numenoreano
|
venerdì 25 novembre 2011
|
confessioni di un malandrino
|
|
|
|
La storia è presto detta: Jean Claude Van Damme, nel ruolo di se stesso, si ritrova casualmente coinvolto in un Dog Day Afternoon nel quale viene riconosciuto dai malfattori ed usato come capro espiatorio. Per questo la pellicola non è un biopic, ma un ibrido dato che realtà e finzione si incrociano. Un "essere John Malkovich" in salsa belga.
Nonostante abbia la possibilità di intervenire da eroe hollywoodiano, ruolo che dovrebbe essergli più congeniale, JCVD crolla. La vita reale è più dura di un teatro di posa. In questo modo il regista decide di nobilitare la sua figura percorrendo una strada finalmente differente dal solito torneo kumite, umiliandolo e cercando di farcelo piacere in un'altra veste dato che quello in kimono oramai ha finito le pile zinco-carbone.
[+]
La storia è presto detta: Jean Claude Van Damme, nel ruolo di se stesso, si ritrova casualmente coinvolto in un Dog Day Afternoon nel quale viene riconosciuto dai malfattori ed usato come capro espiatorio. Per questo la pellicola non è un biopic, ma un ibrido dato che realtà e finzione si incrociano. Un "essere John Malkovich" in salsa belga.
Nonostante abbia la possibilità di intervenire da eroe hollywoodiano, ruolo che dovrebbe essergli più congeniale, JCVD crolla. La vita reale è più dura di un teatro di posa. In questo modo il regista decide di nobilitare la sua figura percorrendo una strada finalmente differente dal solito torneo kumite, umiliandolo e cercando di farcelo piacere in un'altra veste dato che quello in kimono oramai ha finito le pile zinco-carbone.
Devo dire che, se abilmente si farà slalom tra alcune facili retoriche, se non si farà caso ad una fotografia al limite del televisivo, se si metteranno da parte i pregiudizi verso un "attore" che se li è del tutto meritati... una volta operate una bella dozzina di queste buone intenzioni, sono sicuro che questo film risorgerà sotto un'altra luce.
Tutte queste pecche appariranno come necessarie al racconto, alla messa in scena della sua vita la quale pare esser non meno vuota e finta dei suoi film. Come se vivere nella realtà fosse per lui ormai alla pari del "recitare" in uno dei suoi film a basso costo: tutto sembra finto e scontato, eccessivamente retorico e persino di bassa qualità visiva.
Sotto questa luce Mabrouk El Mechri riesce nell'improbabile: dare un'anima al povero JCVD il quale, udite udite, finalmente recita in un monologo tutto suo. E se questo non risulti come, che so, quello sublime di Bierbichler nei primissimi minuti di "Cuore di Vetro" o quello di "Anna Magnani" in Bellissima, è vero anche che Gianclaudio finalmente potrà dire di aver interpretato il miglior monologo (ed anche l'unico) della sua carriera.
Le doti del regista, nonostante la poca maestria tecnica a cui vorrebbe farci abboccare in tante occasioni, è indubbia:
il bel piano sequenza iniziale e la "nobilitazione" del protagonista in stile confessione al padreterno ne sono conferma.
E buona pace se, dopo questo, i titoli di Van Damme sono continuati ad essere "Universal Soldier: Regeneration", "Weapon", "Universal Soldier: 'sta Cippa". Perchè, recita il proverbio: al primo colpo non cade la quercia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a numenoreano »
[ - ] lascia un commento a numenoreano »
|
|
d'accordo? |
|
nicomito
|
lunedì 5 settembre 2011
|
anche i grandi sbagliano....
|
|
|
|
Il fisico è ancora prestante ma questo film è decisamente il peggiore che ha mai girato..speriamo si rifaccia presto con qualche pellicola migliore..in bocca al lupo..
|
|
[+] lascia un commento a nicomito »
[ - ] lascia un commento a nicomito »
|
|
d'accordo? |
|
frank75
|
martedì 23 marzo 2010
|
un ritratto originale, autoironico e raffinato.
|
|
|
|
Mentre è in corso con la moglie la causa per l'affidamento della loro bambina, Jean-Claude Van Damme (che interpreta se stesso) torna nella sua città natale, Bruxelles, forse per ritrovare un po’ di tranquillità visto che nulla sembra ormai andargli nel verso giusto: Hollywood sembra essersi dimenticato di lui (gli viene sempre preferito il rivale Steven Seagal), i debiti con le tasse non gli danno tregua, la moglie lo accusa di far film inutili, violenti e diseducativi, nonché la figlia si vergogna per le magre figure che fa in tv. Come se non bastasse, quando si reca presso un ufficio postale ad incassare un bonifico finisce coinvolto in una rapina. Conosciuti i suoi problemi economici e familiari, basta un attimo alla polizia per attribuirgliene la responsabilità.
