purplerain
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sabato 26 gennaio 2013
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quasi zero!!
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Prodotto assolutamente scadente!! Un gruppo di motociclisti assalta un pulman, uccide delle persone, forse per derubarle; a questo punto nella fuga uno dei superstiti guidando, porta l'autobus nella più ovvia delle zone deserte, in cui inizierà una lotta per la sopravvivenza dove le persone tranquille di città si riveleranno mnigliori combattenti dei delinquenti!! Pessimo!! partendo dalla sceneggiatura si potrebbe cominciare chiedendosi come mai nessuno senta il bisogno di assaltere quelle persone, mentre invece i bikers attendono l'arrivo di rinforzi, nonostante essi siano armati mentre i viaggiatori no; non si capisce come facciano i clienti dell'autobus a non patire, dopo tante ore, nè fame, nè sete, nè sentire il bisogno di dormire o diandare al bagno!! Non basta presentare uno spaccato di vita di questi motociclisti per giustificare la visione di questo film, perchè oltre ai tanti buchi di sceneggiatura suddetti va aggiunta anche la recitazione assolutamente scadente degli attori.
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Prodotto assolutamente scadente!! Un gruppo di motociclisti assalta un pulman, uccide delle persone, forse per derubarle; a questo punto nella fuga uno dei superstiti guidando, porta l'autobus nella più ovvia delle zone deserte, in cui inizierà una lotta per la sopravvivenza dove le persone tranquille di città si riveleranno mnigliori combattenti dei delinquenti!! Pessimo!! partendo dalla sceneggiatura si potrebbe cominciare chiedendosi come mai nessuno senta il bisogno di assaltere quelle persone, mentre invece i bikers attendono l'arrivo di rinforzi, nonostante essi siano armati mentre i viaggiatori no; non si capisce come facciano i clienti dell'autobus a non patire, dopo tante ore, nè fame, nè sete, nè sentire il bisogno di dormire o diandare al bagno!! Non basta presentare uno spaccato di vita di questi motociclisti per giustificare la visione di questo film, perchè oltre ai tanti buchi di sceneggiatura suddetti va aggiunta anche la recitazione assolutamente scadente degli attori. Come se non bastasse all'interno di un autobus, quasi si fossero dati appuntamento, si trovano: una militare, uno spagnolo in gamba in grado di costruire bombe molotov e frecce, una tiratrice con l'arco, insomma tutta gente che sembra nata per combattere, e chissà come spunta dal nulla anche una bottiglia di liquido infiammabile, il tutto condito dalla presenza di un altro militare che è sulle tracce della ragazza e perde tempo a seguire uno dei motociclisti!! Lasciate perdere!!
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ultimoboyscout
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sabato 3 settembre 2011
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non fermarti mai!
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Una banda di bikers zingari, più coatti e cafoni che credibili a dire il vero, assalta un autobus con una manciata di passeggeri diretti in Texas. E guarda caso tra gli occupanti ci sono militari, arcieri, gente armata di vario genere e persino una maratoneta (inguardabile la sua corsa, non si poteva scegliere qualcuno in grado di correre meglio?): magari nessuno abituato a situazione estreme ma in grado di tenere comunque botta. Niente di nuovo, anzi tuto banalissimo, si capisce immediatamente che il film va subito, clamorosamente in sofferenza, con gli assaliti asserragliati in un deposito abbandonato, una specie di sfascio-discarica e gli zingari all'esterno pronti all'arrembaggio del fortino in un moderno assalto a Fort Apache.
