alexander 1986
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martedì 17 marzo 2015
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se scott fosse stato coreano
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Da qualche parte in Asia, 2080. La società è diventata ormai del tutto meccanizzata, fredda e alienante. Aumentano così i casi di affetto tra gli umani e i cyborg, macchine create per gli scopi più diversi e con un ciclo vitale di soli due anni. Succede così che un soldato cacciatore di androidi ribelli possa fare il doppio gioco pur di riuscire a salvare la sua amata dallo spegnimento. Ma la cecità provocatagli dai sentimenti rischia di trasformarlo nello strumento di volontà occulte e pericolose.
"Finisce l'era di Blade Runner, inizia il mito di Natural City": questo lo slogan con cui questa pellicola coreana si presentò nel 2005 in Occidente, a due anni di ritardo rispetto alla data di produzione.
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Da qualche parte in Asia, 2080. La società è diventata ormai del tutto meccanizzata, fredda e alienante. Aumentano così i casi di affetto tra gli umani e i cyborg, macchine create per gli scopi più diversi e con un ciclo vitale di soli due anni. Succede così che un soldato cacciatore di androidi ribelli possa fare il doppio gioco pur di riuscire a salvare la sua amata dallo spegnimento. Ma la cecità provocatagli dai sentimenti rischia di trasformarlo nello strumento di volontà occulte e pericolose.
"Finisce l'era di Blade Runner, inizia il mito di Natural City": questo lo slogan con cui questa pellicola coreana si presentò nel 2005 in Occidente, a due anni di ritardo rispetto alla data di produzione. In verità fu la compagnia distributrice, e non i produttori, ad avanzare questa pretesa subito bollata come una bestemmia dagli amanti della fantascienza cinematografica. Allora si pensò che la provocazione avrebbe portato almeno un po' di pubblicità. Non è mai stato facile convincere il pubblico nostrano a spendere soldi per vedere un film con attori dagli occhi a mandorla; nemmeno se si tratta, come in questo caso, della più costosa produzione del cinema della sua nazione (superata forse solo dal recente 'Snowpiercer'). Il risultato è che non l'ha visto quasi nessuno, beccandosi giudizi impietosi da quei pochi che lo videro: fans di Blade Runner offesi dalla hybris di questo presunto emulo.
Inutile nasconderlo: 'Natural City' in alcune cose sembra davvero un plagio dal capolavoro di Ridley Scott. Identici sono l'ambientazione cyberpunk e i temi portanti (biologia e meccanica superate dall'amore), stranamente simili persino alcune scene. Il protagonista stesso sembra una versione orientale - e, ahimè, caricaturale - del Deckard immortalato da Harrison Ford. L'effetto, quando non cade nella comicità, è quello di una spudorata imitazione. Ciò succede comunque da noi: nella cultura orientale vige una diversa sensibilità in tema di 'imitazioni'. La scarsa originalità che noi rimproveriamo, là viene invece percepita come un motivo di orgoglio; come a dire: "anche noi coreani sappiamo fare Blade Runner". Anche una pellicola di consumo come questa può diventare una sfida alle nostre tare culturali.
A ogni modo, appurato che Blade Runner è su un altro pianeta, 'Natural City' può rimanere una visione alternativa non priva di fascino. I suoi punti di forza sono le atmosfere suadenti e una trama più complessa rispetto agli standard di molto cinema hollywoodiano. I suoi punti deboli, alcune forzature nella trama stessa. Qualcuno potrebbe sentirsi disturbato anche da molti momenti di patetismo, i quali però sono un marchio di fabbrica del cinema di consumo coreano come le donne nude nella commedia all'italiana. Non è un gran film ma non merita di essere maltrattato.
