D.E.B.S. Spie in minigonna

Questo film è stato la cosa più imbarazzante che io abbia mai visto, ma mi rendo conto che il mio giudizio non può essere completo se non facessi attenzione alla fascia d'età a cui questo prodotto è stato indirizzato, nonché al suo target. In effetti si tratta di una storiella molto simile a quella che ti aspetteresti di trovare, sottoforma di fumetto, in un manga invenduto di autore sconosciuto (e morto suicida con seppuku sbagliato). In definitiva, un film diretto ad una fascia d'età preadolescenziale (massima età 12-13 anni), e fondamentalmente femminile, perché mira a blandire la cooperazione e l'affratellamento femminile tipico delle ragazzine/bambine di quell'età, ancora vagamente allergiche ai maschi, ancora non soggette a particolari paturnie sentimentali, e quindi non soggette ai tradimenti e alle gelosie per questo o quel ragazzo, e, infine, molto propense a diabetiche manifestazioni d'affetto tra femmine, i vari "amora"/"amore", "tesora", "vita mia" con prolusione di carezze e bacetti (purtroppo non soltanto a stampo) a vicenda. [+]

Questo film è stato la cosa più imbarazzante che io abbia mai visto, ma mi rendo conto che il mio giudizio non può essere completo se non facessi attenzione alla fascia d'età a cui questo prodotto è stato indirizzato, nonché al suo target. In effetti si tratta di una storiella molto simile a quella che ti aspetteresti di trovare, sottoforma di fumetto, in un manga invenduto di autore sconosciuto (e morto suicida con seppuku sbagliato). In definitiva, un film diretto ad una fascia d'età preadolescenziale (massima età 12-13 anni), e fondamentalmente femminile, perché mira a blandire la cooperazione e l'affratellamento femminile tipico delle ragazzine/bambine di quell'età, ancora vagamente allergiche ai maschi, ancora non soggette a particolari paturnie sentimentali, e quindi non soggette ai tradimenti e alle gelosie per questo o quel ragazzo, e, infine, molto propense a diabetiche manifestazioni d'affetto tra femmine, i vari "amora"/"amore", "tesora", "vita mia" con prolusione di carezze e bacetti (purtroppo non soltanto a stampo) a vicenda. E' chiaro che la regista Angela Robinson, e la Produzione, gettando un amo del genere non poteva che pescare nel pubblico frotte di ragazzine omologate e standardizzate come da precedente descrizione, e ancora gravitanti nell'anticamera dell'esplosione ormonale maschiofaga. Poco importa, dunque, del film in sé per sé! L'importante è stato certamente fare i big money al botteghino! E infatti la trama è sciocca e balorda, la "cattiva" non è affatto cattiva, ma quand'anche fosse stata "cattiva" lo sarebbe stata in un modo troppo ridicolo per essere un filino credibile. Le D.E.B.S. sono un gruppo di imbranate totali, tendenti alle farneticazioni e all'inutilità sociale, la protagonista scopre di essere attratta dalla "cattiva", dopo una delusione amorosa avuta da un maschio... Il fatto che lei sia bella e si innamori dunque della bella "cattiva" anziché di una collega delle D.E.B.S., che le D.E.B.S. siano carine ma non abbastanza belle quanto la "cattiva", e il fatto che a parte le effusioni "superficiali" non ci siano scene di sesso neppure velato (stile "Bound - Torbido Inganno", per intenderci) non possono fare altro che confermarci quanto detto poc'anzi riguardo il pubblico a cui è dedicato il film: insomma, un mondo femminile che può fare a meno dei maschi, a patto che ci sia la bellezza, la giovinezza e la figaggine. Il resto dunque conta poco o nulla: la storia è un colabrodo, non c'è un messaggio edificante finale, la recitazione è appena poco sufficiente, e, in conclusione, questo è un film che si poteva tranquillamente evitare di fare e di propinare al pubblico delle adolescenti problematiche. [-]