gennaro
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sabato 18 gennaio 2020
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film più videogioco uguale emozioni
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Trama: Juni, dopo aver lasciato l'OSS come si è visto nel precedente film, fa il detective privato. Per via di un dialogo con il Presidente degli Stati Uniti, scopre che Carmen è scomparsa.
Una volta tornato all'OSS, scopre l'esistenza del trucco da parte di un uomo, interpretato dal bravissimo Sylvester Stallone ( lo conosco per tanti film, uno in particolare Assassins) di nome il giocattolaio che vuole far rendere schiavi i giocatori del suo gioco per vendetta. Juni dovrà immergersi nel gioco per cercare Carmen...
A grandi linee è questa la trama di Spy Kids 3 e nonostante possa essere una trama banale, io la trovo molto articolata e ben coinvolgente soprattutto per le sorprese che un film di questo genere sa ben regalare.
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Trama: Juni, dopo aver lasciato l'OSS come si è visto nel precedente film, fa il detective privato. Per via di un dialogo con il Presidente degli Stati Uniti, scopre che Carmen è scomparsa.
Una volta tornato all'OSS, scopre l'esistenza del trucco da parte di un uomo, interpretato dal bravissimo Sylvester Stallone ( lo conosco per tanti film, uno in particolare Assassins) di nome il giocattolaio che vuole far rendere schiavi i giocatori del suo gioco per vendetta. Juni dovrà immergersi nel gioco per cercare Carmen...
A grandi linee è questa la trama di Spy Kids 3 e nonostante possa essere una trama banale, io la trovo molto articolata e ben coinvolgente soprattutto per le sorprese che un film di questo genere sa ben regalare.
Anche se sembra puntare sulla spettacolarità e al 3-D visto che le telecamere utilizzate sono le stesse di Avatar, è affascinante comunque. Vedere gli oggetti andare contro lo schermo tipo alla Micheal Bay, l'ho adorato.
Nella scena delle corse ad esempio ne è pieno, ma ci sono esagerazioni, in senso positivo, come le abilità delle auto o il passaggio del ponte nel vuoto che sono scelte ottime; bel mix.
Inoltre secondo me, il design dei vari livelli come gli omini che esultano nell'area è originalissimo.
Accetto che se stonano leggermente qualche passaggio di trama che non ho gradito più di tanto tipo la scena della vita oppure le vite rimanenti di Juni. Troppo ribadito, forse per far crescere l'ansia.
I nuovi personaggi tipo i tre ragazzi dove si esplora ulteriormente il mondo videoludico e il giocattolaio. Ho amato quelle scene dove lui parla con i suoi ologrammi e fa le sue mosse.
La figura del nonno, già apparso nel secondo, assume sia un aspetto rivelante nella trama sia le sorprese che parlavo prima tipo una cosa favolosa: anche se non c'è un livello dove entra in gioco il giallo, c'è tutto una serie di indizi in cui il genere si sente molto dove alla fine del film c'è la rivelazione finale. Non è da tutti creare una trama così.
Rivedere tutti i vari personaggi è una gioia per occhi.
Per concludere, un film semi perfetto.
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gianni il tofano
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domenica 4 novembre 2007
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al cinema
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E le immagini facevano shuow e ti si incendiavano gli occhi. L'ho visto al cinema e... wow ouuiou mi è piaciuto tantissimo!
Le scene schizzano fuori dallo schermo, SWOUSCH! Fantastico e Spettacolare come un videogioco!