[+]
Mentre è in corso con la moglie la causa per l'affidamento della loro bambina, Jean-Claude Van Damme (che interpreta se stesso) torna nella sua città natale, Bruxelles, forse per ritrovare un po’ di tranquillità visto che nulla sembra ormai andargli nel verso giusto: Hollywood sembra essersi dimenticato di lui (gli viene sempre preferito il rivale Steven Seagal), i debiti con le tasse non gli danno tregua, la moglie lo accusa di far film inutili, violenti e diseducativi, nonché la figlia si vergogna per le magre figure che fa in tv. Come se non bastasse, quando si reca presso un ufficio postale ad incassare un bonifico finisce coinvolto in una rapina. Conosciuti i suoi problemi economici e familiari, basta un attimo alla polizia per attribuirgliene la responsabilità. Ma i veri rapinatori, assai più furbi dei poliziotti, finiscono per cavalcare quel equivoco a loro vantaggio. Alla fine tutto si chiarirà come è facile intuire. Giusto? Neanche per idea, quando le cose iniziano ad andare male non c’è limite al peggio.
Film assolutamente atipico, che seppur mancando un po’ di ritmo, è di una raffinatezza sopraffina. Le tecniche cinematografiche utilizzare sono alternative ma più che appropriate per donare quel tocco aggiuntivo di originalità ad un già ispirato copione. Apprezzabilissima la capacità autoironica del protagonista che intenzionato a rilanciare la propria immagine in un momento di stagnazione della propria carriera accetta di fare una profonda autocritica e anche a prendersi notevolmente in giro. Un film da non perdere non solo e non tanto per i fan più accaniti dell’imprese cinematografiche del famoso campione di karate, che potrebbero anche rimanere delusi, ma per tutti i veri amanti del cinema e di pellicole alternative che escono dai soliti clichè ormai collaudati.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a frank75 »
[ - ] lascia un commento a frank75 »
|
|
d'accordo? |
|
wynorski guiaz '80s
|
lunedì 19 ottobre 2009
|
nel centro di jcvd
|
|
|
|
Il famoso attore Jean Claude Van Damme torna nel suo paese nativo in Belgio per prelevare una somma di denero alla banca e ripartire subito dopo verso il tribunale in America dove lo aspetta il processo di affido della custodia della figlia. Ma nella banca postale, tre criminali rendono ostaggi un gruppo di persone compreso Van Damme, il quale è costretto di fingersi(alla polizia) complice dei malintenzionati. Ne conseguiranno degli imprevisti. A fine anni '80, l'eroe di Bruxelles era un idolo Americano in pellicole di lotta e combattimenti. Verso metà anni '90 la sua carriera cominciava a implodere con una serie di pellicole malamente criticate e ritenute stereotipate e pieni di luoghi comuni.
