Running

Bang! Boom! Crash! Esordisce così Wayne Kramer, autore di Running, film che ci spinge fin dai titoli di testa come un proiettile che perfora la carne di un mondo fatto di violenza e disumanità, attorcigliato intorno alla durezza e alla crudezza dei film di Inarritu, giocando a nascondino cerebrale tra oscure verità lynchiane e virtuosismi registici coraggiosi ma mai eccessivi, fra lotte di bande rivali all'insegna di un esasperato codice d'onore come nel vecchio Abel Ferrara. I suoi protagonisti sembrano sbucati come conigli veloci dal paese delle meraviglie dell'orrore: mossi dalle ossessioni maniacali di Natural born killers, agitati ed esagitati da sguardi sgranati di bambini cui non è dato vivere un'infanzia normale, corpi di crime novel, di stripes noir, di gore e action movies che non hanno certo bisogno del bianco e nero per colpire lo spettatore. Con una palese impronta tarantiniana pur sempre molto cool!