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bigbale
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venerdì 30 novembre 2012
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fantascienza intelligente dall'oriente
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Ci voleva una nuova linfa dall'Oriente, per rinverdire il genere science-fiction attuale, sempre più vittima del qualunquismo e del conformismo delle majors americane. Natural City è opera di sottile intelligenza, che non si limita allo sterile citazionismo fine a se stesso, ma vuole impreziosire l'immagine con la filigrana di Blade Runner, non per ruffianeria ma per amore del grande cinema. Inutile criticare certe pause, certe "sdolcinerie" romantiche, certe inespressività interpretative: fa parte della cultura cinematografica orientale, in questo caso però brillantemente stemperata con l'immaginario visivo occidentale. Anche il montaggio abbandona il ritmo serrato tipico del genere (Matrix, esempio inevitabile) per concedersi pause e meditazioni in stile anime.
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Ci voleva una nuova linfa dall'Oriente, per rinverdire il genere science-fiction attuale, sempre più vittima del qualunquismo e del conformismo delle majors americane. Natural City è opera di sottile intelligenza, che non si limita allo sterile citazionismo fine a se stesso, ma vuole impreziosire l'immagine con la filigrana di Blade Runner, non per ruffianeria ma per amore del grande cinema. Inutile criticare certe pause, certe "sdolcinerie" romantiche, certe inespressività interpretative: fa parte della cultura cinematografica orientale, in questo caso però brillantemente stemperata con l'immaginario visivo occidentale. Anche il montaggio abbandona il ritmo serrato tipico del genere (Matrix, esempio inevitabile) per concedersi pause e meditazioni in stile anime. L'intreccio, a mio modo di vedere, non è cosi banale come sembra, e la capacità di suscitare emozioni e riflessioni non è cosa di tutti i film contemporanei, genere a parte.
Bigbale
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mana_rd
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sabato 25 febbraio 2012
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sarò idiota io, ma...
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A me più che altro mette tristezza constatare una volta di più come qui da noi non sembriamo esser in grado, il più delle volte, di comprendere lo stile e la bellezza dei film orientali. Natural City è un film ottimo, e quello che voi chiamate "demente" è solo ormai devastato dall'imminente perdita della donna amata, che ormai lo ha gettato nella depressione e nella quasi rassegnazione. Un dramma che si consuma nella totale indifferenza della città, che nemmeno saprà mai quale pericolo ha corso. E nella totale indifferenza del pubblico occidentale, troppo abituato a prodotti meno cerebrali. O meno blasonati...lodi sperticate per La Tigre e il Dragone, ma scommetto che quasi nessuno ha minimamente compreso il finale.
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A me più che altro mette tristezza constatare una volta di più come qui da noi non sembriamo esser in grado, il più delle volte, di comprendere lo stile e la bellezza dei film orientali. Natural City è un film ottimo, e quello che voi chiamate "demente" è solo ormai devastato dall'imminente perdita della donna amata, che ormai lo ha gettato nella depressione e nella quasi rassegnazione. Un dramma che si consuma nella totale indifferenza della città, che nemmeno saprà mai quale pericolo ha corso. E nella totale indifferenza del pubblico occidentale, troppo abituato a prodotti meno cerebrali. O meno blasonati...lodi sperticate per La Tigre e il Dragone, ma scommetto che quasi nessuno ha minimamente compreso il finale....oppure, ottime recensioni di un film noioso e sconclusionato come La Foresta dei Pugnali Volanti...ma è ovvio, quelli eran molto più pompati. Non voglio giudicare i gusti, ma ho letto quasi solo giudizi piuttosto approdssimativi e semplicistici, su Natural City.
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molenga
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martedì 25 ottobre 2011
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caricatura di sci-fi
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Di questo film si può dire che, per chi ama incondizionatamente il cyber punk...è appena tollerabile. Per chiunque altro "natural city" è una copia malriuscita di blade runner, malriuscita e sfacciata: R è un poliziotto impegnato nella caccia ai cyborg ribelli: era il migliore finché non s'è invaghito di una replicante e ha cominciato a trafficare con un losco scienziato dei bassifondi...attori indecenti, citazioni-oltre che dal summentovato caposcuola- da "2046", effetti speciali nella norma, totale mancanza di poesia, colonna sonora apprezzabile solo nei pezzi di pianoforte. un disastro.