[+]
Il famoso attore Jean Claude Van Damme torna nel suo paese nativo in Belgio per prelevare una somma di denero alla banca e ripartire subito dopo verso il tribunale in America dove lo aspetta il processo di affido della custodia della figlia. Ma nella banca postale, tre criminali rendono ostaggi un gruppo di persone compreso Van Damme, il quale è costretto di fingersi(alla polizia) complice dei malintenzionati. Ne conseguiranno degli imprevisti. A fine anni '80, l'eroe di Bruxelles era un idolo Americano in pellicole di lotta e combattimenti. Verso metà anni '90 la sua carriera cominciava a implodere con una serie di pellicole malamente criticate e ritenute stereotipate e pieni di luoghi comuni. Dal 2000 in poi, un film all'anno che raramente usciva nei cinema. Dopo gli ultimi film del 2008(The Shepherd, per fare un esempio, non era niente male) girati per l'home video, il talentuoso regista Mabrouk El Mechri contatta Van Damme per la realizzazione di questo innovativo e(per i fan) commovente film autobiografico e da commedia tipicamente non-USA. Il risultato è un riassunto mai patinato della carriera dell'attore Belga, eroe del suo paese e per alcuni anni anche dell'America, salvo poi cadere nell'inevitabile rogo della droga(a cavallo del '95,'96) e del successo schiacciante dei suoi film. El Mechri analizza Van Damme in ogni punto di vista: parte con il processo in tribunale che alla fine eccede in accuse ai film dell'attore, segue con la vera storia del film e si coclude e nel frattempo, viene intervallato da spaccati di vita di Van Damme che ne rivelano la personalità, i sentimenti e le emozioni e cosa più importante, il dialogo finale che lui stesso enuncia come analisi della sua vita e del suo successo cinematografico. In questa pellicola stralunata, drammatica e divertente, il pubblico comprende veramente chi era e chi è adesso Jean Claude Van Damme ed insieme al regista, lo studia attraverso un film da pretesta action per poi entrare nel confine di pellicola liberatoria e aspetto psicologioc. El Mechri, come già detto, rinuncia alla melassa da drama-movie, il suo obbiettivo è solamente Van Damme: il buon vecchio attore capace ancora di sorprendere il suo pubblico. In questo 'viaggio in Van Damme' la star, viene posta al pari del collega Steven Seagal, in una serie di dialoghi a sfondo cinematografico in cui i due produttori di entrambi gli attori lottano per far partecipare per prime le loro rispettive star. E questa è solo una delle tante idee di sceneggiatura di El Mechri. Una pellicola colta, giustamente passata ad alcuni Festival ed apprezzata per la presenza di un nuovo Van Damme dalla critica e dal suo pubblico più vicino: i fan. Davvero un film consigliato e da non sottovalutare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wynorski guiaz '80s »
[ - ] lascia un commento a wynorski guiaz '80s »
|
|
d'accordo? |
|
jacopokiller95
|
sabato 11 luglio 2009
|
a
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a jacopokiller95 »
[ - ] lascia un commento a jacopokiller95 »
|
|
d'accordo? |
|
max
|
sabato 10 gennaio 2009
|
jcvd
|
|
|
|
ho visto il film JCVD in lingua originale...BELLISSIMO. Spero che esca presto in italia.
|
|
[+] lascia un commento a max »
[ - ] lascia un commento a max »
|
|
d'accordo? |
|
andrea
|
domenica 2 novembre 2008
|
jcvd
|
|
|
|
Non metto alcuna stella visto che il film di Mabrouk El Mechri con lo strepitoso Jean Claude Van Damme è ancora in proiezione al Festival. Con questa pellicola i produttori sperano di rilanciare nel mondo cinematografico l'attore Van Damme mettendo in scena una commedia action autobiografica. Si spera che esca anche in Italia. Aspettiamo con ansia il film e la conseguente recensione! Saluti da Andrea .
|
|
[+] lascia un commento a andrea »
[ - ] lascia un commento a andrea »
|
|
d'accordo? |
|
vitto
|
giovedì 30 ottobre 2008
|
bello davvero
|
|
|
|
Visto al Festival e sono convinto che vale realmente la pena andarlo a vedere.
Non credevo fosse cosi interessante, invece mi sbagliavo...merita molto...fidatevi!
|
|
[+] lascia un commento a vitto »
[ - ] lascia un commento a vitto »
|
|
d'accordo? |
|
nome della rosa
|
domenica 12 ottobre 2008
|
da non perdere
|
|
|
|
Ho avuto modo di vedere pezzi di pellicola con sottotitoli in inglese, e posso dire tranquillamente che è un film da vedere, per chi ha la possibilità di andare a Roma.
Inoltre mi auguro che venga trasmesso nelle sale italiane.
Smonta completamente la vecchia figura che si aveva di Van Damme, creando un "nuovo attore", e devo dire al verità, mostrando un talento non male.
|
|
[+] lascia un commento a nome della rosa »
[ - ] lascia un commento a nome della rosa »
|
|
d'accordo? |
|
|