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cineofilo92
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lunedì 13 novembre 2006
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e il videogioco diventò film
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Quella che farò è una doppia recensione:
recensione 1: Missione 3D è un film abbastanza Fuori dalla Norma, uno dei primi che usano l'anzimazione 3D, abbastanza godibile e apprezzabile da tutti e da tutti i fan della saga Spy Kids.
recensione 2: ecco il terzo episodio della saga Spy Kids, stavolta in 3D. Il ciò non è motivo di splendore e qualità. Già il secondo episodio era solo zuppa scaldata, questo è un inutile tentativo di fondere film e videogioco. Il punto è che sono stanco, stanco delle gare automobilistiche alla Hot Weels, dei mostri da affrontare nelle arene, dell'amico che in verità è una talpa e si sacrifica per la vita degli altri e deve per forza scapppargli una lacrimuccia, stanchi della moralona sulla famiglia e sul perdono.
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Quella che farò è una doppia recensione:
recensione 1: Missione 3D è un film abbastanza Fuori dalla Norma, uno dei primi che usano l'anzimazione 3D, abbastanza godibile e apprezzabile da tutti e da tutti i fan della saga Spy Kids.
recensione 2: ecco il terzo episodio della saga Spy Kids, stavolta in 3D. Il ciò non è motivo di splendore e qualità. Già il secondo episodio era solo zuppa scaldata, questo è un inutile tentativo di fondere film e videogioco. Il punto è che sono stanco, stanco delle gare automobilistiche alla Hot Weels, dei mostri da affrontare nelle arene, dell'amico che in verità è una talpa e si sacrifica per la vita degli altri e deve per forza scapppargli una lacrimuccia, stanchi della moralona sulla famiglia e sul perdono. Queste cose lasciamole dove devono star, da Walt Disney. Mai emozionante, questo film mostra come Rodriguez si diverta come un pazzo a fare il bambino, a suo svantaggio. è adatto a due tipi di persone: bambini schiavi della playstation o adulti bambinoni. Definiamolo come è stato definito Harry Potter 2: riempie gli occhi ma non scalda il cuore.
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alessandro manca
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martedì 6 gennaio 2004
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game over
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Con i primi due episodi della seria "Spy Kids" Rodriguez aveva dimostrato la possibilità di concepire film per famiglie di alto livello. Il gioco di citazioni che sta alla base di ogni suo film aveva creato un humus ideale per far vivere le avventure alle due giovani spie in miniatura. Questo terzo episodio "Game Over" si riduce ad una serie di sequenze d'azione digitali (con i personaggi in carne e ossa, però) che si ispirano ad altrettanti noti tipi di videogame e produce l'effetto "Final Fantasy", ossia quello di un videogame con il quale non è possibile interagire. Non bastasse anche il citazionismo appare solo un inutile compendio al cinema di fine anni '90. Se le premesse sono quelle di "eXistenZ", se molte sequenze d'azione sono palesemente 'rubate' da "Star Wars: Episodio I" le trovate del film si riducono alle comparsate di star famose (c'è spazio anche per Elijah "Frodo" Wood da "Il Signore degli Anelli") e la riscoperta del 3-D che, comunque, inevitabilmente sarà danneggiato dalla visione domestica.
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Con i primi due episodi della seria "Spy Kids" Rodriguez aveva dimostrato la possibilità di concepire film per famiglie di alto livello. Il gioco di citazioni che sta alla base di ogni suo film aveva creato un humus ideale per far vivere le avventure alle due giovani spie in miniatura. Questo terzo episodio "Game Over" si riduce ad una serie di sequenze d'azione digitali (con i personaggi in carne e ossa, però) che si ispirano ad altrettanti noti tipi di videogame e produce l'effetto "Final Fantasy", ossia quello di un videogame con il quale non è possibile interagire. Non bastasse anche il citazionismo appare solo un inutile compendio al cinema di fine anni '90. Se le premesse sono quelle di "eXistenZ", se molte sequenze d'azione sono palesemente 'rubate' da "Star Wars: Episodio I" le trovate del film si riducono alle comparsate di star famose (c'è spazio anche per Elijah "Frodo" Wood da "Il Signore degli Anelli") e la riscoperta del 3-D che, comunque, inevitabilmente sarà danneggiato dalla visione domestica.
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