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kamikaze64
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venerdì 4 marzo 2011
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trama ingenua, ma spettacolare visivamente !
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ho visto il film e sono rimasto affascinato dalla fotografia e dagli effetti speciali,meravigliosa la colonna sonora , mentre la trama è spesso insufficiente . per mè non è paragonabile a blade runner ma è sicuramente da vedere !
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erco_32
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sabato 27 settembre 2008
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film riuscito per coloro a cui piace il genere
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Per molti aspetti il film appare interessante,la trama per esempio non risulta banala bensi mal sviluppata,i dialoghi sono scadenti,ricchi di cariche emotive poco credibilie, gli attori non sono convinti o non hanno bene appreso il carattere e gli atteggiamenti dei personaggi che interpretano.Alla fine il film è riuscito per essere una produzione non occidentale, soffre molto l'influenza orientale per quanto riguarda colonna sonora e sceneggiatura,i personaggi prendono spunto ovviamente per quanto concerne la loro coltura ma comunque si colloca bene tra i film del suo genere.Il confronto con blade runner è azzardato però il tentativo comunque ne ha prodotto un film discreto.
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!?dap?!
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domenica 8 giugno 2008
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non aspettandomi un capolavoro sono rimasto...
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..sono rimasto piacevolmente colpito. Suvvia, si sa che i film che vengono dall'oriente hanno altri ritmi.. Non puoi dire che sono lenti, diresti una cosa ovvia :)
Ho appena finito di leggere Ma gli androidi sognano pecore elettriche, di P.Dick.. e sempre suo, Ubik.. avevo voglia di un po di fantascenza, e il film non è niente male.
Lento a tratti.. alcune cose affrontate con superficialità.. ma ci sono degli aspetti particolarmente poetici.. non una marea intendiamoci, un paio di scene..In sintesi:
Ambientazioni futurabili abbastanza suggestive.
Combattimenti.. qui non mi ha entusiasmato affatto.
Trama.. alcuni belli intrecci.. anche se slow.
ci sono un paio di cose carine sparse qua e la.
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..sono rimasto piacevolmente colpito. Suvvia, si sa che i film che vengono dall'oriente hanno altri ritmi.. Non puoi dire che sono lenti, diresti una cosa ovvia :)
Ho appena finito di leggere Ma gli androidi sognano pecore elettriche, di P.Dick.. e sempre suo, Ubik.. avevo voglia di un po di fantascenza, e il film non è niente male.
Lento a tratti.. alcune cose affrontate con superficialità.. ma ci sono degli aspetti particolarmente poetici.. non una marea intendiamoci, un paio di scene..In sintesi:
Ambientazioni futurabili abbastanza suggestive.
Combattimenti.. qui non mi ha entusiasmato affatto.
Trama.. alcuni belli intrecci.. anche se slow.
ci sono un paio di cose carine sparse qua e la..
non saprei se consigliarlo o meno.. cavoli! mi sa che non vi sono di nessun aiuto!
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denny
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martedì 8 gennaio 2008
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sssssss 1973
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FILM DECISAMENTE PER UN PUBBLICO ADULTO
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l'uomo nero
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martedì 9 ottobre 2007
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i kolossal sono altri
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Purtroppo c'è più sentimento che fantascienza, non mancano sangue e azione con arti marziali né le lunghe pause tipicamente orientali. E' la trama ad essere carente, con miseri intrecci. Occasione sprecata.
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blade runner
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mercoledì 5 settembre 2007
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non paragonabile
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Non c'è paragone. Anzi è meglio non farne. Melenso e pretenzioso, una occasione mancata visti i grandi mezzi e gli ottimi effetti speciali. Personaggi poco credibili, storia raccontata male e con un ritmo da tempo delle mele. Insomma una grande possibile opportunità buttata alle ortiche.
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