L'amore non va in vacanza

E sì, perchè è da sogno la concatenazione di eventi cui si assiste...il delizioso cottage nel Surrey innevato, piu' che la villa losangelina...Iris è il personaggio piu' sfaccettato, piu' verosimile, piu' ricco di sfumature. Jude Law è bello, tanto, ma poco credibile...Burns m'ha convinta di piu' in quei pochi minuti da fedifrago incosciente (da notare la mimica facciale del giardiniere. Eli Wallach m'è piaciuto nei panni di un anziano sceneggiatore che sa indirizzare Iris verso la serenità con la movie therapy e l'ammirazione che ispira. Mi ha commosso il rapporto tra i due, meno plausibile la svolta sentimentale di Miles.. E' bello sognare, ma al di là dei momenti divertenti, dei dialoghi briosi, di qualche scena veramente tenera (con le bambine, sappiamo bene che i rapporti tra uomini e donne non si risolvono ne' in 2 settimane, nè in 2 ore di film. La colonna sonora, sia pure in sordina, m'è sembrata adattissima. Amando il cinema, credo di aver apprezzato in questo film l'evidente passione con cui un po' tutti, dalla regista allo sceneggiatore, hanno sottolineato le vie della settima arte. Shakespeare avrebbe apprezzato la penna, il liuto e il cottage!