione, si ravvede e diventa un accanito persecutore delle forze del male. Kane è il personaggio più tormentato, misticheggiante e meglio riuscito di Howard, il quale dal canto suo non è si è mai impegnato troppo a dare uno spessore psicologico ai suoi personaggi (vedi Conan!). Dalla sua l'opera cinematografica ha un'ambientazione riuscita, un'Inghilterra tormentata dalle guerre di religione e dalla stregoneria in mezzo a neve, pioggia e fango, discreta la fotografia, curati i costumi e il trucco (danno un'idea della sporcizia ovunque imperante, della povertà e delle ristrettezze patite dai personaggi), efficace lo spunto religioso e misticheggiante sul tema dannazione-redenzione. Il resto purtroppo non mi sembra all'altezza: la sceneggiatura è abbastanza banale e prevedibile, a tratti noiosa, oltre a dare una lettura discontinua della vicenda; gli effetti speciali, lungi dall'apparire spaventosi, sembrano presi qua e là da altri film (mi hanno fatto un po' ridere, soprattutto il gigantesco demone delle scene finali che mi sapeva di Balrog lontano un miglio); le scene di combattimento mi sembrano girate in modo approssimativo; James Purefoy è legnoso, nonostante abbia i numeri in quanto a presenza scenica, discreti gli altri attori. In media, il film non riesce a rendere pienamente credibile né il tormento del protagonista e l'orrore dei suoi incubi, né ad esprimere l'orrore che pretende di evocare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cindowen »
[ - ] lascia un commento a cindowen »
|
|
d'accordo? |
|
iosepos
|
giovedì 15 luglio 2010
|
nauseante
|
|
|
|
Non colpisce nulla di questo film, se non alcune ovvietà che ti fanno alzare dalla poltrona per gridare: "l'avevamo capito tutti". E' sicuramente un buon induttore del sonno. A partire dalla sequenza di apertura molto povera e contraddittoria nelle parole del protagonista, il film è costellato da quelle ovvietà di cui parlavo prima. Quando uso il termine ovvietà, chiaramente mi riferisco non al fatto che ci sia della retorica nel film, ma all'uso che se ne fa. La retorica esiste in ogni film, altrimenti sarebbe impossibile veicolare un messaggio, ma in questo caso se ne fa un uso per niente originale al punto tale da essere nauseante. Non è difficile prevedere il susseguirsi dei fatti (non leggete se non avete visto il film: che la bambina fosse la strega era da subito evidente, come è evidente che il bestione mascherato sia il fratello e che lui si sarebbe decrocifisso da solo etc.
[+]
Non colpisce nulla di questo film, se non alcune ovvietà che ti fanno alzare dalla poltrona per gridare: "l'avevamo capito tutti". E' sicuramente un buon induttore del sonno. A partire dalla sequenza di apertura molto povera e contraddittoria nelle parole del protagonista, il film è costellato da quelle ovvietà di cui parlavo prima. Quando uso il termine ovvietà, chiaramente mi riferisco non al fatto che ci sia della retorica nel film, ma all'uso che se ne fa. La retorica esiste in ogni film, altrimenti sarebbe impossibile veicolare un messaggio, ma in questo caso se ne fa un uso per niente originale al punto tale da essere nauseante. Non è difficile prevedere il susseguirsi dei fatti (non leggete se non avete visto il film: che la bambina fosse la strega era da subito evidente, come è evidente che il bestione mascherato sia il fratello e che lui si sarebbe decrocifisso da solo etc.) tranne in un caso (non leggete se non avete visto il film: il bambino sgozzato è stata una bella mossa, ci si aspettava la morte della famiglia, ma personalmente non il fatto che il bambino fosse sgozzato per primo e sebbene si veda poco dell'atto, è comunque d'impatto). Lasciando perdere quindi i problemi di una trama che funziona molto male, esistono, secondo me, anche delle pecche di regia. Mi riferisco agli stacchi che definire "assurdi" è forse riduttivo. Questi sono confusi e fanno perdere il ritmo delle azioni e della storia anche. Ne cito alcuni: quando Solomon viene colpito alla testa dai tre balordi che lo hanno minacciato di morte, si risveglia magicamente sul carro di William Crowthorn (tra l'altro il carro gli era passato avanti in precedenza superandolo, ed essendo un carro si presuppone faccia anche più strada di un uomo a piedi). Come ci è finito? Perchè i balordi l'hanno graziato? Quando Solomon si risveglia all'interno del carro, si vede una luce arancione provenire da fuori, ma quando l'inquadratura passa all'esterno del carro (con tanto di frase di William che continua ad essere pronunciata nel passaggio di inqudratura) c'è una luce totalmente diversa, grigia; in un'altra occasione Solomon da una cella silenziosa passa ad essere con i compagni in combattimento e in piena conversazione. Si potrebbe continuare con gli esempi, ma non credo ci sia bisogno. Altra cosa molto negativa è il nemico finale. E' un nemico gigantesco quanto inutile, non fa praticamente nulla, muore immediatamente senza nemmeno aver ingaggiato un vero duello (anche Malachia non è granchè come stregone che ha messo in ginocchio intere popolazioni). L'unica nota positiva, a mio modesto parere, è stata la sequenza della chiesa (sebbene anche lì il prete sia qualcosa di scontato scontato). Non mi aspettavo un grande film, ma che almeno ci si divertisse. Sembra di essere in un film che si chiami: Gesù Cristo contro gli skin. Voler inserire a tutti i costi il parallelo con il Cristo facendolo diventare un guerriero redento (per non perdere l'anima dopo averla concessa al Diavolo) che in tutto il film prende un solo pugno è un tripudio di banalità. Soldi buttati.
[-]
[+] "gesù contro gli skin"!
(di macchia88)
[ - ] "gesù contro gli skin"!
|
|
[+] lascia un commento a iosepos »
[ - ] lascia un commento a iosepos »
|
|
d'accordo? |
|
|