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Una banda di bikers zingari, più coatti e cafoni che credibili a dire il vero, assalta un autobus con una manciata di passeggeri diretti in Texas. E guarda caso tra gli occupanti ci sono militari, arcieri, gente armata di vario genere e persino una maratoneta (inguardabile la sua corsa, non si poteva scegliere qualcuno in grado di correre meglio?): magari nessuno abituato a situazione estreme ma in grado di tenere comunque botta. Niente di nuovo, anzi tuto banalissimo, si capisce immediatamente che il film va subito, clamorosamente in sofferenza, con gli assaliti asserragliati in un deposito abbandonato, una specie di sfascio-discarica e gli zingari all'esterno pronti all'arrembaggio del fortino in un moderno assalto a Fort Apache. Pathos, ansia, tensione e paura rimangono sempre discrete ma durano davvero poco, il lieto fine appare abbastanza ovvio fin da subito, la decimazione è d'obbligo ma l'arrivo dell'altro militare è annunciato ed è segno evidentissimo che si tornerà a sorridere presto. Brutto brutto non sarebbe ma "Assault on precint 13th" e l'originale di Carpenter dal quale è tratto sono ben altra cosa. Anche il cast lascia a desiderare, compreso Desmond Harrington, l'unica vera faccia nota. La cosa positiva? Hanno avuto il buon cuore di farlo durare poco, l'agonia sarebbe stata davvero insopportabile.
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kulpe
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mercoledì 8 luglio 2009
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miller, carpenter, romero
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Film d'azione senza grosse pretese, abastanza divertente per chi si accontenta, con citazioni celebri, da Carpenter(distretto 13)a Miller(mad max) a Romero (la notte dei morti viventi).
Quello che risulta difficile da digerire è che i cacciati sono pieni di risosrse, di capacità superiori alla media (uno sa costruire un mortaio, un'altra è campionessa di tiro con l'arco, una reduce dall' irak, una maratoneta ecc) mentre i cacciatori sono dei dcerebrati incapaci, inetti e pavidi che non sanno nemmeno dire una parola ma si esprimono grugnendo e si abbandonano a scene di cretinismo totale. Inutile dire, poi, che come in quasi tutti i film d'azione, thriller e horror, i telefonini non funzionano mai, la rete in America deve essere proprio un cesso!
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gus da mosca
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domenica 28 giugno 2009
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chi si ferma e' morto !
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Lo script pesca idee negli ultimi 30 anni di cinema, a cominciare da MadMax, esplicitamente citato in una battuta, fino a Speed, anch'esso indirettamente citato con un'altra battuta ("We stop, We die"), ma c'e' persino l'idea di Carpenter e del suo assedio al Distretto 13. "Citazioni" a parte, lo script intreccia alcune vicende che sembrano scritte usando il "Manuale del Telefilm Perfetto". Poi, dopo 30 minuti, la storia devia bruscamente "fuori strada" (si intintola appunto Exit Speed) perdendosi in interminabili scene di azione, dove sono le donne a fare le "rambe" usando di tutto, persino arco e frecce. Cast molto eterogeo e alcune ideuzze originali sostengono l'attenzione, che scema nelle lunghe scene di "guerriglia".
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Lo script pesca idee negli ultimi 30 anni di cinema, a cominciare da MadMax, esplicitamente citato in una battuta, fino a Speed, anch'esso indirettamente citato con un'altra battuta ("We stop, We die"), ma c'e' persino l'idea di Carpenter e del suo assedio al Distretto 13. "Citazioni" a parte, lo script intreccia alcune vicende che sembrano scritte usando il "Manuale del Telefilm Perfetto". Poi, dopo 30 minuti, la storia devia bruscamente "fuori strada" (si intintola appunto Exit Speed) perdendosi in interminabili scene di azione, dove sono le donne a fare le "rambe" usando di tutto, persino arco e frecce. Cast molto eterogeo e alcune ideuzze originali sostengono l'attenzione, che scema nelle lunghe scene di "guerriglia". Potrebbe anche sembrare un buon filmetto, se non avesse quell'atroce, incessante, martellante, orribile sonorizzazione musicale da telefilm, che lo relega definitivamente tra i prodotti esclusivamente televisi. (Anche "Distretto 13" era realizzato con ingredienti "da telefilm", ma il telento di Carpenter ha lasciato una firma di stile ineguagliabile: ricordate la scena centrale sonorizzata solo coi colpi di pistola e quell'altra sostenuta da un lungo sibilo ininterrotto per oltre 1 minuto ....).
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